capitolo 1

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amma: Karim sveglia sennò perdi l'aereo
Io: mamma cazzo vaffanculo hai prorio rotto mancano 6 ore al volo e ho già le valige pronte che cazzo vuoi ora?!
Mamma: 6 ore Karim mancano meno di 30 minuti, sveglia.
30 MINUTI? O CAZZO. E come sempre faccio tardi. Bhe sanno tutti che io e la puntualità non ci stiamo troppo simpatici. Mi sbrigo a fare una doccia fredda poiché il capire sulla pelle mi ricorda troppo il mio passato, appena esco sento il freddo che mi penetra fin dentro le ossa e i brividi che si fanno sempre più fitti impossessarsi del mio esile corpo. Decido di mettere una maglietta della PIREX nera corta che copre fin sopra l'ombelico e un pantalone nero esco di camera e non appena scendo le scale mamma mi rivolge un occhiataccia
Mamma:"Karim cosa hai messo a dosso? Devi andare ad un funerale? E non pensi che quella maglietta sia troppo corta?"
Mamma e sempre stata protettiva su queste cose e crede che ho ancora 3 anni e pensa che sono ancora la sua piccina quella che vestita tutta rosa con merletti e gonnelline orribili.
Io:" MAMMA HAI ROTTO I COGLIONI "
Passano vari minuti che a me sembrano un eternità tra vari sguardi e occhiatacce minacciose.
Io:"mamma io dovrei partire... vuoi accompagnare la tua innocente figlia con la tua guida prudente o vuoi che io con la mia adrenalina ti rompa la macchina e mi rompa qualche ossa con la mia guida non prudente e spericolata?"
Inutile dire che amo la velocità e anche se ho una patente mia madre non ha mai voluto comprarmi una macchina poiché ho sempre partecipato a gare clandestine e pensa che una volta che io abbia una macchina inizierò a partecipare finché non mi rovineró la vita, anche se io con o senza macchina alle gare ci partecipo a tutti i costi.
Mamma:"CHE STUPIDA CHE SEI. COMUNQUE IL TEMPO CHE PRENDO LE CHIAVI"
Appena mette in moto sento il rombo di una Ferrari rossa sfrecciare e con una sgommata di ruote si ferma giusto avanti me e mia madre che siamo appena uscite di casa. In quel momento l'adrenalina si fa senture sempre di più finché non inizio ad urlare come una bimba. Finché dall'auto non scende Josef, Josef sarebbe il mio fratellastro, vado molto d'accordo con lui o meglio dire che ANDAVO molto d'accordo con lui, finché quando venne a sapere del padre decide di trasferirsi a Miami, si faceva vivo una volta al mese finché un giorno non venne più, non mando lettere, non si fece più sentire ed ora? Ora è qui? COS vuole? Perché è qui? È successo qualcosa? Ma soprattutto DOVE CAZZO L'HA PRESA QUELLA FERRARI CHE POTRA DA DIO?!. A tutte queste Domande posso dare risposta solo se lo lascio parlare e la smetto di sbraitare come una bambina. Gli vado in contro e gli rivolgo un caloroso abbraccio finché non gli chiediamo spiegazione.
Josef:"ehi sorellina,come mai questo caloroso benvenuto? Ti sono mancato?" E gli appare il solito ghigno che tanto odio su quella faccia da modello che si ritrova.
Io:"bhe Caro non illuderti era solo per l'auto" smette di sorridere ma gli vado vicino e prendo il suo viso tra le mani avvicinando le mie l'avrà alle sue ma alzo un po il viso e gli sputo in un occhio.
Scusate il capitolo corto. Spero che il prossimo sia più lungo. Scusate ancora per il capitolo. Il prossimo aggiornamento domani. Tanti baci cuoricini❤

NON C'ERA UN TUTTO PRIMA DI TE.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora