Capitolo cinque:litigi

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~Draco~
Io, Draco Lucius Malfoy sto baciando Hermione Jean Grenger?!Sto sognando...sicuramente, ma questo sogno è troppo bello, troppo reale per svegliarmi. Quando mi rendo conto che non è uno scherzo della mia immaginazione, ma è la realtà mi sento molto sollevato, credo di provare qualcosa per lei, per Hermione, per colei che ha stregato il mio cuore rendendolo suo, ma non posso amarla, la farei soffrire con i miei sbalzi d'umore, il mio passato, il mio futuro, la mia famiglia, che ancora oggi è fanatica del sangue puro...ma per ora mi godo il momento, sto toccando il cielo con un dito, ed è il paradiso, la sensazione più bella del mondo.
Dopo qualche secondo il bacio diventa sempre più passionale e le nostre lingue si inseguono nella sua bocca, creando così uno spettacolo per i sensi. Purtroppo la mancanza d'aria ci costringe a malincuore a separarci. Ha un espressione strana...che si sia pentita?Tra di noi si crea un silenzio imbarazzante che si interrompe solo quando io prendo coraggio, un serpeverde coraggioso non si è mai visto, ma le cose cambiano e anche io devo cambiare, e dico:-Se ti sei pentita potremmo dimenticare tutto, in fondo è stato solo un bacio-vedo i suoi occhi diventare lucidi, l'ho delusa, ma cosa ho fatto di male ora?!Poi lei con tutto il suo orgoglio classico dei grifoni risponde:-Solo un bacio, figurati, e comunque non me ne sono pentita infondo non baci poi tanto male...-sento il mio cuore frantumarsi e farsi un mille pezzettini, mille pezzettini che solo lei potrà ricomporre, capisco che è meglio così, infondo è quello che volevo no?No, non è quello che voglio è quello che devo, la mia vita è composta da doveri, da obblighi mai da scelte e desideri.
La vedo irrigidirsi, sempre di più poi i suoi bellissimi occhi color caramello con pagliuzze color miele, il colore del cielo all'alba quando i suoi riflessi sono aranciati, quel momento in cui la notte cede il posto al giorno e in quel momento si incontrano, ed è uno spettacolo magnifico, quegli occhi da cui stanno uscendo lacrime causate da me, e questo mi fa più male di una coltellata in pieno petto, inizia ad allontanarsi da me a riprendere le sue cose, e quando fa per andarsene io la blocco, non so perché, ma la abbraccio, un abbraccio per trasmetterle le mie sofferenze, i miei sentimenti, i miei problemi, un abbraccio per farle capire che la voglio qui, con me, ora e per sempre. Ma lei è orgogliosa avrei dovuto prevederlo e si divincola dalle mie braccia che ora portano un po' del suo profumo, il profumo del paradiso, vaniglia, pergamena antica, tè e un odore molto particolare credo che sia il profumo della pioggia, la pioggia che bagna Londra quasi tutti i giorni...ma certo! Questo è l'odore della mia amortenzia...e pensare che solo ora lo riconosco. Poi la vedo correre via, da me, forse per sempre...

