Martina pov's
Dopo due ore di macchina arriviamo, minchia che freddo, sono solo le sei e siamo al lago di como.Il panorama è bellissimo.
Gionata mi mette un braccio intorno al collo ma io gli e lo tolgo, le parole che mi ha detto prima mi hanno ferita molto.
<Piccoletta ce sto io co te> dice Tony abbracciandomi <ma tu non eri fidanzato?> chiedo io <se ma va be> accendono la musica.
Il gruppo si divide, ognuno si fa i cazzi suoi, io penso a cosa cazzo mi sta facendo Gionata.
Mi continua a guardare perché Tony mi sta abbracciando,che cazzo vuoi? Non siamo fidanzati io e te.
Lo fisso per dieci secondi e poi mi volto.
Alle sette siamo al ristorante, ci togliamo i giubbotti e me ne vado in bagno senza avvisare.
Sento la porta aprirsi all'improvviso, <ah eccoti!> è Gionata,io non dico niente <perché sei qui?> io faccio spallucce
<Dai minchia sei con i king della trap e te ne vieni in bagno?> <per me voi siete dei ragazzi come tanti,non me ne frega un cazzo che ragazze dodicenni vi sbavino dietro> lui mi prende per le braccia e mi attacca al muro.
<Non mi parlare cosi piccola> si lecca le labbra guardando le mie, il mio fiato si fa pesante <e sta lontana da Tony tu sei roba mia> mi accarezza le labbra e mi lascia.
Sono ancora con il cuore a duemila, come cazzo fa a avere sto effetto su di me dopo anni?
Mi ripiglio ed esco dal bagno <a stelliii> mi urla side <ma ce la fai?> gli chiedo guardando la gente che ci guarda male, lui ride e sulle labbra di Gionata c'è un ghigno.
Arriva il cameriere e tutti ordinando pizze, anche io, una pizza con le patatine, sto morendo di fame.
Quando arriva la divoro,è buonissima <ora capisci perché siamo venuti?.> chiede Mario a Gionata, lui fa cenno di si con la testa mentre mangia.
<Allora stella ti piace?> mi chiede mettendomi una mano sulla coscia <minchia!> dico forse un po' troppo forte.
Quando usciamo andiamo in una casa, è il cugino di Charlie <qui almeno non rompono il cazzo> dice Charlie.
Prendiamo 10g e rolliamo una canna, ce la passiamo, poi prendiamo lo sciroppo e lo mischiamo con la Sprite.
Ovviamente la musica è a manetta,io non bevo tanto,non ho voglia.
Salgo le scale di legno e vado in camera, ho mal di testa, ultimamente ho sempre mal di testa.
Guardo i profumi sul comò, tutti profumi da donna e di marca, sarà fidanzato.
La porta si apre e io sobbalzo <Tony! Che spavento!> dico mettendosi la mano sul cuore.
<che ce fai qui?> cammina storto, viene verso di me <niente volevo stare sola> beve un sorso di birra <abbela vié qui> dice prendendomi per i fianchi <no Tony siediti> dico aiutandolo, mi siedo e dalla sua tasca tira fuori un xanax<No,non prenderla> <pecche? Te preoccupi di me?> <si che mi preoccupo!> si avvicina alla mia faccia, bello è bello, non fa per me <me lo dai un bacetto?> chiede.
Si apre la porta <che cazzo fai?!> urla Gionata scaraventandosi su Tony
<Gionata!! Basta!! Non vedi che è strafatto??!> urlo mettendomi in mezzo, si avvicina a me bloccandomi con le braccia contro il muro, ha gli occhi rossi.
<Che cazzo fai? Sei pure tu una troia?!> le lacrime minacciano di uscire ma le rimando dentro, gli tiro uno schiaffo che penso che pure i vicini l'abbiano sentito, mi libero, scendo le scale con Tony.
<Dove vai?> mi urla Gionata ancora sulle scale <vaffanculo stronzo!> nessuno aveva mai avuto il coraggio di chiamarmi cosi, la musica è talmente alta che non ci sentiranno.
Usciamo da quella casa e andiamo in macchina, accendo il riscaldamento <che freddo> dico guardando fuori dal finestrino <mi sono sempre piaciute le donne con carattere> dice Tony <basta!> urlo con le lacrime agli occhi.
<Tony non mi piaci okay?!> dico tremando dal freddo <però er mese scorso te piacevo> <cazzo siamo durati una notte> dico sospirando, va bene oltre Gionata sono stata con Tony, io ero ubriaca,lui pure, avevamo bisogno entrambi di sfogarci.
<Te piace sfe ve?> io annuisco.Gli altri arrivano, decido di guidare io visto che gli altri non sono in grado.
Gionata si mette davanti e Tony va dietro.
Dopo venti minuti si addormentano tutti tranne Gionata <allora?> mi chiede, io non rispondo tengo gli occhi fissi sulla strada <o rispondi?> <e che cazzo vuoi che ti risponda? Mi hai chiamato troia, nessuno lo aveva mai fatto e da te non me lo aspettavo> dico in tono calmo per non svegliare i ragazzi.
<Si ma lo sai che quando sono fatto non ragiono> <non me ne fotte un cazzo> dico convinta.
Mi tolgo il giubbotto,tenendo le mani sul volante, lo appoggio fra i due sedili, Gionata guarda nelle tasche <che cazzo è?> mi chiede tirando fuori la pastiglia di xanax.
<è xanax ci vedi?> <questo lo so ma perché ce l'hai tu? Ha detto che non ne prendevi> <è di Tony> lui la rimette nel giubbotto <ma vi siete baciati tu e Tony?> <scherzi vero? Non mi conosci per un cazzo,11 anni di amicizia nel cesso> <regá basta urlare> si lamenta side.
Siamo zitti per il resto del viaggio, anche perché lui si addormenta.
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Oltre i soldi ~Sfera~
Ficção Adolescente*Completa* "Lui per me non era sfera ebbasta,non lo è mai stato. Lui per me era ancora un ragazzo come tanti,un ragazzo per strada che provava ad uscirci. Per me era semplicemente Gionata." ¡Questa storia è di pura fantasia mia!