Fallimento

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Un fallimento.

Ogni suo tentativo di intimidazione si era rivelato essere un totale fiasco.

Aveva provato davvero di tutto, ma Ryou era ancora appiccicato a Shiro, ogni giorno un po’ di più.

Era passata una settimana da quando Koi Tetsuya aveva deciso di sbarazzarsi di Ryou, e, come aveva sempre fatto, prima di passare alle maniere forti, aveva fatto delle semplici minacce.

Una al giorno, una sempre più minacciosa e terrificante della precedente: sangue, lame, messaggi intimidatori che avrebbero messo paura al più coraggioso degli uomini…
Una persona normale avrebbe rinunciato all’istante, si sarebbe messa paura e sarebbe stata alla larga da Shiro, ma lui no.

Questo Koi non riusciva proprio a spiegarselo. Solitamente si spaventavano tutti dopo la prima minaccia, la maggior parte delle volte neanche chiamavano la polizia per la troppa paura.
Infatti raramente era dovuto ricorrere alle maniere forti.

Non che gli dispiacesse, anzi, già pregustava il momento in cui avrebbe affondato la lama della sua adorata mannaia nel petto del ragazzo. Il sangue che schizzava da tutte le parti, quell’odore dolce e fresco, non come il sangue delle carcasse di animali trovate in giro che usava per scrivere i messaggi intimidatori sulle porte…

Da quanto tempo era che non uccideva qualcuno? Troppo, decisamente troppo tempo.

Quello che però non riusciva davvero a capire era perché quel ragazzo si comportasse in un modo tanto assurdo. Lo aveva spiato spesso mentre stava con Shiro e non sembrava particolarmente interessato a lei, il più delle volte neanche faceva attenzione a quello che lei gli diceva, ma nonostante ciò continuava a rimanerle vicino.
Quasi… Quasi stesse cercando di provocarlo.

Koi stava ancora pensando a quello strano comportamento, quando proprio Ryou e Shiro gli passarono davanti.

Il ragazzo infatti si trovava nel cortile del liceo, seduto su una panchina e confuso in mezzo alla folla. Non frequentava quell’istituto, ma c’erano tanti di quei ragazzi che nessuno se ne sarebbe mai reso conto.

La ragazza stava parlando energicamente e con trasporto, ma Ryou come sempre sembrava non prestarle particolare attenzione. Annuiva di tanto in tanto, ma si vedeva che stava pensando ad altro.

Koi si avvicinò con discrezione, intenzionato a scoprire di cosa stessero parlando.

- Ehi, ma mi stai ascoltando? – Si lamentò la ragazza sbuffando. – Si può sapere a cosa stai pensando adesso? –

- Niente di importante. – Rispose il biondo con una scrollata di spalle. – Stavo solo ripensando al messaggio intimidatorio che mi hanno mandato ieri. – Continuò senza mutare minimamente il suo solito tono pacato.

- COSA!? – Esclamò la ragazza incredula.

- Sì, qualcuno mi ha lanciato una pietra dalla strada, pensa che per farmela arrivare in camera ha perfino spaccato il vetro della finestra. –

- Ma è terribile! Dovresti dirlo a qualcuno! – Esclamò la ragazza preoccupata.

- Non ti preoccupare, non è un fastidio, anzi, mi sto iniziando a divertire. –

- Come sarebbe a dire!? - Esclamarono Shiro e Koi in coro, l’una praticamente urlando, l’altro invece facendo appello a tutto il suo autocontrollo per trattenersi.

“Come sarebbe a dire che sta iniziando a divertirsi!?” Pensò il ragazzo furioso.

- Sì, finalmente mi succede qualcosa di interessante. – Rispose Ryou sorridendo leggermente. – Pensa che due giorni fa mi hanno scritto una minaccia sulla porta di casa usando del sangue. -

- Ryou, dico sul serio: dovresti avvertire la polizia! - Insistette la ragazza, allarmandosi sempre di più.

- Ma è così divertente! – Insistette Ryou. – Non voglio che smetta, chissà cosa farà oggi… -

True Love Restraint //Yaoi//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora