Non era stata certamente una semplice scommessa a farlo rimanere in Giappone, e cominciava a nutrire l'idea che avrebbe comunque trovato un modo per rimanere lì, al suo fianco o, in alternativa, portarlo in Russia con sè.
Lui, un pattinatore di fama mondiale, aveva deciso fin da subito che, per qualche motivo, dal momento in cui l'avrebbe incontrato, non avrebbe avuto occhi per nessuno se non per Yuuri.
Era stato un intricarsi di emozioni, alcune completamente sconosciute, altre più ordinarie, a spingerlo ad avvicinarsi a quel ragazzo e a far destare in lui il desiderio pressante di proteggerlo e di stargli sempre accanto; e così aveva fatto: aveva cercato in tutti i modi di essere per lui un buon istruttore, una figura di sostegno, qualcuno su cui poter contare, sempre e comunque.
Viktor, per questo e per altri motivi, era certamente diverso da qualsiasi altro campione mondiale: l'esperienza e la fama, infati, non avevano mai rimpiazzato o anche solo fato diminuire la sua gentilezza, la sua disponibilità, la sua dolcezza; qualità che gli sono sempre appartenute per natura.
E di questo sembrava convinto anche Yuuri: lo aveva sempre ammirato sotto qualsiasi punto di vista, per ogni sua singola carateristica e quando lo aveva incontrato personalmente, capacitatosi del fatto che il suo idolo fosse lì, e soprattutto solo per lui, non aveva potuto far altro che allentare i freni che da sempre lo tenevano lontano da qualsiasi tipo di pensiero che andasse oltre a quello di semplice ammirazione e alla possibilità di un buon rapporto di amicizia.
Yuuri sapeva per certo che era impossibile, per la sua attitudine, fare la prima mossa: muoversi per primo verso Viktor significava correre il rischio di scoprire di non essere corrisposto, oltre all'evenienza di rovinare tutto ciò che si era costruito con fatica.
Nonostante tutto questo, però, farsi tanti problemi era diventato superfluo, se non addirittura inutile, dopo il modo che Viktor aveva scelto per "sorprenderlo" più di quanto non avesse fatto la sua esibizione con lui; erano stati certo pochi istanti, ma in quella manciata di secondi, scivolati via come sabbia fra le dita, l'unica cosa a cui entrambi poterono pensare non fu certo il mondo intero che assisteva al loro amore, ma a loro due, soli nel loro piccolo mondo fatto di dolcezza, genuinità, passione, gioventù, sogni, speranza...
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"Surprise me"
FanfictionUna piccola Victuuri ispirata all'episodio 7. Quanto abbiamo amato quell'episodio? QUANTO? Sputai sangue, quella sera... Ma non è questo il punto: torno dopo un luuungo periodo di inattività e spero che la cosa sia gradita: nei prossimi giorni aggi...