Finalmente arrivo davanti alla scuola.
La immaginavo diversa,più vecchia.
Invece devo dire che è tenuta abbastanza bene.
Lì in cortile tutti parlavano,si conoscevano,ero io che ero la nuova per quanto avevo capito.
<<Peggio di così non può andare Elam!>> esclamai.
Decisi di entrare finalmente a vederla,anche perché era già tardi e stavano per iniziare le lezioni.Entrai in classe,dopo aver speso più di 20 minuti per trovarla.
Tutti erano già seduti e ciò mi mise agitazione a dire il vero.
Trovai un posto senza difficoltà in quanto ce ne stava solo uno libero.Ultimo banco a destra,vicino alla finestra.
Mi incamminai e mi accorsi di essere osservata da tutti,nessuno di loro, però, venne guardato da me.
Finalmente arrivai al mio posto e mi sedetti.
<<Ei ciao,piacere Elisa!!>>
Mi disse quasi urlando la ragazzina davanti a me,era un pó troppo entusiasta.
<<Ciao,sono Elam>>dissi senza aggiungere altro.
<<Si,lo so,qui tutti parlavano solo di te,benvenuta!>> esclamò con un sorriso da orecchio a orecchio.
<<Ah bene,parlavate di me,mitico.>> dissi mentre giocavo con la penna. Non la guardavo nemmeno in faccia.
Visti solo lei che si girava con una faccia delusa o come dire,una faccia che diceva (Che problemi ha?!)
Mentre ci pensavo ridevo.Tutti stavano buoni ad ascoltare la lezione e io ero l'unica con lo sguardo perso fuori dalla finestra.
<<Signorina Elam,cosa guarda così interessata?possiamo unirci anche noi nel guardare ciò?>>
Disse con un sorrisone e le mani incrociate sul petto.
<<Beh,se avete tutta questa voglia,ci sta posto>> ribalto senza esitare sul cosa dire. Avevo quasi sempre la risposta pronta per tutto.
<<Bene,sa cosa l'aspetta?>>mi disse
<<La presidenza?>> rispondo
<<Oh,devo dire che ha anche una abilità nel capire le cose senza troppe spiegazioni>> ribatte lui tutto contento.
Mi alzo senza dire niente,prendo tutte le mie cose e mi metto in cammino per uscire.
Prima di arrivare alla porta,mi avvicino al professore e gli sussurro
<<Ei amico,non scherzare troppo con me,non vorrai mica che succeda qualcosa alla tua macchina,giusto?>> gli faccio l'occhiolino e esco.
Lui resta lì,immobile,quasi senza parole.Mi incammino per arrivare in una delle sedie che ci stavano fuori dal suo ufficio e mi metto ad aspettare.
Ecco che si apre la porta.
<<Signorina Elam Mairas Svinni,si può accomodare>> le sento dire.
Mi alzo e mi metto in cammino verso la porta.
-Ma può non dire il mio nome tutto per intero?che odio!- penso fra me e me.Arrivo alla porta che stava aperta di già e la vedo.
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Elam.
FanfictionElam,17 anni,ribelle e satanista. Dovrà abituarsi alla casa nuova e al nuovo posto dove andrà a vivere con i suoi. Non si aspetta nulla di nuovo dalla vita,passa i giorni a combinare guai,dare delusioni ai suoi e a evocare tutto ciò che riguarda dem...