La campanella segna la fine delle lezioni,e io cerco Nicolas tra la gente,ma nulla non lo trovo.Lo chiamo ma non risponde.
Ma perché non risponde?sicuramente sarà ritornato a casa prima.
Si probabile,vocina ogni tanto dici cose giuste.
Basta parlare da sola.
Prendo la strada per tornare a casa ma,qualcuno mi ferma
"Hey Brook"
"Ehmm...ciao...s...Spencer?"
"Si...sono io" sorride
"Cosa vuoi?" chiedo incuriosita
"Ah giusto...che stupida,senti mi sembri molto simpatica e...bhe...volevo diventare bhe..si..una tua amica" dice imbarazzata
L'idea non mi entusiasma per niente
"senti Spencer se vuoi Nicolas sappi che non lo avrai mai lui é mi..." non finisco la frase perché Spencer mi interrompe
"Hey hey noo,non mi interessa Nicolas" dice divertita
"Oh...scusa io...non so cosa mia sia preso io.."
"Tranquilla,allora...ti va di tornare a casa insieme? Anche io vado in quella direzione" dice
"Va bene" non é così male,sembra simpatica.
Intanto c'è un silenzio imbarazzante,che rompe subito Spencer fortunatamente.
"Allora...ehm...va tutto bene?"
"perché questa domanda?" chiedo
"Perché é una delle domande più sottovalutate, quando invece é una delle più importanti"
"Oh...wow hai ragione ahah"
"Comunque sto bene" aggiungo mentendo
"A ok..." dice delusa come se mi avesse letto nel pensiero,ma alla fine é ancora una sconosciuta per me,non posso mica dirle: e si...ho una vita di merda...mio padre picchia me e mia sorella fino a mandarci all'ospedale e mia madre fuma fino ad andare in coma,a già dimenticavo...sono stata adottata e quando stavo nell'orfanotrofio dei ragazzi mi picchiavano,quindi soffrivo di bullismo,porto ancora i traumi quindo si...ho una vita di merda.
Dieci minuti dopo arrivo a casa e Spencer mi saluta.
"Hey aspetta Spencer" le dico
"Dimmi" dice con un sorriso sul volto
"Grazie"
"Di cosa?" chiede divertita
"Di esserti preoccupata per me... prima."
"Ah,non ti preoccupare"
Le faccio cenno col volto per ringraziarla ed entro.
Rientrata in casa, si sente puzza di erba e alcol chiudo la porta alle mie spalle con il piede.
"Emy avvisami almeno quando organizzi queste feste così ti raggiungo" ridacchio.
Sento un grido di disperazione.
Corro in cucina e prendo un coltello,mi dirigo nella camera da letto, dove ho sentito i rumori e quando apro la porta vedo Luke,con una pistola in mano rivolta verso Emy.
Merda.
"Heyyyy,Broooook come staiii? É da tanto che non ci vediamo...sai da quando hai fatto la puttana che hai chiamato aiuto come una bambina bhe..ahahahaha ora mi voglio divertire un poco"
Ha bevuto molto,sicuramente più del solito.
"Posa la pistola" dico
"Altrimenti? Non mancherà a nessuno questa troia"
"Posa la pistola" ripeto però più decisa.
Lui abbassa l'arma ma poi la punta verso me.
Cazzo.
"Sai...hai ragione,dovrei uccidere te"
"Perché non ne parliamo prima?" dico
"Siiii,hai ragione ora facciamo un gioco"dice
Ora si che sono preoccupata
"Voi due correte,e se vi prendo vi uccido.Ora correte amori miei!"
É pazzo
Lo guardo meglio e nei suoi occhi vedo rabbia...molta rabbia,non scherza,dobbiamo andarcene di qua.
Guardo Emy per due secondi,poi le urlo
"Emy,corri"
Le afferro la mano e iniziamo a correre sperando che sia troppo ubriaco anche solo per camminare.
Ma non é così,certo non corre bene,ma é molto veloce.
Usciamo da quella maledetta casa con le lacrime agli occhi.
Ricordo che Spencer abita da queste parti,perciò corro nella direzione che ha preso lei quando ci siamo salutate.
Corriamo da tre minuti più o meno,quando vedo Spencer seduta su una panchina,con le cuffie nelle orecchie e un quaderno in mano.
"Spencer aiutaci ti prego" urlo piangendo
"Cosa é successo?" chiede con un'espressione preoccupata sul volto
"Ti prego non c'é tempo lui ha una pistola" dice Emy anche se non conosce Spencer.
"Ok dai andiamo a casa,sbrigatevi"
Corriamo verso casa sua che non é molto distante dato che andiamo verso una casetta vicino alla panchina dove l'ho trovata, e intravedo Luke con la pistola in mano che urla: "venite fuorii tanto alla fine vi trovo puttane"
É infuriato.
Entriamo dentro casa di Spencer ed é bellissima.
É accogliente,non molto luminosa ma a me piace.
C'è il caminetto acceso, il profumo di legna invade le mie narici.
C'é silenzio e Spencer ci chiede se vogliamo qualcosa da bere
Annuiamo e beviamo della sprite.
"Grazie Spencer,davvero" le dico.
"Non vi preoccupate,ma ora mi dite cosa é successo?"
Le racconto tutto,per farle capire bene la situazione ho dovuto spiegarle anche la mia infanzia, i ricordi ritornano alla mente e le lacrime cominciano a rigarmi il volto.
"O mio dio" dice,poi aggiunge "dovete chiamare la polizia"
"Ci abbiamo già provato ma quando la polizia venne a controllare la situazione mio padre e mia madre sembravano i genitori perfetti...e senza prove bhe...non possono fare nulla" dice Emily.
"Ah..scusate io..non lo sapevo"
"Tranquilla ormai ci siamo abituate" dico"Hey puttanelle venite fuori" sento Luke
O no...
"Avrà visto che siamo entrate qui,scusaci Spencer ora sei nei casini pure tu,scusa,scusa ce ne andiamo subito" dico piangendo non sapendo cosa ci aspetta a me e ad Emy.
"No aspettate...io non mi faccio intimidire andiamo di sopra,c'é un nascondiglio che usavo da piccola" dice e noi la seguiamo, intanto Luke batte forte alla porta.
Entriamo in questa "stanza nascosta" ed é bellissima, anche qui c'è il camino ed é acceso quindi si sta bene. Sopra al caminetto ci sono molte foto scattate con una polaroid, credo.
A illuminare la stanza c'è solo il fuoco e delle lucine sopra al letto. Accanto al letto di una piazza e mezza c'è una libreria enorme e intorno ci sono tante lucine.
Mi avvicino e ci sono libri fantastici.io amo leggere e questo per me é il paradiso.
"Wow" dico solo
Spencer sorride
"É la mia camera,ti piace?"
"Se mi piace? É stupenda." dico meravigliata.
"Bene perché se volete potete stare qui,fino a quando la situazione non si sarà risolta..." dice e io rimango scioccata.
"Cosa?" diciamo io e Emy
"Avete sentito bene" dice con un sorriso.
"O mio dio io...io non so cosa dire"
"Dite di si e basta"
"Ma non darà fastidio ai tuoi?" dico
"Oh...i miei genitori sono morti" dice.
"Scusa" dico imbarazzata
Fa un sorriso come per dire 'non preoccuparti' e io ed Emy accettiamo il suo invito.
Non sentiamo più Luke é questo é un bene
"resterete qui da questa notte" dice Spencer
"Ma io ed Emy non abbiamo i vestiti..."
"Tranquille,ve li presterò io tanto abbiamo lo stesso stile,poi domani andremo insieme a prendere i vostri"
"Grazie per tutto"
"Di nulla" dice
Ci prepariamo per la notte e assonnate ci addormentiamo.Scusate per il ritardo,ma ho avuto da fare🙃
-Giorgia💙
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Love again.
RomanceEd ero ubriaco,é vero. Ho gridato di odiarti per le strade della città, sono arrivato fin sotto casa tua e ho suonato il campanello ripetutamente. Volevo dirtelo in faccia che ti odiavo,poi hai aperto e cazzo, io ero ubriaco ma tu eri ugualment...