Io e Alex.

-4-

La serata finì in meglio.
Maria si divertì, ma fu più felice per il bacio che Alex le diede.
Non capiva bene il motivo, non ne era innamorata, ne le piaceva così tanto da perderci la testa, la attraeva e basta, e sperò che per Alex era la stessa identica cosa, a meno che le diede un bacio solo per passa tempo.
Comunque sia, a Maria non le importava, o forse faceva solo finta dato che era in pieno stato confusionale. Non le piacevano le ragazze, non aveva mai avuto alcun pensiero sul baciare una ragazza fin quando non conobbe Alex.
Ma quest'ultima è sempre stata agli occhi di tutti, a tutte le ragazzine della cantina interessava. 

Erano precisamente le 5.30 di mattina, quando tutta la compagnia decise di andare a fare un giro. Recuperarono tutte le loro cose che ormai erano sparse sul tavolino; chiavi, cartine, accendini e sigarette, e presero la metropolitana per dirigersi in stazione, dove c'è un grosso centro commerciale all'interno.

"Maria!" Urlò Francesco, un ragazzo con la testa sulle spalle se non per il fatto della droga, e sul divertimento, lì non c'è mai sobrietà.
La seguì con un carrello quasi investendola, ridendo a crepa pelle per la faccia spaventata della piccola.
"Sali su." La aiutò a salire sul carrello mentre anche gli altri li seguirono facendo lo stesso.
Corsero per tutto il corridoio del centro mettendo la felicità al primo posto. Si sentirono liberi.

Si fermarono stanchi dopo un po', su una terrazza. Alex era vuota. Non guardava nessuno in faccia, lo faceva quasi sempre, ma quella mattina sembrava davvero voler sparire.
Maria si avvicinò molto piano, mentre la maggior parte della compagnia crollò.
"Che hai?"
"Niente. Non ti preoccupare." Tirò fuori dalla tasca un pacchetto di Marlboro rosse e ne afferrò una posandola tra quelle labbra, che, alla vista di Maria, erano bellissime.
La piccola fa per annuire, poi, mentre si allontana, viene richiamata da Alex.
"Maria." Si guardano. "Secondo te è sbagliato?"
Maria scosse la testa, guardando a terra. Forse sì.