I'm here with you now

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L'unica cosa che adesso vorrei fare è scappare: scappare da quello che potrebbe rivelarsi un problema, un serio problema.

Sento mancarmi l'aria, non ho abbastanza spazio per contenere tutto il mare di emozioni che in questo momento mi sta travolgendo.

Il tempo sembra fermarsi improvvisamente e l'unico rumore sono i battiti del suo cuore. Deve aver percorso molta strada per raggiungermi in tempo. D'altra parte devo ammettere di non aver mai corso così tanto in vita mia. Mi fanno malissimo i piedi dopo tutti i sassi calpestati, ma la sabbia mi allieva di poco quel dolore che mi punge il tallone e tutta la pianta del piede.

Non ho assolutamente voglia di parlare con nessuno, tanto meno con lui.

«Sandy...» ripete avvicinandosi. Senza voltarmi faccio due passi in avanti, immergendo i piedi nell'acqua tiepida del mare.

«Lasciami sola, ti prego.» La mia voce esce come un lieve sussurro. 

«Voglio stare qui con te.» Mi sfiora un braccio facendomi venire la pelle d'oca. Il vento fresco della sera accarezza ogni centimetro del mio corpo e mi pento di non aver preso con me una giacca. 

Le sue dita scorrono lente sulla mia spalla mentre con un leggero sbuffo mi sposta i capelli.

Devo allontanarmi, non posso stare qui un solo minuto di più.

«Ti ho detto che devi lasciarmi sola.» Sento il cuore battere all'impazzata e non so come calmarlo. 

Mi sposto di qualche passo affinché possa aumentare la distanza tra noi. 

«Non andare. So che dopo quello che è successo vuoi solo restare da sola, ma ti prego, non andartene» mi sussurra all'orecchio. Il suo fiato caldo mi accarezza il collo provocandomi una serie di brividi lungo la schiena.

«Hai ragione...» I battiti del suo cuore si fanno più veloci. «Voglio restare sola.»  Fisso il riflesso della luna sulla grande distesa blu dinnanzi a me.

Non so esattamente come descrivere come mi senta ora, cosa provi dentro di me. In fondo so che tutto ciò che è successo alla festa non è la fine del mondo. Ma lo è per me. Mi sento tradita, come se mi avessero pugnalato alle spalle. 

Mi ero convinta che la decisione giusta, dopo tanto, ma davvero tanto tempo, fosse quella di essere finalmente libera. Stavo per ammettere i miei sentimenti, stavo per compiere un enorme traguardo. 

Devo dire che è stato il momento più magico della serata. Quando i nostri sguardi si sono incrociati, quando mi ha sorriso pronunciando quelle parole. Quelle famose parole che per molto tempo erano impresse nella mia mante. Sentivo il bisogno di corrergli incontro, saltargli letteralmente addosso e baciarlo, senza badare agli altri nella sala. Ma preferivo aspettare che finisse prima di compiere quel grande passo che mi avrebbe finalmente portato al traguardo.

Ero emozionata. Mai nella vita mi ero sentita così, o per lo meno mai nessuno mi aveva fatto provare tutte quelle emozioni in una sola volta. Mi sentivo bene, in pace con me stessa.

Ma ero fin troppo sicura di quello che stavo per fare che mi sono lasciata scappare tutto. Addirittura lui.

Con una mossa veloce mi afferra la spalla facendomi girare verso di lui. Mi prende dolcemente il viso tra le mani e annulla quei pochi centimetri che ci tenevano distanti l'uno dall'altro unendo le nostre labbra. Il suo fiato caldo mi ripara un po' dal freddo della sera.

Mi massaggia le guance con i polpastrelli dei suoi pollici disegnando dei piccoli cerchi.

Tutta quella tensione, tutto quel peso che sentivo pesarmi sulle spalle scompare. Ora ci siamo solo io e lui. Non dovrei lasciarlo fare, ma in questo momento non voglio nient'altro che sentirlo vicino a me. 

