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Baekhyun non era mai stato veramente importante per qualcuno

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Baekhyun non era mai stato veramente importante per qualcuno. Era sempre stato considerato piccolo ed incapace, fin dalla tenerà età, tanto che nessuno si era mai occupato di lui.
Continui sopprusi, scherzi e cattive parole erano all'ordine del giorno per lui.
D'altronde era quello strano, perchè qualcuno avrebbe dovuto calcolarlo, giusto?
Ma il giovane non se n'era minimamente preoccupato, alla fine tutto si era risolto con l'età che man mano avanzava e con il suo corpo che, di conseguenza, cambiava.
Ora tutti lo adoravano, certo, ma era consapevole del fatto che fosse tutta finzione. Gli erano bastati un po' di trucco e una foto in più sui social nettwork, per ritrovarsi ricco di amici, molti dei quali vecchi aguzzini che l'avevano tormentato per anni. Nonostante questo, Baekhyun non ci diede peso: quelli non erano amici, per lui erano solo e semplicemente dei conoscenti.
Falsi, irreali, superficiali ed inutili amici perennemente affollati intorno a lui, in cerca di accettazione da parte sua, diventato il numero uno nella classifica della popolarità da un pomeriggio ad un altro.

Ma nessuno di loro sarebbe rimasto al suo fianco se avesse saputo o se avesse minimamente indagato o cercato di scoprire qualcosa sulla sua vita.
Nessuno sapeva che un solo e semplice fatto accaduto durante la sua infanzia, l'aveva fatto ammalare, ma non di una malattia curabile attraverso farmaci e medicine, no, la sua malattia gli divorava il cervello, il corpo, la ragione. Lo divorava dall'interno, corrompendo i pensieri e uccidendolo lentamente.
Nessuno sapeva che troppe volte nella sua breve vita il cuore aveva rischiato di smettere di battere, troppe volte il suo corpo era stato ritrovato in stato pietoso: le ossa sporgenti e la carne quasi inesistente, troppe volte il giovane aveva visto il riflesso del paradiso immerso nei bagliori dell'inferno.
Nessuno avrebbe mai dovuto sapere.

Ma ora, come se nulla gli fosse mai accaduto, era lì nella biblioteca in cui si recava ogni giovedì, seduto tranquillamente ad un tavolo, intento a leggere un nuovo libro.
“I giorni dell'eternità” si chiamava: un titolo che colpisce, che spinge e chiama quasi il lettore a farsi leggere, a farsi scoprire e a farsi capire. L'incrocio delle vite di persone apparentemente diverse tra loro, che crea uno stato di eccitazione e trepidazione ad ogni parola.

Baekhyun aveva sempre amato leggere, poteva chiudersi nel suo mondo e impedire agli altri di entrare. Leggendo riusciva a creare un mondo a se stante, con le caratteristiche che lui adorava e privo dei difetti che odiava.
Il suo mondo era un deserto fertile, ricco di vita, di animali e alberi, vasto come l'universo ma esplorabile tutto, da cima a fondo, usando solo lo sguardo.

Solo una cosa era importante, ovvero il requisito immancabile: l'assenza di acqua e di persone.

Proprio per questo non si sarebbe mai aspettato l'arrivo di colui che avrebbe cambiato completamente il suo modo di vivere e di affrontare gli eventi.

Era talmente concentrato nella sua lettura, che non si rese neanche conto del ragazzo seduto al suo fianco, finchè quest'ultimo non si fermò ad osservarlo con così tanto interesse, che Baekhyun quasi riuscì a sentire il suo sguardo bruciare desideroso sulla sua pelle.
Quando si voltò, alla sua sinistra vide la cosa che meno si aspettava di trovare: due azzurre e rotonde perle che riflettevano curiosità intente ad osservarlo, contornate da una chioma rossa lucente.
Uno spettacolo? No, non era perfetto, ma per lui, in quel momento, quel ragazzo era la cosa piú bella che gli fosse mai capitata sott'occhio. Ancora piú bello delle nebbia nella foresta al crepuscolo e ancora piú bello dell'alba sul mare durante l'inverno.

water heart (HIATUS)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora