Non ci sentimmo più tutto il pomeriggio, ne io nè lei avevamo il coraggio di scriverci. Non sapevo che fare, Elly c'è sempre stata per me, non mi aveva mai detto un "no". In quel momento entrò mamma in camera.
"Ehi tesoro, Elly mi ha parlato della storia del concorso a Milano..Che vuoi fare?"
"Mamma senti non lo so, non è il momento di parlarne ok?"
Era una band inglese che Elly ascoltava da anni, a scuola non faceva altro che parlare di loro con gli occhi lucidi. Non li avevo mai ascoltati e non mi andava di farlo, mi parevano solo cinque sfigati che si credevano delle star della storia della musica, il tipo di persona che non sopporto insomma. Non potevo dirle di no, per questo iniziai a pensare a cosa scrivere nella lettera da mandare al Corriere della Sera. Non avevo mai scritto una lettera, ero in panico, non sapevo da dove partire. Iniziai ad entrare nel sito del giornale e a leggere le indicazioni
-Gli One Direction finalmente in Italia. Realizza il tuo sogno e incontra i tuoi idoli. E'semplicissimo, basta inviare una lettera a "www.corrieredellasera.it" dove raccontate cosa significa vivere con una directioner, sopportarele sue urla , le sue lacrime, i suoi momenti di pazzia mentre segue i ragazzi".
'Semplicissimo' dicevano. Pensai che forse era meglio cercare qualche informazione in più su questi cinque.
-Gli One Direction sono una boy band di origini ango-irlandesi formata da Niall Horan, Zayn Malik, Liam Payne, Harry Styles e Louis Tomlinson.-
Bene, è gia qualcosa. Non sapevo nemmeno da dove iniziare, ma aprìi word e mi misi subito al lavoro. La porta si aprì improvvisamente facendomi saltare dalla paura e riuscendo a svegliarmi da quel sonnellino che mi ero presa come pausa. Era mamma con una tazzza di thè caldo in mano.
"Cosa fai a quest'ora ancora al computer? Ti ho preparato un po'di thè tesoro"
Me lo porse con un sorriso sforzato che decadeva dalla stanchezza.
"Niente mamma, una ricerca. Grazie mille, va pure a dormire!"
Cercai di tenermi sveglia, pensando a qualcosa di toccante da mandare al 'Corriere della sera', ma ero troppo stanca per elaborare una lettera perfetta in quel momento. Non potevo arrendermi, non potevo deludere Elly, lei non l'aveva mai fatto nei miei confronti. Pensai che magari mi sarei potuta far aiutare il giorno dopo da qualcuno di bravo.. Dopo mezz'oretta crollai sulla tastiera del mio computer.
