Allora... c'è un lago, ok?... il ramo di un lago... insomma... un ramo del lago di Como... QUEL ramo del lago di Como...
Sulla riva di questo lago ci sono una certa quantità di paesini, stradicciole, ponti e chi più ne ha più ne metta.
Tra queste stradicciole, il 30 febbraio del ventordicimilascrotto, passeggiava un prete, un certo don Abbondio. Camminava distrattamente, calciando i ciottoli che lo intralciavano sulla via e lasciandosi sfuggire qualche banconota da €100 persa da qualche altro passante, e ogni tanto si fermava per leggere la sua Bibbia, o meglio, si fermava per leggere un libro che noi pensiamo che fosse la Bibbia, ma in realtà non sappiamo cosa ci fosse scritto sulle pagine di quel libro, e a dire la verità non ce ne frega un cazzo...
Ad un certo punto, Don Abbondio vide due uomini appoggiati su un muretto che riconobbe subito come dei Bravi, a giudicare dal ciuffo alla Justin Bieber e dai vestiti che avrebbe immaginato solo su Marilyn Manson. Poco dopo li riconobbe: erano Luca e Melania.
Appena i due bravi lo videro, si guardarono e si avvicinarono verso di lui con aria imponente e minacciosa. Pff. Erano solo dei bambocci per il nostro signor curato e non li avrebbe cagati di striscio se non avesse visto sulle loro spalle una cimice...
Per lui fu il panico. Si guardò indietro per vedere se c'era possibilità di fuga, ma sapeva che non avrebbe resistito a lungo nella corsa. Non aveva via di scampo. E se le cimici gli si fossero saltate addosso?
Decise di rimanere calmo, se li avesse assecondati se ne sarebbero andati più in fretta e non avrebbe più rivisto le cimici...- Signor curato! - disse il bravo Luca.
- Cosa comanda? - balbettò Don Abbondio.
- Lei pensa davvero di sposare Roberta (vd. Abdullah ~ la storia di Roberta e Co. Ics di.) e Renzo? -
- Eh... no. - rispose subito il curato.
- Ah no? - chiese confusa la Melania. Non pensavano che lo avrebbero convinto così in fretta...
- no, no, tranquilli... -
- Ah, bene, perché questo matrimonio non s'ha... -
- No no no no, risparmiati la battuta famosa che vai tra che non li sposo... - Tagliò corto il curato.
E niente, i due bravi se ne andarono, delusi di non aver potuto coprire un ruolo importante in questa storia...
Solo e abbandonato, il nostro don Stefano corse verso la sua chiesa per trovare un riparo.
Don Abbondio (il lettore lo avrà già capito da mo') non era certo nato con un culo di bale... volevo dire con un cuor di leone! Ma, stranamente per questa storia, non era del tutto rincoglionito e aveva già capito come girava il mondo: la gente con le cimici sulle spalle non erano mai un bene! Bisognava starne alla larga. E così, da ragazzo, pensò bene di salvarsi diventando prete, dimenticandosi che da quel momento in poi avrebbe dovuto abbandonare la più importante funzione della sua bacchetta magica. Speriamo che lo abbia fatto davvero...
In poche parole, miei cari milioni di lettori (col cazzo che ne considero solo 25) vi chiedo di compatire e di non odiare questo povero prete, che ha sbagliato tutto dalla vita...
Una volta arrivato a casa, la sua badante, Perpetua, Giulia per gli amici (vd. Abdullah ~ la storia di Roberta e Co.), notò subito il suo "animo tormentato" e gli fece subito molte domande, ma come dicevo prima, Don Abbondio non era del tutto rincoglionito e sapeva che se avesse detto una sola cosa a Giulia, non sarebbe rimasto sorpreso se lo avesse risentito a pomeriggio cinque...
- Oh mamma mia! Scrivete una lettera all'arcivescovo! - disse la donna subito dopo che il prete le ebbe raccontato tutto... sì, avete capito bene, alla fine si è dimostrato un cretino...
- MAIII! - Tagliò corto Don Abbondio.
... e disparve...
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I compromessi sposi
HumorSe vi piacerà, vogliatene bene a chi l'ha scritta, e anche un pochino a chi l'ha raccomandata. Ma se invece riusciremo ad annoiarvi, non ce ne frega proprio un cazzo e non venite a rompermi i coglioni... Con affetto, vi mando tanti bacini...