Cap.5. Io e lei saremo sempre noi

17 2 0
                                    

Ancora non credevo che Felix mi avesse baciato ero ancora un pò scossa ma quando mi guizzava nella mente il pensiero di lui così vicino al mio corpo, le farfalle si impossessavano di me come uno sciame d'api sul miele e allora mi coprivo il viso con le mani e iniziavo a scalciare l'aria, mancavano pochi giorni a natale e io non avevo neanche comprato un albero, da quando i miei nonni sono morti non trovavo più nessun motivo allegro per mettermi a decorare uno stupido abete di plastica...la cara giovane Lexie ha seppellito il suo spirito natalizio insieme ai suoi nonni, precisamente il giorno 25 dicembre 2015...il mio "natale interiore" è morto con loro in un giorno che sarebbe dovuto essere il più felice dell'anno, allora ero solo una ragazza non ci pensai più di tanto al mio futuro senza di loro ma adesso, che sono una,...donna..."mi si spezzava la voce a pensare a tutto ciò" mi rendo conto di quanto sia triste non poter presentare il mio ragazzo ai miei nonni...non potergli fare vedere il loro (*futuro*) nipotino/a e tante altre cose....ma comunque...a interrompere i miei pensieri "pensierosi" fu il campanello, mi precipitai ad aprire sperando fosse il corriere della Amazon con il mio pacco ma....no...quando aprii la porta mi ritrovai davanti un, a dir poco enorme, abete di plastica (molto realistico) e...Felix che spuntava tra i rami ansimando e sputacchiando pezzettini di foglie, grondava di sudore...era anche molto sexy...hem! Cioè non intendevo...oh! non importa... mi disse quasi implorando -Lexie ti prego....ahhhhh!!! Aiutami!!!! O,o,oooooooooooooohhh!!!!!- E con questo l'albero gli cadde addosso spiaccicandolo per terra, io ridacchiando tra me e me gli chiesi -Felix? S-stai bene?- lui mi rispose aspro -No cretina vieni ad aiutarmi- Rimasi sorpresa dal suo tono ma pensai che fosse solo perché era appena stato schiacciato da un abete gigante, e infatti fu così... lo aiutai ad alzarsi e a tirare su il "coso" ma un dubbio mi percorse la testa -Come mai hai portato un albero gigante in casa mia?- Felix rispose semplicemente-Perché questo natale voglio che tu sia contenta- io ancora in pensiero continuai -Ma io sarei stata contenta anche senza sto aggeggio- lui mi zittì con un bacio, e allora rimasi in silenzio e mi affidai al suo spirito natalizio...quell'albero era altissimo arrivava quasi al soffitto...e la mia casa era enorme e il mio soffitto superava i quattro metri di altezza (ereditai quella villa dai miei nonni), Felix iniziò ad appendere palline ai rami dell'albero e io lo seguii a ruota, aveva preso delle decorazioni stupende tutte blu e argento, i miei colori preferiti in assoluto, dopo una mezz'ora buona mi disse -Lexie...abbiamo un problema...- E io, -Sarebbe?-
-Non arrivo alla punta dell'albero-
-E che problema c'è?....- Mi guardava con fare interrogativo come dire "ma come vuoi che ci arrivo lassù?!" Allora io lo presi per mano e me lo trascinai su per le scale che portavano alle camere da letto, e gli feci vedere che ora la punta dell'albero era esattamente sotto al suo naso -Ecco fatto ora puoi mettere la stella- Gli dissi tranquilla, e lui fece una cosa che francamente avrei preferito evitare, appoggiò la stella sul mobiletto li vicino poi mi prese in braccio e mi fece mettere la stella, ma anziché rimettermi a terra mi strinse più forte in modo che non potessi liberarmi e mi portò in camera da letto, mi posò sulle lenzuola ancora tutte disordinate e si sdraiò accanto a me giocherellando con il bordo dei miei pantaloncini, aveva un viso indecifrabile quasi impassibile ma i suoi occhi pensavano e percorrevano ogni centimetro del mio corpo che si ricopriva di brividi, Felix lo notò e mi strinse a sé come una mamma fa con il suo cucciolo...ai suoi occhi ero la sua cucciola, da proteggere, da coccolare, da consolare...io lo sono ancora e lo sarò per sempre, me lo ha promesso lui; poi però riprese subito a pensare e ad esaminarmi molecola per molecola, smise di riflettere e passò ad agire, dolcemente mise una mano sotto il mio maglioncino facendola scorrere sulla pancia e sui fianchi, aveva delle mani calde e dolci al contrario di molti altri ragazzi che puntavano solo al sesso e a fare a gara a chi se ne scopava di più, lui era lento come se volesse diciamo...chiedermi il permesso per andare avanti, io glielo concessi baciandolo prima sul naso e poi sulle labbra, allora lui fece scendere la mano sull'orlo dei pantaloni, lo sentivo scaldarsi accanto a me e anche la sua mano si scaldò di più e iniziò a tremare, si stava agitando e il suo cuore martellava sul suo petto, decisi che era il caso di tranquillizzarlo così gli accarezzai il collo con dolcezza e Felix si calmò dopo poco, e allora gli sussurrai piano -Felix,....va bene...-
-Sicura?-
-Assolutamente sì amore-
Allora lui fece scendere di più la mano, mi sfilò lentamente i pantaloncini e la maglia lasciandomi in intimo poi si spogliò lui restando solo con i boxer e allora io pensai "sti cazzi quanto è sexy"
Felix pov's
"Sti cazzi quanto è sexy...è così bella e dolce e gentile...sono innamorato perso...la voglio solo mia...non sarà mai di nessun altro lo prometto"
Lexie pov's
Felix mi prese in braccio e mi mise sulle sue cosce rivolta verso di lui, prese a baciarmi con trasporto e mi lasciò due succhiotti sul collo, mi stringeva a sé baciandomi
il seno dopo poco mi slacciò il reggiseno, si sfilò i boxer (giuro che rimasi alquanto sorpresa dalle sue misure...non che mi dispiacessero eh! Diciamo solo che non mi aspettavo tutto questo!) Mi sovrastava con il suo corpo, mi tolse gli slip e invertì le posizioni, mi fece sdraiare sul suo petto caldo e morbido e senza neanche farmi troppo male entrò in me, andammo avanti per circa un'ora poi ci staccammo, lo baciai ancora una volta e poi Felix si addormentò con la testa sul mio seno, per qualche minuto rimasi a guardarlo e gli accarezzai i capelli poi mi addormentai anche io.






Mano nella ManoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora