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E Baekhyun probabilmente sapeva che non avrebbe dovuto dare retta ai capricci di uno sconosciuto in una serata fredda ed umida come quella, dove il cielo si tinge di rosa scuro e le nuvole scompaiono lasciando libero spazio agli astri più luminosi

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E Baekhyun probabilmente sapeva che non avrebbe dovuto dare retta ai capricci di uno sconosciuto in una serata fredda ed umida come quella, dove il cielo si tinge di rosa scuro e le nuvole scompaiono lasciando libero spazio agli astri più luminosi.
E Baekhyun sapeva anche che sì, tutto ciò avrebbe fatto male, un male terribile, ne aveva il presentimento, ma con un'atmosfera del genere era già quasi impossibile per lui non ansimare prepotentemente; così il giovane si limitò semplicemente a muovere la testa verso il suo viso con una lentezza che straziò il malridotto cuore del rosso.

Era solo uno scambio di sospiri: le loro labbra giocavano tra loro quasi evitandosi per dispetto, sfiorandosi con leggerezza e ritraendosi con malizia, attraendosi con desiderio ma respingendosi con paura.
Nessuno dei due in quel momento aveva il coraggio di muoversi, insomma, il tuo cibo preferito lo devi assaporare lentamente dal primo all'ultimo morso. Il problema principale sta nel fatto che nessuno dei due era ancora a conoscenza del sapore dell'altro, quindi perchè tutta quella esitazione?

Se da un lato il maggiore stava finalmente per baciare un ragazzo per la prima volta, il minore sentiva la paura allargarsi come una macchia d'olio nel suo petto, mista all'adrenalina che il momento scaricava nel suo sangue già ribollente d'impazienza.
Senza aspettare ancora, con uno scatto veloce fece incontrare le sue labbra secche con quelle del più basso, facendo sbattere i rispettivi denti nella foga del movimento e tralasciando un gemito di dolore che venne ripetuto dall'altro quasi all'unisono.

Come calamite le braccia del rosso si posarono sui fianchi dell'altro, attirandolo inevitabilmente a se, sfiorandogli le gambe con le proprie e provocando brividi nei corpi di entrambi.
Faceva freddo improvvisamente, ma allo stesso tempo un caldo insopportabile aveva intrappolato i due all'interno della sua morsa soffocante.
Si mossero lentamente, entrambi sperando che quel momento di agognata passione non finisse mai.

La maggioranza delle persone crede che l'amore a prima vista sia sciocco ed infondato e stranamente sia Baekhyun che Chanyeol la pensavano allo stesso modo, o almeno era così fino a quella sera.
Probabilmente neanche ci si rende conto di essere innamorati di una persona, insomma, sai di avere dei sentimenti più forti verso essa ma non sai quantificarli a parole, semplicemente non puoi farlo. Non puoi decidere di amare una persona in una scala da uno a dieci, mai si riesce a scegliere quanto amore dare o quanto privarne ad un altro soggetto.
Sta di fatto che ci si innamora e basta, succede a tutti, chi prima e chi dopo, chi felicemente e chi inaspettatamente, chi in un pomeriggio al mare e chi in un appartamento in una giornata di pioggia.
E Baekhyun e Chanyeol rientrano nell'ultimo caso.

Solo quando le loro labbra si unirono entrambi si resero conto di provare una sensazione strana, mai sentita prima e mai immaginata: cuore che batte, brividi, calore, agitazione. Una miscela letale per cervello e animo che porta alla confusione e poi direttamente alla disperazione.
Disperazione amorosa, struggimento per l'amato, ma pur sempre dolore aggiuntivo.

<Aspetta> espirò il maggiore staccandosi senza alcun preavviso dalle labbra secche ma morbide dell'altro, guardandolo preoccupato negli occhi celati dalle lenti a contatto chiare che indossava.
<Non so neanche chi sei> sussurrò infine abbassando lo sguardo timoroso sulle loro gambe intrecciate.
Gli pareva sbagliato, alla fine si conoscevano da meno di un giorno e già erano così intimi.
No, era sbagliato, sbagliato, sbagliato. Non avrebbe dovuto cedere a quella tentazione, non avrebbe dovuto dare subito vosì confidenza ad uno sconosciuto, non sarebbe dovuto andare in biblioteca, non sarebbe dovuto nascere.
Si allontanò di qualche centimetro, poggiando le mani sul materasso dietro la schiena per sostere il suo stesso poco peso.

<Allora conosciamoci>

Baekhyun tornò ad alzare lo sguardo, trovandosi di fronte agli occhi il volto serio del rosso.
Con gli occhi fissi nei suoi e voce determinata aveva appena espresso il desiderio di conoscerlo e per la prima volta nella sua vita il maggiore si era ritrovato a sorridere grazie alle parole di un'altro essere umano.
Allo stesso tempo Chanyeol aveva dovuto utilizzare tutta la forza d'animo che si ritrovava in corpo per non precipitarsi sulle sue labbra non appena l'altro si staccò dalle proprie.
Finalmente aveva potuto baciare un ragazzo e si sentiva sicuro dei suoi sentimenti, nonostante l'idea della disapprovazione e della rabbia della madre alleggiassero costantemente nella sua mente, spaventandolo e quasi portandolo a ripercorrere i suoi stessi passi per pentirsi delle azioni appena compiute.
Ma per la prima volta, anche lui, ignorò la voce del cervello e seguì l'istinto, i suo volere, non quello di qualcun altro.

