Capitolo 15

447 62 36
                                    

NIXY'S POV

Passarono giorni.

Cameron restò li con noi nell'edificio e Adolf passava sempre più tempo con suo figlio.

Uscivano la sera e tornavano mattina presto e non avevo minima idea di dove potessero andare.

Ma sicuramente da qualche parte per lavoro o per divertimento.

Una mattina papà mi chiamo nel suo ufficio e non sapevo perché.

Una volta vestita con un paio di leggins blu e una canottiera nera andai al piano di sotto e raggiunsi il suo ufficio.

Bussai educatamente alla porta e poco dopo sentii mio padre che mi diede il permesso di entrare.

Entrai nel suo ufficio e vidi che si stava fumando una sigaretta seduto sulla sua poltrona vicino la scrivania.

Sentivo l'odore della sua sigaretta che mi penetrava dalle narici e vidi che la stanza era chiusa e le finestre erano coperte.

"Mi hai chiamato papà? " chiesi io molto decisa.

"Si, volevo dirti che..." si fermò per mettersi la sigaretta in bocca.
"Oggi cominci le lezioni" continuò.

Io sorrisi e non avevo la minima idea perché sorridevo così spesso senza motivo.

Non risposi e lo guardai ancora mentre fumava la sua sigaretta.

"Il tuo professore sarà..." si fermò di nuovo per mettersi di nuovo la sigaretta in bocca.

A quel punto la mia testa era piena di pensieri sulla persona che doveva farmi da professore.

"Dylan..Dylan O'brien" rispose.

Oh cazzo.

"È uno dei professionisti, il migliore!" Continuò sorridendo appoggiando e incrociando le gambe sulla scrivania.

A quelle parole non sapevo se il mio sorriso si spense o si allargò di più.

"Va bene papà " risposi infine.

"Chiamami a Dylan, devo dirlo anche a lui" mi disse sorridendo.

Io annuii ed uscì dal suo ufficio.

Non avevo la minima idea di dove potevo trovare Dylan a quell'ora, ma credevo di saperlo.

"Sapevo di trovarti qui!!" Dissi io sorridendo mentre entrai in cucina e vidi Dylan che beveva un caffè.

"E perché mi cercavi?" Mi chiese sorridendo e alzando un sopracciglio.

Quel suo sorriso malvagio ma sexy allo stesso tempo,
Aaawwww cazzzzo!!!!!

Mi avvicinai e mi sedetti mentre misi le mie mani una sull'altra al petto.

"Ehm...mio padre ti vuole nel suo ufficio" dissi io molto seria.

Lui prese un altro sorso dal suo caffè. Dal colore chiaro che aveva quel caffè capii che aveva messo molto latte.

Lui cominciò a ridere.
Non sapevo perché.
Una risata lenta ma, profonda.

"Che c'è? " chiesi io cercando di toccarmi i capelli per vedere se erano apposto.

Lui finì finalmente di ridere e mi guardò profondamente negli occhi.

Vidi i suoi occhi scuri che cominciavano a brillare lentamente.

"Ti rendi conto che sei la figlia di Adolf Vanderwaal?"mi disse avendo ancora un pizzico del suo sorriso sul viso.

Buio Totale || C.D.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora