Capitolo 2.

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Si racconta che il principe di Condé dormì profondamente la notte avanti la giornata di Rocroi, ma a noi non ce ne frega un cazzo, anche perché non sappiamo nemmeno chi cacchio sia sto principe di Condé.

Invece, vi possiamo dire per certo che Don Abbondio non dormì poi tanto bene... aveva passato la notte a pensare a cosa dire a quel mestruato di Lorenzo o, come dicevano tutti, Renzo, il quale si presentò alla porta del curato il giorno dopo, nell'ora che gli sembrava più opportuna... le 4 di mattina...

- Son venuto, signor curato, per sapere a che ora le comoda che ci troviamo in chiesa.

- No, guarda, oggi non si può fare...

- Cosa? E perché mai?

- Prima di tutto non mi sento bene, vedete, l'ebola gioca brutti scherzi...

- Mi spiace, ma non credo che farebbe molta fatica se alzasse le chiappe per pochi secondi e dicesse due parole...

- E poi c'è degli imbrogli... - disse subito Don Abbondio per non continuare a sentire le cazzate del ragazzo.

- Degli imbrogli? Quali?

- Eh... dovreste mettervi nei miei panni per capire, ma voi laici siete degli ignorantoni del cazzo...

- Orsù, col nome del cielo, mi dica chiaro e netto cosa c'è!

- Sapete voi quanti siano gl'impedimenti dirimenti? La partitinas de calcettum, cannettinae cum amicis, flirt cum porcellonam, segarum toto die...

- Mi prende per il culo?... Che vuol ch'io faccia del suo latinorum?

- Dunque, se non sai le cose, non rompere i coglioni. Ora, quello che faccio, lo faccio per il tuo bene... ti ho detto che era tutto finito perché sono una persona buona... ma abbi pazienza, lasciamo ancora quindici giorni per sistemare il tutto...

- Quindici giorni! Guarda che mi parte un ciaffone che...

- E allora facciamo una settimana!

Renzo ritrasse la mano - E cosa devo dire a Roberta e agli altri?

- Dì pure che ho avuto un'invasione di cimici in casa...

Renzo se ne andò, triste dopo quella visita. Mentre tornava a casa, gli venne in mente tutto il colloquio avuto con il prete e gli sembrava che qualquadra non cosasse... partitinas de calcettum... cannettinae cum amicis... gli sembravano dei motivi alquanto strani per rimandare il suo matrimonio...

Guarda a caso, incontrò per strada la Giulia che guardava i culi della gente con disappunto, come suo solito.

- Buon giorno Perpetua! Io speravo che oggi si sarebbe stati allegri insieme...

- Ma povero pargolo...

- Sentite, non ho capito molto bene perché Don Abbondio non voglia maritarci, ma immagino che voi sappiate illuminarmi!

- E che ve devo di'? Nulla so! Te pare che io sappia dei segreti del curato?

- Quindi c'è un segreto...

- No!... cioè... cazzo... non c'è nulla!

- Suvvia Giulia! Non siamo forse amici? Ditemi quello che sapete...

- Aoh! (Sto accento alla romana l'ho aggiunto perché ne avevo voglia :D) se ti dico che non so nulla non so nulla! E che colpa ne ha il prete se i prepotenti gli rompono li coglioni?

Detto questo, non c'era altro da dire e disparve dietro la via per raggiungere la casa del curato, che nel frattempo si stava segando su un porno e non lo aveva sentito arrivare.

- Eh! Eh! Che è sta novità? - chiese Don Abbondio.

- Chi è quel rompi coglioni che non vuole che mi sposi la pupa? - chiese il Renzo con una voce di un uomo ch'é risoluto di ottenere una risposta, tipo Peppa pig.

- Ma che ca... - il curato aveva dei trampoli ai piedi e cercò di saltare fuori dall'uscio, ma Renzo aveva i super poteri dei Power Rengers e chiuse la porta a chiave.

- Misericordia! - esclamò Don Abbondio con lo stesso tono della signorina Rottermeier.

- lo voglio sapere!

- Ecco...

- Ora!

- Be' io...

- Ditelo!

- aspetta io...

- Avanti!

- Fammi parlare...

- Voglio sapere il suo nome!

- E mo' te lo dico...

- Parla!

- ma ti sei rincoglionito?! ...

- Andale! Andale!

- Andale?

- Lo dica!

- don...

- Orsù!

- DON RODRIGUEZ!

- Ah cane!

E niente, se ne andò dalla casa di don Abbondio come una ballerina del lago dei cigni... ho deciso di saltare la parte del "posso aver fallato" perché la trovavo ridicola persino io... e ce ne vuole...

Mentre arrivava a casa di Roberta, al nostro Renzo vennero degli istinti omicidi nei confronti di questo Rodriguez che voleva fottergli la ragazza, ma dato che non poteva ucciderlo decise di tirare giù tutti i santi di questo mondo, compresa la sua sposa Roberta.

Giunto alla sua meta, disse a una certa Bettina di chiamare la sposa ché aveva da parlarle.

Nel momento stesso in cui comparve, il cuore di Renzo si fermò. La ragazza si era conciata in tal maniera da diventare brutta come la zietta smorta che preparava sempre la polenta. Ringraziò il cielo, anzi, ringraziò Rodriguez di non aver potuto celebrare il matrimonio.

- Roberta! Questo matrimonio non s'ha da fare! - urlò alla sua metà.

- Ma questo non dovevano dirlo i bravi? -

- Cazzo te ne? Domani è vene, come dici sempre tu!

- Devi smetterla di drogarti... avanti! Andiamo a sposarci...

- Te lo detto! Non si può fare! Il prete non vuole... dice di aspettare una settimana...

- Azz... Come mai?

- Perché hai fatto la baldracca con Rodriguez!!

E adesso per la nostra Roberta sarà il momento di tirare fuori una scusa per spiegare il motivo per cui Rodriguez avesse riservato tante attenzioni per una ciospa sfigata come lei...

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 18, 2018 ⏰

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