Il signor Bennet fu uno dei primi che andarono a trovare il signor Bingley. Aveva sempre avuto intenzione di andarci, benché con sua moglie aveva sostenuto che non ci sarebbe andato mai; e fino alla sera successiva alla visita essa non ne seppe nulla. La cosa le fu comunicata così: il signor Bennet stava osservando la sua secondogenita intenta ad aggiustare un cappellino, quando le rivolse a un tratto queste parole:
- Spero, Lizzy, che piacerà al signor Bingley.
- Non sapremo mai quello che può piacere al signor Bingley - saltò su la madre risentita - dal momento che non gli faremo visita.
- Ti dimentichi, mamma - disse Elizabeth - che lo incontreremo in qualche ritrovo e che la signora Long ha promesso di presentarcelo.
- Non credo che la signora Long ce lo presenterà. Ha anche lei due nipoti. È un egoista ipocrita, e non la stimo minimamente.
- Nemmeno io - disse il signor Bennet - e sono felice che non tocchi a lei rendervi questo servizio.
La signora Bennet non lo degnò di una risposta; ma, incapace di contenersi, incominciò a sgridare una delle ragazze.
- Non tossire in questo modo, Kitty, per l'amor del cielo! Abbi un po' di compassione per i miei nervi. Mi fai impazzire.
- Kitty manca di discrezione nel tossire - disse il padre - Non tossisco a tempo.
- Non tossisce per divertimento - fece Kitty stizzita.
- Quando è il tuo prossimo ballo, Lizzy?
- Domani quindici.
- Già - esclamò la madre - e la signora Long non torna che il giorno prima; così, non conoscendolo neanche lei, le sarà impossibile presentarcelo.
- Allora potrai avere tu il sopravvento sulla vostra amica e presentarle il signor Bingley.
- Ma come vuoi, Bennet, che sia possibile, se io stessa non lo conosco ancora? Perché tormentarmi così?
- Mi inchino alla tua prudenza; una conoscenza di quindici giorni è certo un po' cortina. Non si può sapere quello che è veramente una persona dopo appena due settimane; ma se non ci arrischieremo noi, qualcun'altro oserà: dopo tutto, la signora Long e le sue nipoti hanno il diritto di tentare la fortuna, e perciò essa lo considererà un atto di cortesia; se tu ti rifiuti, me ne incaricherò io.
Le ragazze guardarono il babbo con tanto d'occhi. La signora Bennet disse soltanto:
- Sciocchezze!
- Che cosa vorresti dire con questa esclamazione? - replicò il signor Bennet. - Diresti, dunque, che una presentazione e l'importanza che le si dà sia una sciocchezza? In questo non riesco a trovarmi completamente d'accordo con te. Che ne dici Mary, tu che sei, lo sappiamo, una signorina istruita che legge grossi volumi e ne fa dei sunti?
Mary avrebbe voluto dire qualcosa di molto profondo, ma non riuscì a esprimersi.
- Mentre Mary sta riordinando le idee - continuò Bennet - ritirniamo al signor Bingley.
- Sono stufa del signor Bingley! - strillò la moglie.
- Mi dispiace che tu lo dica. Perché non me l'hai detto prima? Se lo avessi saputo stamattina, non sarei andato davvero a trovarlo. È proprio un contrattempo; ma siccome questa visita è avvenuta, adesso non possiamo più evitare una conoscenza ch'è ormai fatta.
Lo stupore della signora e delle signorine fu proprio quello ch'egli s'era proposto di provocare; quello della signora Bennet forse fu persino superiore alle aspettative, sebbene, trascorso il primo tumulto di gioia, essa dichiarasse che non ne aveva mai dubitato.
- Come sei bravo, mio caro! Lo sapevo che alla fine ti avrei persuaso. So che vuoi troppo bene alle tue figliuole per trascurare una simile conoscenza. Sono proprio contenta. E ci hai fatto anche un bello scherzo andandovi questa mattina e non dicendoci nulla fino ad ora!
- Adesso, Kitty, puoi tossire quanto vuoi - disse il signor Bennet, e nel dir ciò uscì dalla stanza seccato dalle manifestazioni d'entusiasmo della moglie.
- Che gran padre avete, ragazze mie - disse la signora quando la porta fu chiusa. - Non so come potrete ricompensare lui e un pochino anche me di tanta amorevolezza. Alla nostra età non si ha più piacere di fare ogni giorno nuove conosceze, ma per amor viste si farebbe qualsiasi cosa. Lydia, amor mio, anche se tu sei la minore, io direi che al prossimo ballo il signor Bingley ballerà con te.
- Oh - disse Lydia con fierezza - Non ho paura! Se sono la più giovane, sono anche la più alta.
Il resto della serata trascorse in congetture su quando il signor Bingley avrebbe restituito la visita al signor Bennet e su quando lo si sarebbe dovuto invitare a pranzo.
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Orgoglio e Pregiudizio - Jane Austen
ChickLitDa quali insidie è minata la strada che porta due giovani a innamorarsi l'uno dell'altra? Timidezza, diffidenza, orgoglio, pregiudizio... Ma alla fine la fiamma dell'amore brucia queste scorie e trionfa travolgendo ogni ostacolo! Un avvincente "roma...