~Hermione~
Mi sento ferita, lui mi piace, e anche molto ma a lui evidentemente non interesso, sarò solo uno dei tanti passatempi che ha, per questo sono scappata, preferisco essere infelice più tosto...ho un orgoglio da mantenere alto.
È così difficile allontanarsi da quelle braccia, quelle braccia che sono ormai la mia casa, sono perfette, sono forti ma non troppo, ti fanno sentire protetta da tutto e da tutti, ma non puoi immaginare che sia proprio il proprietario di quelle braccia a procurarti tanta sofferenza, è così scappo, scappo da lui, dalla mia casa.
Mentre cammino a passo svelto sento le lacrime pulsare per uscire, ma io sono forte, e mi sto permettendo troppo spesso il lusso di piangere, è un arma a doppio taglio da una parte ti fa stare meglio dall'altra ti mostra per quello che sei, nudo e indifeso. Entro nella mia Sala Comune e ignorando Harry che mi sta chiamando, mi dirigo a grandi passi nella mia stanza che condivido con Ginny, da una parte vorrei tanto sfogarmi con lei, dall'altra ho paura che non capirebbe e mi giudicherebbe, perché le cose devono essere sempre così maledettamente complicate?!Una volta arrivata in camera chiudo la porta con tutta la forza che ho facendola sbattere, qualche minuto dopo Ginny esce dal bagno e cercando di sdrammatizzare chiede:- Fatto le ore piccole ieri è?Chi è il fortunato?-alle sue parole non resisto e scoppio a piangere...mannaggia!
Lei vedendo la regina dei grifoni in quello stato più che penoso mi chiede:-Che cos'è successo? È forse colpa di quel mentecatto di mio fratello? Ora mi sente!- fa per alzarsi ma io la blocco, la faccio risedere sulle letto e le racconto tutto, ma proprio tutto con suoi conseguenti sbalzi d'amore e considerazioni, e come solo i Weasley sanno fare mi consola... lei è come una sorella per me, ma che dico?!Lei è mia sorella! E mi dice che mi appoggia in tutto e che secondo lei ho fatto bene, e che avrebbe riferito a Molly il comportamento di suo figlio Ronald...ben gli sta!Ma la cosa che mi sorprende di più è che lei vorrebbe vedere insieme a Draco perché secondo lei siamo una bella coppia.Poi guarda l'orologio e impallidisce all'improvviso, sono le nove e mezza di mattina! Il tempo vola! Ci mettiamo entrambe a ridere, siamo incorreggibili. Passiamo così tutta la mattina insieme a ridere e scherzare o meglio i cerco di divertirmi ma non ci riesco, poi verso l'ora di pranzo scendiamo in Sala Grande. Non mangio da ieri a pranzo perché ieri sera ero troppo agitata per l'imminente incontro con Dra...cioè Malfoy per mangiare, quindi ho molta fame, tanto da sembrare Ron, che eleganza Hermione!Molto spesso involontariamente, guardo il tavolo Serpeverde come se ne fossi attratta e noto con immenso dispiacere che Draco è apatico, senza nessuna espressione e non ha toccato cibo...forse sta male anche per colpa mia.Questi pensieri mi deprimono ma tento di scacciarli via.
Dopo dieci minuti ho già finito di mangiare di tutto e inizio a parlare con Kara una grifona del quinto anno e con Johon un tasso del primo anno incuriosito dalla seconda guerra magica, per me sono ricordi molto dolorosi e Harry vedendomi in difficoltà mi aiuta nel sostenere la conversazione. Dopo un po' sento una stretta allo stomaco sempre più forte e avvertendo solo Ginny che era seduta vicino a me corro nel primo bagno che trovo, un bagno in disuso.
Mi dirigo verso il primo wc e vomito, vomito tutto quello che ho mangiato e mi faccio schifo da sola. Ad un certo punto sento qualcuno tenermi i capelli, subito dopo sento un odore famigliare...Draco, non lo voglio parlargli ma non posso neanche scappare per sempre, e la situazione non è delle migliori. Quando mi alzo lui mi passa un fazzoletto e io risposta lo ringrazio indifferente, faccio per andarmene ma lui mi blocca, mi sta chiamando, mi giro verso di lui e ha gli occhi lucidi non posso rimanere indifferente, mi avvicino a lui e lo sento rilassarsi poi dice:-Non mi evitare, mi dispiace se ti ho ferita, per favore aiutami- io però non voglio cedere allora gli rispondo:-Noto che l'unica cosa che ti interessa è il mio aiuto, e se ci tieni tanto lo avrai lo stesso, con me come amica e non, sono una persona di parola e comunque non ti evito, cerco solo di evitarmi ulteriori sofferenze- e detto questo me ne vado in camera e scoppio a piangere, tanto non mi vede nessuno, posso sembrare forte ma non lo sono.

Buonsalve a tutti!
Ho pubblicato subito perché ultimamente ho più tempo quindi mi dovrete sopportare. Al prossimo capitolo, bacioni!😘
~Beatrice~

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