<Va bene> disse infine il maggiore, sedendosi compostamente, seguito dall'altro.
Erano entrambi spaventati, ansiosi, avevano da una parte alte aspettative e dall'altra presagivano le peggiori conseguenze.
Si sa, i ragazzi agiscono senza pensare realmente a cosa può effettivamente accadere in corrispondenza di una loro azione. Sbagliano e si compiangono, cercano aiuto e infine rimediano ma poi ricominciano subito ad errare ed il circolo ricomincia. Sempre uguale, sempre lo stesso, mai nessuno si stanca di commettere gli stessi passi falsi perchè è il ciclo della vita e ad esso nessuno si può sottrarre.
Ma si può prestare attenzione, si può provare ad evitare il dolore anche se così facendo non si vive appieno. E chi non vuole vivere appieno?

<Mi chiamo Park Chanyeol, ho diciassette anni e sono figlio unico> esordì il più piccolo, evitando lo sguardo già troppo interessato dell'altro ragazzo.
Per Chanyeol era complicato ragionare come un normale adolescente: per lui tutto era negativo, ma nei suoi confronti. Tutti gli sguardi erano rivolti a lui, tutti i giudizi, tutte le parole sussurrate all'orecchio, tutto era sempre riferito a lui e giustamente sentendosi perennemente e negativamente al centro dell'attenzione, il rosso era in grado di reagire in soli due modi.
In poche parole, per lui era come camminare su una fune sospesa nel vuoto. Un passo falso e cadi, un passo buono e vivi. Ma tutta la pressione mentale che comportava questa sensazione di continuo controllo che doveva esercitare su se stesso, lo portava a cadere molte più volte che restare in equilibrio. E quando cadi, da qualsiasi cosa, automaticamente ne superi il limite.

Ecco, Chanyeol il limite della sua sopportazione lo aveva superato tante di quelle volte che non sarebbe bastata una vita intera per ricordarle tutte.
Era difficile per lui sostenere la consapevolezza di soffrire di un disturbo mentale, ma era ancora più difficile conviverci essendo tale disturbo, nel suo caso, molto evidente. Continui sbalzi d'umore, cambi d'idea drastici, una sfilza di cicatrici lungo il corpo e la mente ed una lista di azioni fuori dal comune o semplicemente troppo azzardate da attribuire con leggerezza ad un diciassettenne.
Ma, beh, per lui vivere nel pericolo, nell'instabilità, nell'equibrio precoce era normale, era quasi divertente.

<Byun Baekhyun, diciotto, anche io figlio unico> ribattè così il bianco, rispondendo agli stessi quesiti immaginari scelti dal minore.
Anche per lui la situazione non era leggera.
Se per Chanyeol tutto era negativo, sotto il punto di vista di Baekhyun la vita era anche peggio. Cresciuto nel mezzo di solitudine e malelingue non imparò mai pefettamente ad approcciare con gli altri, l'unico amico che si ritrovava a possedere era considerato strano ed antipatico proprio come definivano lui stesso fino a qualche anno prima.
Patetico.
Se non fosse stato per la sua paura, probabilmente ora sarebbe un normale ragazzo di diciotto anni, ricco di amici e relazioni intrapersonali. Ma no, una stupida piscina ed una stupida madre lo avevano rovinato per sempre.
Molte volte le persone sottovalutano le fobie degli altri, le considerano stupide e insensate, senza realmente rendersi conto di avere a che fare con dei mostri ingestibili racchiusi nelle menti di quei poveretti che si ritrovano ad ospitarli.
Anche Baekhyun era un ragazzo debole con una paura più grande di se, pronta a divorarlo ogni qual volta la sua attenzione fosse stata abassata.
Proprio come quel pomeriggio.

Quel dannato schifoso tremendo pomeriggio, così tenero e perfetto per entrambi in quel momento, come se i pianti e le urla di solo qualche minuto prima non fossero mai esistite.

Almeno ci siamo conosciuti, pensò il maggiore, senza considerare che effettivamente conosciuti non si erano affatto.
Qualche parola, altrettante risate e la realtà che copre di falsità la tristezza della solitudine dei loro stessi animi, così freddi e bui ma colorati e accoglienti all'apparenza.

Non è così che si vive, ma sfortunatamente questo si impara solo a proprie spese.

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non ho aggiornato per tipo...sei mesi ??? e mi sento in colpa, ma per svariati motivi avevo perso di vista questo mio gioiellino amo questa cosa più della mia vita nonostante faccia praticamente cagare questo capitolo ma ok tutto a posto grazie a chi apprezza 💘💘💘💘
bye

come sempre, correggerò in futuro

water heart (HIATUS)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora