Capitolo 9.

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《Rimarrai qui per un po'》mi ordina Erika

《Non posso》rispondo

《Di alla tua famiglia adottiva che rimani a dormire a casa di un'amica》

《E cosa dovrei fare qui?》

《Quello che fai di solito. Questa diventerà la tua seconda casa》

Terza casa tecnicamente...

《E dove starò?》

《Non abbiamo stanze libere, quindi starai con Caine. Non credo ci saranno problemi》

《Hm?》

《Non dovete neanche dormire insieme》

Okay... questa volta devo stare zitta. Spero che lo faccia anche Caine.

《Okay...》rispondo.

《Bene, come prima cosa》dice rivolendosi a suo fratello 《portala in cucina e dalle qualcosa da mangiare. Sembra decisamente affamata》

Seguo Caine, che mi fa strada fino alla cucina. Apre il grande frigorifero e tira fuori un sacchetto di sangue di quello per le trasfusioni. Lo versa in un bicchiere e me lo porge.

Bere sangue umano dopo tanto tempo mi fa sentire come se fossi appena rinata, come se fossi stata a digiuno per mesi.

Ma ha anche aspetti negativi. La testa ricomincia a farmi male e davanti mi appare di nuovo l'immagine dei miei genitori morti, e il sangue tutto attorno a loro.

《Jess》mi chiama Caine 《Che hai?》

《Niente》rispondo rimettendomi dritta e cercando di ignorare l'immagine ancora impressa nella mia memoria.

《Voglio aiutarti veramente, ma devi dirmi che cosa ti succede》

《Ho solo bisogno di riposarmi un po'. Qual è la tua stanza?》

《La seconda a destra, ma Jess...》

Scappo prima che finisca la frase. Entro nella stanza e mi chiudo dentro. E' molto spaziosa ed ha un grande letto nel centro. Mi stendo e mi addormento subito.

《Quando verrò a prenderti avrai bisogno della protezione dei tuoi amici》

《Che cosa vuoi da me?》

《Non posso farmi sfuggire una ragazza speciale come te》

Apro gli occhi di scatto e mi metto a sedere. 

《Stai bene?》chiede Caine

Mi giro di scatto. Non mi ero accorta che c'era anche lui. E' seduto sull'angolo opposto del letto e sta guardando fuori dalla finestra.

《Si》rispondo

Guardo l'orologio: è mattina

《Posso bere altro sangue?》chiedo

《Si, ma vacci piano》

Mi alzo ed esco. Quando sono in prossimità della cucina sento delle risate. Entro e vedo Veronica appoggiata al bancone della cucina ed Erika davanti a lei che la bacia.

Mi schiarisco la voce. Erika mi guarda sorridente, Veronica mi incenerisce con lo sguardo.

《Ciao》dico

《Vi lascio sole》annuncia Veronica, per poi andarsene.

《Ti trovi bene qui?》domanda

《Si...》

Apro il frigo e mi verso un  po' di sangue in un bicchiere.

《Non ti ho visto molto in giro》afferma

Non so bene cosa stia insinuando.

《Possiamo parlare?》

《Lo stiamo già facendo》risponde

《Si lo so, intendo dire, posso fidarmi?》

《Lo devi decidere tu》

《C'è una cosa che dovete sapere, perché potrebbe ritorcersi anche su di voi》

Erika mi guarda in silenzio per dirmi di andare avanti.

《Austin... è qui perché vuole me》

《Vuole te per cosa?》

《Non lo so》rispondo 《Te l'ho detto perché vorrei che mi facessi un favore》

《Dì pure》

《Mi aiuteresti a capire che cosa vuole o che cosa ha intenzione di fare?》

《Certo. Sarà un piacere aiutarti》

《Grazie》

Finisco il sangue nel bicchiere, lo lavo e me ne torno in camera.

《L'altro giorno quando ne hai parlato, pensavo che tua sorella fosse Hitler in versione femminile, ma a me sembra gentile》dico

《Le piaci, per questo è gentile》risponde Caine

《Sarebbe rassicurante, se tra noi ci fosse qualcosa》dico tra me e me

《Io vorrei che ci fosse qualcosa》ribatte 

Ci guardiamo negli occhi.

《Anche se sai che non dirò mai sempre tutta la verità?》

《Si》

Si alza e viene verso di me. 

《Mi sto affezionando, e non voglio perderti》

《Neanche io》

Mi prende il viso tra le mani e bacia.

《Ora capisco a cosa ti serve il letto, se non ci devi dormire》dico sorridente

Lui ride e continua a baciarmi.


***


Lo so, è molto corto. 

Scusate se aggiorno poco, ma sto facendo del mio meglio per trovare il tempo.



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