Non mi sarei mai immaginata che la serata potesse trasformarsi in un incubo. Doveva essere la mia serata.

Non mi sarei mai immaginata di ritrovarmi qui, con lui, dopo essere scappata dalla mia festa di compleanno organizzata dai miei amici.

Lentamente si stacca da me, lasciandomi quel senso di vuoto. Mi sorride incurvando gli angoli della bocca. Mi abbraccia avvolgendomi le spalle

«Va meglio?» mi sussurra all'orecchio.

Annuisco affondando il viso nel suo petto. «Grazie.»

Restiamo abbracciati per una decina di minuti ad osservare il mare, dopodiché decidiamo di sederci sulla sabbia.

Si spoglia la maglia per stenderla per terra. Mi posiziono tra le sue gambe con lo sguardo rivolto verso l'oceano. Appoggio la testa sul suo petto mentre lui mi circonda la vita con le sue braccia muscolose.

«Non volevo andasse così» esordisce ad un certo punto. «Avevamo organizzato tutto alla perfezione...» 

Alzo la testa per osservarlo. Ha lo sguardo fisso nel vuoto. «Non preoccuparti.»

«E invece devo. È andato tutto a rotoli dopo che te sei andata.»

«In che senso?»  gli domando 

«Appena hai lasciato la palestra, tutti si chiedevano cosa fosse successo. Erano tutti preoccupati. Non sapevano dove fossi diretta ne cosa ti aveva spinto a scappare così all'improvviso.»

«Beh ma che importa, tanto senza di me che differenza avrebbe fatto?» Sono veramente pessimista.

«Sandy, non dire così. Eri la festeggiata. Senza di te non si poteva assolutamente andare avanti.»

Passano una decida di secondi prima che io riprenda il discorso.

«È stato uno schifo» dichiaro lasciandomi andare di peso su di lui. Mi prende le mani attorcigliandole con le sue lunghe dita.

«Pensavo ti fosse piaciuta la festa.»

«No, per quello è stata fantastica e ti ringrazio, ma non doveva finire così...»

«Mi dispiace.» 

«Non dispiacerti, è stata colpa mia. Non dovevo scappare così all'improvviso.» "Solo che non sono riuscita a resistere quando Jenny è entrata in scena" penso nella mia testa.

«Sai....a parte l'inconveniente, sono felice che la sorpresa ti sia piaciuta. All'inizio ero un po' preoccupato che potesse darti fastidio la presenza di tutte quelle persone che probabilmente nemmeno conosci.»

«No, anzi...mi sono divertita. Soprattutto mi sono stupita nel vedere mia mamma così contenta. Era da anni che non sorrideva in quel modo. Penso che abbia apprezzato il vostro lavoro e per questo ve ne sono grata.» 

«Una cosa positiva.» 

Restiamo in silenzio ad ascoltare il dolce rumore delle onde infrangersi contro gli scogli. Il delicato barlume della luna risplende illuminando la notte.

Sento il suo cuore battere veloce contro la mia schiena. Il suo profumo al muschio bianco mi giunge alle narici e devo dire che mi rilassa molto.

«Grazie» sussurro. 

«Per cosa?» mi domanda stringendomi sempre di più.   

«Per esserci sempre stato...Grazie Jake»   


SPAZIO AUTRICE

Ciaoo a tutti! So di essere un po' in ritardo, ma spero di essermi fatta perdonare con questo nuovo capitolo. 

Non  ve l'aspettavate fosse Jake, vero? Ho voluto lasciarvi nel dubbio fino alla fine. Sono cattiva ahahaha. A parte gli scherzi, mi farebbe un enorme piacere sapere che ne pensate qui sotto nei commenti. Lasciate anche una stellina ;)

Alla prossima, 

Baci Michi!

WITHOUT YOU || Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora