<<Ma cos'è sto suono insopportabile??>> urlo.
Allungo un braccio per prendere il telefono e solo allora capisco che quel suono insopportabile è la sveglia.
Inizio a lamentarmi e a girarmi nel letto che la mattina era così fottutamente comodo e piacevole.
<<Elam,svegliati,sono le 6:00>> urla mamma da fuori la porta.
Non le do nessuna risposta.
Dopo poco sento che la porta di camera si apre e non ci metto molto a capire chi fosse stato ad aprirla.
<<Elam!signorina!non mi fare urlare di mattina. Ti vuoi svegliare?santo cielo,non puoi arrivare in ritardo il primo giorno di scuola!che figuraccia farai?pensa se...>>
<<Se adesso esci dalla camera e mi lasci dormire,non è stupenda come idea?>> non la faccio finire di parlare e portò molto fastidio ciò a lei.
<<Comunque sia,fra cinque minuti in cucina che la colazione è pronta>> ribatte lei,senza dare molto peso a ciò che avevo detto.
Esce da camera e finalmente posso provare a svegliarmi come si deve.Appena entro in cucina vengo invasa da l'odore di crêpes.
<<Crêpes di mattina?devo scriverlo nel calendario oh!>> gli dico ridendo.
<<Non sei simpatica signorina,ricordati che fino a prova contraria,sono tua madre ed esigo rispetto verso i miei confronti>> mi sbraita.
<<Blah blah blah blah>> sbuffo io mentre con le mani mimo una bocca che parla.
Inizio a mangiare le crêpes,bevo il mio succo e salgo in camera per prepararmi.<<Cosa metto come primo giorno di scuola?>> penso ad alta voce.
Dopo un'accurata ricerca,trovo cosa mettere.
•jeans neri strappati alle ginocchia
•felpa nera
•vans nere
Si,sono una ragazza piena di colori.Dopo essermi lavata e sistemata per bene,era finalmente ora di uscire.
<<Mammaaa,io vado all'inferno,ci vediamo appena torno>>gli urlo mentre mi metto lo zaino -rigorosamente nero- sulle spalle.
<<Inferno?che parola eddai. Comunque vabbene tesoro,buona giornata,ti voglio bene>>mi urla lei dalle scale con i vestiti da stirare in mano.
Esco con una smorfia.Troppa dolcezza per me.Arrivo alla fermata e mi accorgo subito che di nero ci sono vestita solo io.
Guardo un ragazzo,abbastanza carino. Mi attirava il suo modo di fumare,non so perché,ma trovavo ciò abbastanza attraente.
Continuai a guardare questo ragazzo fino all'arrivo del pullman,anche perché non aveva alzato occhio dal display del telefono.Finalmente fummo dentro.
Optai di sedermi ai primi posti,in modo di stare lontana da tutti.
Mentre mi stavo sistemando nel sedermi,vedo lui sedersi all'ultimi posti.
Sempre con lo sguardo sul display del telefono.
Vorrei sapere che ha tanto di bello da guardare così.Lo fissavo,mi piaceva fissarlo.
Alzó lo sguardo e mi colse di sorpresa.
Mi sorrise e abbassò di nuovo lo sguardo.
<<Oh cazzo,adesso chi ha più il coraggio di venire a scuola dopo che sto tizio se ne accorto che lo fissavo?>>dissi fra me e me.<<Non è un problema essere fissato e comunque mi fissavi già da un pò. Il telefono è una scusa per non parlare con nessuno,sai,mi stanno un pò tutti sul cazzo>>
Sento una voce maschile che mi parla vicino,mi giro di scatto e vedo lui vicino me.
<<Oddio scu-scusami,non ti volevo fissare. Comunque complimenti per la tecnica,anche a me stanno un pò tutti sul cazzo>>ribatto ancora sorpresa da quanto accaduto.
<<Ragazza ribelle,interessante,ci becchiamo all'uscita della scuola>> senza aggiungere altro,si gira e si va a sedere in un posto poco più in là,in quanto il suo ormai rubato.
<<E ora?>> penso nella mia testa.
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Elam.
FanfictionElam,17 anni,ribelle e satanista. Dovrà abituarsi alla casa nuova e al nuovo posto dove andrà a vivere con i suoi. Non si aspetta nulla di nuovo dalla vita,passa i giorni a combinare guai,dare delusioni ai suoi e a evocare tutto ciò che riguarda dem...