Drunk

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"Due notti fa mi sono svegliato e ho visto il suo volto. Era più illuminato credo, ad ogni modo, aveva qualcosa di diverso. E dopo quella notte non è più stato lo stesso, insomma stare vicino a lui, parlargli, persino guardarlo negli occhi è diventato difficile!" Disse Thomas tutto d'un fiato.

"Ha dormito da te la scorsa notte, no?" Chiese Minho, mentre Thomas annuiva lentamente.
"Ed è successo qualcosa di strano?"

"Beh, no...cioè niente di che credo. Le solite cose, tranne per il fatto che non guardavo nemmeno la televisione, il mio film era lui. Ed era bellissimo." Disse sussurrando l'ultima frase, senza pensarci, spontaneamente.
Teresa e Brenda cercarono di trattenere i gridolini di felicità e i loro soliti "aww", mentre Minho si limitò a sorridere all'amico, dicendo:"A te non piace Newt. Sei letteralmente cotto di lui."

Thomas arrossì abbassando lo sguardo, anche se una piccola curva si stava formando sulle sue labbra. Newt lo rendeva felice, in un modo che nessun altro riusciva a fare.

"Devi dirglielo, Tom." Disse piano Teresa per non attirare l'attenzione delle persone che stavano passando vicino a loro.
Il ragazzo alzò la testa di scatto, sbarrando gli occhi:"Stai scherzando? Non...no."

"Thomas. Devi dirglielo il più presto possibile o sarà troppo tardi." Suggerì Brenda.
"No. Non glielo dirò e lui non deve saperlo, okay?"
I tre amici si guardarono e poi annuirono contemporaneamente.
La campanella suonò e il discorso non fu più ripreso durante le lezioni.

All'uscita della scuola trovò Newt ad aspettarlo. Solitamente avrebbe fumato una sigaretta, ma questa volta lo trovò semplicemente appoggiato al muretto con le mani in tasca.
'Ovviamente bello come sempre'  balenò nella mente di Thomas.

"Niente fumo?" Esordì avvicinandosi.
"Credimi, avrei una voglia pazzesca di tirare fuori una sigaretta, ma non lo faccio per te."
"Oh..." fu tutto quello che Thomas riuscì a dire.
Iniziarono a camminare silenziosamente verso casa.
'Devi dirglielo, Tom.'
'Devi dirglielo il più presto possibile o sarà troppo tardi.'
Quelle parole continuavano a tormentare i suoi pensieri; riusciva ancora a sentire le loro voci.

Non si accorse nemmeno di aver smesso di camminare e di essersi fermato a fissare il marciapiede.
"Tommy, è tutto okay?"
Sobbalzò, sentendo la mano di Newt sulla sua spalla. Si voltò a fissarla e l'amico la tolse, pensando che fosse un fastidio per Thomas.
"N-cioè sì io...io stavo solo pensando."
"A cosa, se posso chiedere?"
Ripresero a camminare, e il moro iniziò a parlare:"Allora, sai Newt, ehm..."
"Capisco tutto." Lo interruppe il ragazzo sorridendo, e quindi mandando il cervello di Thomas in subbuglio.
"Mi chiedevo..." provò a cominciare.
"Sì?" Chiese il biondo inarcando le sopracciglia.

"Sai, non parliamo mai di...amore. Cioè io mi chiedevo, se fossi...fidanzato, ecco."
Newt rise, vedendo l'amico così impacciato.
"Tommy. Credi che se fossi fidanzato non te lo direi?"

"Beh, in effetti sì, me lo diresti, hai ragione."
'Ogni giorno diventi sempre più intelligente, complimenti Thomas.' si insultò mentalmente.
"Sei sempre più strano..." Iniziò Newt "Ma, ehi, siamo migliori amici per quello,no?" concluse, ridendo. E quel dolce suono fece sorridere Thomas. Avrebbe voluto quella risata come suoneria del cellulare.

Migliori amici. Ecco cos'erano. Quello e niente di più.

Arrivato a casa, ricevette un messaggio da Minho.
'Ciao!
Credo sia passato troppo tempo dall'ultima festa, vi voglio vedere tutti a casa mia per le 8! Ci saranno musica e cavolate varie, ma soprattutto ci sarà da bere!
Minho.'

Best Friends (Newtmas au)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora