Capitolo 1- Solita routine
*Driiin driiin* Oh merda, sono nuovamente in ritardo! Non è possibile, ogni mattina la stessa routine, arriverò in ritardo per il compito di chimica! Devo portare Ashley all'asilo prima. Da quando papà se n'è andato mamma non è più a casa, o se ci torna è in compagnia di qualche straniero che conosce chissà in quale postaccio e in quale circostanza. Per non parlare del fatto che ha iniziato a fumare e bere, cose alle quali è sempre stata contro. Si rifiuta pure di portare sua figlia all'asilo, quindi tocca a me farlo, anche se questo mi comporta un'altra nota per ritardo. A scuola sto cercando di impegnarmi il più possibile, voglio andarmene al più presto, ma non è facile studiare in questo periodo per me, non è facile niente ormai. Non voglio più pensare a niente, non voglio pensare al mio futuro, la vità è quel che viene, non mi piace programmare le cose perchè so già che ciò che vuoi non arriva mai. Non sono una di quelle depresse stanche di vivere è solo che ho imparato dalla vita tante cose; papà mi prometteva sempre un sacco di cose, facevamo tanti progetti insieme. Come quando mi promise di portarmi al parco giochi e rimasi ad aspettarlo per un intero pomeriggio alla finestra, col cappottino rosso nuovo che avevo comprato. Oppure quella volta che mi assicurò che mi sarebbe venuto a prendere a scuola per poi portarmi a fare un giro con la barca nuova che si comprò per il compleanno. Beh, è da tutte queste cose che voglio riguardarmi. Quella mattina uscì di casa come ogni giorno, ma non tornò più. Se ne andò senza nemmeno dire dove andasse, senza nemmeno salutare. Mi son fatta forza e ho cercato di sostenere mamma che iniziò a prendere antidepressivi. Non sopportavo di vederla così, per questo la constringevo ogni sera ad uscire e svagarsi, per conoscere nuova gente e iniziare a farsi una vita nuova. Forse prese questo mio consiglio un po'troppo alla lettera, conobbe troppe persone nuove e sbagliate. So che fumare e bere non risolve niente, ma almeno mi fa dimenticare, per poco tempo, mi porta in un mondo diverso dove non esistono promesse infrante, o bugie.
Ed eccomi a scuola, forse l'unico posto in cui vorrei stare in questo periodo : lontana dai problemi. Beh, non esattamente, devo subirmi nuovamente la ramanzina della prof di italiano sul mio andamento a scuola -"Tu non t'impegni!Non fai niente a casa, non studi, te ne freghi" Blablabla, ma la sua fantasia? Almeno dimmi qualcosa di nuovo, sempre le solite cose. Lei non sa cosa mi aspetta quando arrivo a casa, non sa che ho altro per la testa a cui pensare. Stranamente oggi Elly è assente, quella secchiona non manca mai, che le sarà successo? Elly è la mia migliore amica, si detesto chiamarla così, mi sa troppo di sdolcinato, però è così. E'stata l'unica a non abbandonarmi, a capirmi, a vedermi piangere e a capire i miei silenzi. Non so se ce l'avrei mai fatta senza lei. Non la sopporto perchè mi fa sempre da mamma, mi da troppo ordini "Devi smetterla di fumare, devi smetterla di uscire con Lorenzo, devi.. devi.." Cose che mi danno sui nervi. Eccola, mi ha inviato un messaggio sul telefono, vediamo che avrà. "Mi odierai ma ho inserito anche il tuo nome per il concorso."