Capitolo 1

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Sentii bussare la porta della mia stanza così risposi 'avanti'.
Mia madre spuntò con un sorriso a trentadue denti.

"Crystal, stasera vengono alcuni amici di papà, ti ho preparato il vestito nella terza porta della tua cabina. Ah e un'ultima cosa, saranno qui tra mezz'ora." Annunció con così tanta superficialità che mi sembró stesse scherzando.

"Sei seria?" Chiesi inarcando un sopracciglio.
Lei annuì tranquillamente. Odiavo quando faceva così.
"E me lo dici mezz'ora prima? Non c'è la farò mai ad essere pronta in tempo!" Esclamai.
"Si tesoro quindi datti una mossa" Sbattè la porta alle sue spalle, uscendo dalla camera.

Mio padre era molto noto a Londra, essendo un grande imprenditore. La sua compagnia, Diamonds, riscuoteva molto successo.
La suoneria del cellulare mi fece distrarre, mostrando sul display 'amore mio'

Amore cosa fai stasera? Ti va di andare al cinema?
Diceva il messaggio.
Rifiutai gentilmente l'invito del mio ragazzo, spiegandogli il motivo.
Nicholas, il mio ragazzo, è un ragazzo d'oro, quel ragazzo che le madri ed i padri, vorrebbero per le loro figlie.
Stavamo insieme oramai da un anno e mezzo e mi fidavo cecamente di lui.
Anche se ancora non gliel'ho data, ma dettagli.
Non mi sento ancora pronta, è più forte di me.
Nicholas è un ragazzo veramente bello, ha il fisico scolpito, occhi grigi e i capelli di colore nero corvino.
Ci conosciamo da quando mi sono trasferita a Londra, essendo mio vicino di casa e poi i nostri genitori vanno molto d'accordo.

Lisciai i capelli, ondulando le punte bionde e indossai il vestito che mia madre mi aveva detto di mettere. Misi le scarpe e mi truccai come mi truccavo sempre.
Fondotinta, matita e mascara.

Mia madre bussò alla porta, ed entrò.
"Oh tesoro, sei bellissima, vieni dai, che i signori Ross ci aspettano." Annunciò. Lei indossava un abito fin sopra il ginocchio, come il mio, solo che era di color pesca, mentre il mio verde acqua.
Indossai le scarpe col tacco nere e scesi le scale.
Rischiai di cadere almeno quattro, cinque volte, ma arrivai sana e salva.
Nel salotto trovai mio fratello, Chase, con uno smoking nero. I capelli biondi scuri, tirati indietro col gel, gli stavano davvero bene.
Avanzai lentamente per non rischiare di cadere e fare male figure.
"Buonasera, io sono Crystal" dissi stirando una mano verso il signor Ross. Era un signore sulla quarantina, con dei ciuffi sbarazzini bianchi. Anche lui indossava uno smoking di colore grigio.
"Ciao Crystal, io sono Joseph" mi strinse la mano "lui è mio figlio Josh"

Osservai il ragazzo davanti a me, osservandolo in tutta la sua sexassiggine.
Indossava un jeans strappato nero, con sopra una camicia. Sul sopracciglio sinistro portava un piercing. Gli occhi verdi smeraldo risplendevano nella stanza.
Quei occhi trasmettevano un senso di casa, un senso di sicurezza.

"Sono Crystal" gli dissi
"Josh" rispose. Aveva una voce forte, che quasi mi fece venire i brividi.
"Ho fatto preparare da Elisabetta, una cena a base di cibo italiano, spero vi piaccia, e poi Elisabetta è italiana, quindi sarà sicuramente qualcosa di commestibile" disse facendo l'occhiolino.

Seguimi tutti mia madre verso il tavolo, situato al centro della stanza e ci sedemmo nelle sedie. Capirai in mezzo tra Josh e Chase.

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Quando finimmo di mangiare, eravamo pieni da scoppiare e il cibo si era rivelato ottimo, come sempre.
Chiesi il permesso per alzarmi e andai a sedermi sul divano con l'isola. Presi il telecomando e feci zapping tra i vari canali. Alla fine trovai un film, cominciato da cinque minuti. La trama parlava di una ragazzina che aveva perso la madre, per colpa di un cancro devastante, quindi si trovava a vivere con suo padre ed un via vai di donne, che volevano il padre.
Seguii il film, finché sentii un peso accanto. Josh si era seduto vicino a me.
"Allora, posso sapere qualcosa su di te?" Mi chiese.
"Perché? Che ti interessa?" Sbottai.
"Non si risponde ad una domanda con un'altra domanda" mi puntó un dito contro, come rimprovero, ma non me ne curai molto.
Dopo un quarto d'ora circa, andai in bagno e quando tornai, sia Josh, che la sua famiglia erano andati via.
Meno un peso.
Spensi la televisione e sotto il telecomando trovai un bigliettino con un numero ed una frase sotto.
'Sai mi stai simpatica, questo è il mio numero, cercami il prima possibile.
Tanti baci
Josh'
Salvai il numero e gli scrissi.
"Sai i miei genitori mi hanno insegnato a salutare, prima di andare, poi boh.
Crystal"
Inviai il messaggio e la risposta non tardò ad arrivare.
"Beh, siccome una persona, di cui non faccio nome, era chiusa in un bagno a chiave, non ho potuto salutare"
Rotei gli occhi per la sua risposta e continuammo a battibeccare per tutta la serata, finché non mi addormentai.

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Allora è la prima storia che pubblico, ho molte insicurezze, non ho uno schema ben preciso per continuare la storia, ma verrà continuata.
Non aggiornerò spesso, ma cercherò di fare capitoli abbastanza lunghi.
Detto ciò questo è il primo capitolo, spero lo apprezziate e niente.

Baci stellariiii

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