Capitolo 10

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Il Natale passò in fretta e la notte di Capodanno non tardò ad arrivare, per l'occasione Tom e gli altri avevano deciso di lasciar perdere il Canada e fare un piccolo viaggetto in Germania.
Per l'occasione Gustav aveva avuto la brillante idea di organizzare una festa insieme ad Andreas cercando di tenere tutto nascosto ai gemelli, doveva essere una sorpresa.

Sbarcarono a Berlino la mattina presto del 31, ad attenderli trovarono Arttu, un amico di Tom.
-Tom Kaulitz! Bentornato!- gridò il ragazzo avanzando spavaldo verso il moro con i cornrows.
-Non montarti la testa, Arttu. Ci fermiamo solo una settimana scarsa.- ridacchiò Tom dando una pacca sulla spalla all'amico.
-Oh vedo che c'è anche tua sorella Bill.- continuò il giovane guardando malignamente il gemello più piccolo.

Bill dal canto suo indietreggiò di qualche passo mantenendo la testa bassa.
-Smettila, lascialo in pace.- disse Tom scuotendo il capo.
-Ma dai, Kaulitz! Anche tu lo prendevi in giro!- replicò Arttu ridendo. Avanzò ancora di un passo sfiorando il viso di Bill con il dorso della mano.
-Le cose sono cambiate, non lo toccare.- lo ammonì Tom e con uno strattone allontanò il biondo da Bill.

-Va bene, va bene.- disse il ragazzo alzando le braccia ma non si lasciò scappare l'opportunità di scoccare un bacio al morettino prima di allontanarsi.
Tom finse di non vedere e cercò di scacciare la voglia di far volare il suo amico fino in Canada con un semplice calcio low cost.

-Andiamo, questa sera sarete miei ospiti.- disse Arttu ammiccando verso Gustav.
-Wow, siamo appena arrivati e sappiamo già che fare a capodanno? Meraviglioso!- esclamò Georg sorridendo. Gustav annuì compiaciuto, per nulla turbato dal comportamento dell'altro nei confronti di Bill, probabilmente l'avrà preso per uno scherzo a cui Tom ha reagito in maniera piuttosto eccessiva.

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-Tomi... Non voglio sembrarti palloso o asociale, però... Non voglio venire a questa festa.- disse Bill a testa bassa mentre, con il gemello, era fuori a fumarsi una sigaretta.
Il moro gli lanciò un'occhiata preoccupata, Bill non era mai stato uno che si rifiutava di far festa e casino, in quello erano sempre stati molto simili.
-Sei stanco, non hai voglia?- chiese Tom sperando che il motivo non avesse a che fare con gli eventi accaduti al gemello durante la sua assenza.

Bill scosse il capo e sospirò, sapeva che Tom ci teneva molto che lui partecipasse alla festa.
-Un po'... Ma... Magari se dormo un po' durante il pomeriggio...-
-Idea geniale, Billy! Sicuramente starai meglio.- annuì Tom sorridendogli.

Bill fece un sorriso tirato e senza finire la sua sigaretta, ma gettandola in strada, rientrò in casa.
Tom lo seguì con lo sguardo, forse non era il caso di forzarlo a partecipare.
Restò fuori ancora per qualche minuto al riparo dal vento grazie a un muretto e ripensando al modo in cui il gemello gli aveva detto in totale confidenza di non avere voglia di partecipare alla festa.
Ripensò al comportamento che Arttu aveva avuto poche ore prima all'aeroporto nei confronti di Bill. Non gli era piaciuto per niente.
Come aveva osato soltanto sfiorare il viso di Bill? Come si era permesso di baciarlo sulla guancia?

Si rese conto di aver gettato la sigaretta a terra in un gesto fastidio. No... Non era fastidio, era gelosia, possessività. Nessuno poteva fare del male a Bill e pensare di passarla liscia solo perché eri amico di Tom.

-Tom, puoi venire un attimo? Vorrei parlarti.-
Georg fece capolino sulla porta e guardò l'amico con fare sbrigativo.
-Ci sono problemi?- chiese Tom alzando un sopracciglio.
-No, almeno credo.- rispose il ragazzo pensieroso.
-Chiudi la porta e vieni qui.- disse il moro appoggiandosi con la schiena contro il muro.

Georg fece come gli era stato ordinato e raggiunse l'amico.
-Bill è andato a dormire...- iniziò Georg con aria stranita e Tom annuì scrollando le spalle.
-Sai, non mi fido molto del tuo amico... Arttu? Non mi piace il modo in cui si comporta con tuo fratello, faresti meglio a tenerlo d'occhio. Gustav non credo che se ne renda conto, probabilmente perché è un suo amico ma io, che sono estraneo alla faccenda, questa cosa l'ho notata e non mi piace.-
-Capisco quello che vuoi dire, apprezzo che ti preoccupi per Bill, ma non c'è pericolo. Arttu è un tipo strano ma ti assicuro che non farebbe del male a mio fratello.-
-Se lo credi, se ti fidi. Ma credo sia il caso di stare sull'attenti.- rispose Georg ritornando dentro.

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