Dlin Dlin
Il rumore proveniente dal telefono mi sveglia imprivvisamente.
Allungo la mano alla ricerca del mio cellulare, lo avvicino e controllo l'ora.
Le 11:30? Non dormivo così tanto da un sacco di tempo.Cristian mi ha chiesto se andavamo a fare colazione al bar davanti a scuola.
In questa settimana sono riuscita a conoscerlo un po', mi ha parlato di sè, mi ha raccontato che ha un fratello più piccolo, che fa rugby, e altre cose.
Io ho evitato di raccontargli di me.
Ho accenato qualcosa, ma ho evitato di parlargli delle cose più importanti.Mi spoglio velocemente e accendo l'acqua calda mentre lego i capelli. quando l'acqua è abbastanza calda mi metto sotto il getto d'acqua bollente.
Finita la doccia mi asciugo e mi vesto a caso, afferro il pacchetto di sigarette e lo butto dentro la mia borsa, afferro le mie cuffiette prima di uscire e infine chiudo la porta dirigendomi alla fermata del pullman.
Dopo mezz'ora arrivo verso scuola, sono vestita un po' a caso sinceramente, ma non mi interessa.
Entro nel bar, guardando un po' intorno cercando Cristian, finchè non lo trovo, mi avvicino verso di lui e mi siedo.
Parliamo del più e del meno, fin quando vedo un ragazzo moro e con occhi marroni scuro avvicinarsi al nostro tavolo, faccio finta di nulla sorseggiando il mio caffè.
Vedo che Cristian si alza in piedi.
Gli da una pacca sulla schiena.<<Lui è Mattia, è un mio vecchio compagno di squadra, quando facevo rugby.>>
Allunga la mano verso di me con un sorriso, si intravedono delle tenerissime fossette, stringo la sua mano forte, senza stritolare la sua, ma abbastanza da non sembrare intimidita.
<<Alice, piacere>>
Dico ricambiandobil sorriso.<<Come mai qui?>> dice Cristian
<<Ogni sabato mattina vengo qua a a fare colazione. Posso sedermi?>>Mi guarda per mezzo secondo per poi tornare a guardare Cristian.
All'inizio Cristian mi sembra un po' infastidito ma mi autoconvinco che sia solo una mia impressione.
<<Si certo>> accenna poi sorridendo.
Parlano del più e del meno, dei vecchi ricordi, dei ricordi, di un certo Fabio che era un grande a quanto pare.
Io nel frattempo, mi sono mangiata le unghie, ho giocato con la bustina di zucchero, e mi sono sentita dire qualche battuttaccia da questo Mattia.Mi sto annoiando un sacco.
Così fingo una chiamata di mia madre e mentre mi impegno a recitare mentre Mattia e Cristian mi guardano, all'inprovviso il mio telefono squilla davvero e là divento tutta rossa dall'imbarazzo.
Mattia scoppia in una risata e Cristian pure.
<<Se ti stavi annoiando bastava dirlo eh>> non lo dice serio, lo dice guardandomi sorridendo.
Rispondo.
<<Pronto?>>
<< Reby, dove sei?>>
<<Sono fuori, perchè?>>
<<Mangi fuori?>>
<<Si>>
<< Ok, avviso mamma>>
<<Ok, ciao Amy>>Chiudo la chiamata e dico.
<<Quindi Burger King?>> guardo speranzosa Cristian.
Che all'inizio fa uno sguardo serio ma poi addolcisce.
<<McDonals.>> mi dice Mattia con aria di sfida.
<<Burger King>> dico sfidandolo.
<<Hey Hey Hey, calmatevi, eddai Mattia, accontentiamola.>>
<<Assolutamente no!>>.Addento il mio Chicken Royale, abbufandomi forse un po' troppo.
Mattia mi guarda storto, un po' disgustato e forse anche divertito.
<<Non ingozzarti>> dice mettendosi una patatina in bocca.
<<Non mi sto ingozzando>> guardo Cristian sorridente mentre mangio l'ultimo pezzettino del panino.
<<Che facciamo?>> dice Mattia stendedosi sulla sedia.
<<Boh>> dico sorseggiando la mia Coca Cola.
<<Grazie della risposta>> sbotta.
<< Prego.>> dico alzandomi dal tavolo per andare a svuotare il mio vassoio.Mi risiedo al tavolo e dopo qualche minuto decidiamo di vederci sta sera.
Mi sto già creando degli amici, meglio così no?
Anche se sto Mattia mi sembra un po' troppo scocciato, però è simpatico.
E bello..Molto bello.
Non è un dettaglio importante.
Sparisci.Tornata a casa mi faccio una doccia calda per poi addormentarmi.
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Fall in love.
Teen FictionEra il primo anno alle superiori, ancora non ci poteva ancora credere, era una cosa assurda per lei, era una ragazza bassina piena di difetti, che sperava di incontrare il ragazzo perfetto, anche se lei non si era mai fidanzata. La sua vita andava a...