Capitolo 2

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-Vieni mamma entra!!
Da quando Carlotta si era trasferita, a Stoccolma, quella era la prima volta che la Sign.Grandy, sua madre la andava a trovare, anche se lei gli aveva espresso più volte il piacere di andare lì, però Carlotta gli aveva sempre detto di no, che quello non era il momento, perché lei voleva prima sistemarsi e far si che quando la madre la andasse a trovare fosse tutto perfetto e in ordine..
-Beh.. ti sei sistemata bene. Esclamò!
-SI. Ci ho messo un pò ma alla fine c'è l'ho fatta.. vieni mamma, saliamo su così ti faccio vedere la tua camera e ti sistemi le tue cose.
Man mano che salivano per le scale, Carlotta gli mostrava la casa, gli fece vedere la cucina, il bagno, la sua camera e le altre 3 camera che momentaneamente erano vuote, perché Carlotta voleva rifletterci ancora meglio su che uso farci.
-Ecco qui, questa è la tua camera; e gli sistemò la valigia sulla sedia. Se ti serve qualcosa chiamami io vado nella mia camera a lavorare per il mio progetto!
-Va bene, ah Carlotta quasi dimenticavo, e il tuo lavoro come va? Ancora non me ne hai parlato.
-Si mamma tutto bene, poi parliamo più tardi a cena, ora fatti una bella doccia e rilassati che dovresti essere stanca dopo tutte quelle ore di volo!
-Va bene. Però stasera non scappi mia cara, voglio sapere tutto! Disse la Sign.Grandy.
-Certo mamma!

Carlotta, con la madre, non aveva un rapporto stabile, infatti si poteva dire che andavano a periodi! Infatti il loro rapporto madre- figlia era cambiato e aveva inciso ancora di più la morte del padre; il padre di Carlotta era un giornalista di grande fama, aveva lavorato con le più grandi riviste e dopo molti anni di duro lavoro, era riuscito a pubblicare diversi libri e con la loro pubblicazione aveva iniziato a collaborare con una casa editrice molto famosa la "Kimerik Edition"; infatti la passione per la scrittura a Carlotta gliela aveva trasmessa suo padre, con lui aveva un rapporto di gran lunga diverso rispetto alla madre, per Carlotta suo padre era un esempio un modello da seguire ed imitare in tutto e per tutto, i due si raccontavano  tutto anche le cose più strane e Carlotta gli confidava tutti i suoi segreti anche se poteva sembrare una cosa insolita,  infatti all'eta di 13 anni Carlotta conobbè il suo primo "amore", andavano nella stessa scuola, lui era di due anni più grande però dopo circa due anni e mezzo le loro strade si divisero e quando questo successe Carlotta ci rimase molto male, perché non riusciva ad immaginare la sua vita senza di lui, infatti fu proprio in quegli anni che il padre gli stava sempre accanto, cercava di consolarla e di strappargli un sorriso in ogni modo possibile, infatti durante quel periodo Carlotta si distaccò da tutte le sue amiche del liceo, perché non sopportava di vederle insieme ai propri ragazzi felici; durante quei giorni, il padre la portava sempre con se per farla svagare, un giorno andarono in un paesino di montagna, dove li i nonni paterini avevano un piccolo cotage, quel giorno fu bellissimo, parlarono molto, della scrittura, di quando bello  era il giornalismo, della musica e tra le tante cose, gli fece anche capire che legarsi tanto a qualcuno poteva essere un arma a doppio taglio e che doveva cercare di non farlo accadere, perché in una persona le cose più importanti erano le proprie emozioni e i propri sentimenti e che in base a quelli si diventava molto vulnerabili e questo nelle persone decise o nelle persone che aspiravano a diventare qualcuno non poteva succedere; il padre di Carlotta era un uomo molto saggio e come per ogni figlia affezionata a suo padre, per lei era il numero uno, il migliore in tutto; stesso quel giorno, durante il traggitto di ritorno,  il padre di Carlotta, il signor Giorge, fu colto all'improvviso da un malore, i medici non capivano la causa di ciò, forse era dovuto al lavoro che lo portava a stare sotto stress e così i medici decisero che per un periodo doveva stare a riposo e soprattutto non doveva esporsi a troppo stres. Giorge era un uomo che viaggiava molto; viaggiva per diversi motivi, uno di questi era perché viaggiare gli piaceva, diceva che gli faceva scoprire nuovi orizzonti e poi viaggiava molto anche perché il lavoro lo richideva, doveva stare sempre con una valigia pronta,  perché non si sapeva mai qual'era il prossimo vip da intervistare oppure una catrasfore o degli eventi motani, così quando la rivista lo chimava per andare sul luogo lui doveva essere pronto per partire.
Infatti Carlotta il giorno della sua morte se lo ricordava molto bene, lo teneva ben impresso nella mente era l'ultimo anno di liceo, e come tutti i pomeriggi tornata da scuola studiava per il giorno dopo, quando ad un trattò senti una sirena, era la sirena dell'ambulanza cosi Carlotta insieme alla madre si precipitarono in ospedale, ma sfortunatamente il signor George non c'è la fece.. i giorni dopo furono terribili, si celebrò il funerale e Carlotta divenne sempre più scontrosa con la madre e da quel giorno la sua vita cambiò.. l'unica cosa che la faceva andare avanti era il pensiero di diventare un giorno come il padre, un esempio per gli altri,  voleva essere una brava giornalista, una brava scrittrice e questo era uno dei motivi che la spinsero a iscriversi all'università e alla facoltà di scienze sociali e culturali, per poi poter accedere al terzo anno ai master che riguardavano al giornalismo e per poi laurearsi.. Carlotta durante gli anni di studio all'università si impegnava molto in tutte le materie, per far si che una volta laureatasi in pieni voti poteva candidarsi per ricevere una delle più importanti borse di studio per Stoccolma, essa comprendeva una vera formazione per tutti gli aspiranti giornalisti. Infatti gli obbiettivi che Carlotta si era prefissata era riusciti  a raggiungerli, si era laureata in pieni voti, aveva vinto la borsa di studio per Stoccolma e ora si ritrovava li a casa sua a dover ospitare sua madre, e dovendo subire  tutte le sue domande anzi il suo interrogatorio su tutta la sua vita e da lì non poteva scappare come aveva fatto quando suo padre morì!
...

.. Erano le 8 di sera, quando Carlotta scese nel salone per poi dirigersi in cucina per preparare la cena, quando arrivò in cucina c'era già sua madre, vicino ai fornelli che aveva iniziato a preparare da mangiare
-Mamma ti do una mano?
-Si Carlotta metti la tovaglia e apparecchia tanto qui ho tutto sotto controllo,  manca poco e si mangia disse la signora Grandy!
-Va bene mamma.
Così Carlotta inizio ad apparecchiare e dopo non molto tempo iniziarono a cenare.
La madre di Carlotta era molto brava a cucinare, infatti quella sera la cena fu succulenta, aveva cucinato degli straccetti di vitello che aveva fatto prima arrosolare bene in padella e poi gli aveva sfumati con del limone e del vino bianco fino a cottura ultimata, insieme agli straccetti aveva preparato un insalata mista molto gustosa con dentro dei pezzetti di filadelfia light per stare attenta alla linea. All'ultimo boccone, la signora Grandy disse
-Ho visto che hai poche cose sia nel frigo che in dispensa Carlotta,  domani si deve andare a fare assolutamente la spesa
-Si mamma in questi giorni non ho avuto tempo sono stata molto impegnata, tra il lavoro, i prepartivi del matrimonio di Eva e tra altre mille cose la spesa mi è sfuggita di farla; però domani andiamo insieme così ti faccio vedere anche la città!
-Ah la tua amica Eva si sposa? 
-Si mamma non ricordi?  Te ne avevo parlato.
-Ah no non ricordo, bene bene e con chi?
-È un ragazzo di qui lo conosciuto tramite un suo amico si chiama Edo.
-Vedi Carlotta! Esclamò la madre. Tutte le tue amiche o sono fidanzate o si stanno per sposare e tu invece figlia mia pensi soltanto al lavoro, quando me la darai a me questa gioia di vederti in bianco?
-Oh mamma! Ora inizi con questa storia.. quante volte te lo devo dire che io sto bene così?! Piuttosto quanto tempo credi di fermarti qui?
-Ah bene disse la madre che subito si mise sulla difensiva! Sono appena arrivata e già non mi sopporti?  Non lo so quando rimango ancora. E si alzò dal tavolo per riporre i piatti nel lavello.
-No mamma non lo dicevo per questo, te lo chiedevo per organizzarmi meglio con i miei impegni e con i miei orari tutto qui non serve alterarsi.
Anche se Carlotta in realtà non vedeva l'ora che la madre ritornasse a casa sua per riprendere la sua routine.
-Piuttosto parlami del lavoro! Come ti trovi?
-Bene, mi piace molto e poi ho fatto nuove amicizie. Oggi ho consegnato un lavoro e tra qualche giorno ho un altra consegna per la rivista "Travel Tour", devo scrivere un articolo sui migliori posti dove trascorrere una vacanza devo fare tipo un reportage sui vari luoghi e se faccio un buon lavoro da quello che ho capito il mio capo il Sign. Taylor mi farà lavorare su un progetto molto più importante per questo non voglio deluderlo si aspetta molto da me.
-Bene Carlotta! Sono molto contenta per te almeno una cosa!
-Uhm si mamma disse con voce seccata Carlotta.
Erano le 22 Carlotta era davanti al televisore insieme alla  madre, stavano entrambe zitte in silenzio, fino a quando non squillo il telefono di Carlotta.
Drnnn drnnn.. drnnn.drnnn
-Pronto!! ... ah si ciao proprio ora ti stavo per chimare Ashley.. si ti volevo parlare del matrimonio di Eva abbiamo un problema con il vestito! E diventato rosa! ... Sisi va bene facciamo così domani nel pomeriggio me lo vado a prendere e lo porto qui a casa mia va bene per te alle 5? Okay perfetto allora alle 5 da me... va bene un bacio ciao! E riagganciò.
-Problemi? Chiese la signora Grandy.
-Si il vestito da sposa di Eva e diventato rosa e mancano solo 2 settimana al suo matrimonio e puoi ben immaginare com'è disperata!
-Beh si ogni donna nel suo giorno di nozze vuole essere perfetta e bellissima quindi si la capisco bene!
Rimasero ancora per un pò in silenzio fino a quando la Signora Grandy disse
-Io vado a letto sono un po stanca e dovresti andare a dormire anche tu Carlotta! Buonanotte a domani e gli bació la fronte.
-Buonanotte mamma.
...
Carlotta pensava a quando in realtà gli mancava una serata come quella con sua madre era da molto che non trascorrevano del tempo insieme e solo che alcune volte non si rendeva così di essere cosí pesante e assilante che proprio Carlotta non la regeva!

Dopo un po spense il televisore e si recò  nella sua camera, si infilò la sua vestaglia di taftà e si mise nel letto,  chiuse gli occhi pensando che l'indomani fossé stato un giorno migliore!

The Wedding Day! Quando l'amore.. è scrittura..Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora