•Capitolo 2: A volte ritornano..

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Come ogni mattina Winston colpiva con un pugno la sveglia, indossava i suoi occhiali ed iniziava la giornata. Il suo cibo preferito era ed è il burro d'arachidi, con il quale faceva sempre colazione. Questa poteva essere una normale giornata, come le altre, se non fosse per quella icona rossa che lampeggiava sul suo PC maxi-schermo. Metteva una cerca preoccupazione per la sua insistenza. Dovette cliccare e scoprì che era un messaggio. Proveniva da un indirizzo molto strano, era crittografato:
[/&#&@£=;) ₩£×&$;'$@/!].
Provò ad inserirlo nel suo software di decrittografia per capire il significato, ma ricevette una risposta poco amichevole:
"Caro antropomorfo Winston;
(Ci è dato sapere che Winston era una scimmia)
È pregato di abbandonare la propria base segreta allocata nell'ex Stabilimento Overwatch Francese per l'entrata in vigore della nuova legge restrittiva numero 19.476. Codesta legge costringe ogni individuo del sistema solare ad abbandonare qualunque immagine o oggetto relativa alla vecchia organizzazione (Overwatch).
Chiunque sarà ritrovato in possesso di citati oggetti verrà imprigionato in isolamento.

Distinti Saluti, Limzt Volkaya"

Leggendo quell'messaggio, Winston provo solamente rabbia e nostalgia. Rabbia per la Volskaya, industria infernale ormai affermata ovunque. Nostalgia per l'Overwatch, sparsa per il mondo, e tutti i suoi compagni, i quali lo avevano lasciato nel vecchio Quartier Generale. Winston dovette allontanarsi dalla base ormai scoperta e dalla sua tuta Overwatch solo dopo averla nascosta nel nucleo di fusione sotterraneo.
Come ultima cosa premette il pulsante nascosto sotto la sua scrivania Tech piena di aggeggi e di pulsanti metallici. Mentre ormai era lontano, nello schermo spento apparve la frase: "Non temere, arrivano i nostri".
Winston aveva avviato il programma "Refind Overwatch" per poter riunire l'agenzia, qualcuno aveva risposto. Scelse come base riunitiva il secondo Quartie Generale, posto in Scozia, non ancora scoperto dalla Volskaya.
Winston quindi si stava spostando, senza nulla solo con un paio di occhiali, verso la Scozia. Attraversò la manica come un normale uomo con problemi di peli ma arrivato in terra ferma viaggiò attraverso la natura grazie alle sue abilità da primato. Giunse a ****** (Non sono tenuto a rivelare la posizione) per trovare la base totalmente ininfluenzata. Era così come l'avevano lasciata dopo la cerimonia di chiusura e di attività delle basi.
Il Secondo Quartier Generale era il più grande tra i centri di comando poiché aveva il compito di dare un qualunque aiuto in situazioni speciali, era, quindi, l'unico idoneo al richiamo dell'Overwatch.
Winston attivo tutti i giunti di potenza sotterranei, e fece un check-up completo alla base. Il Secondo Quartier Generale era inglobato nella roccia delle "Big Cliffs" scozzesi. Aveva un vetro fotoriflettente che permetteva al vetro di simulare il manto roccioso così da non mostrarsi. L'interno invece, si estendeva per oltre due kilometri quadrati in quattro piani. Al centro della base c'era la cosiddetta "Armeria" dove c'erano le riproduzioni di ogni arma e armatura per qualunque eroe, presente al tempo dello scoglimento. Winston trovo inoltre delle sue vecchie foto, poggiate nel suo ufficio (ogni eroe aveva un proprio piano di lavoro) che mostravano proprio lui da piccolo con il suo professore, Mike Winston.
Winston nacque su Moon Colon, dove vengono studiate diverse specie animali, tra cui le scimmie. Il nostro Winston, sviluppo subito capacità mentali avanzate come curiosità, abilità comunicativa a gesti e a versi ma soprattutto abilità fisiche molto avanzate. Tra Winston e il suo esaminatore, Mike, si era formato un legame molto solido, era un padre per il piccolo scimmiotto. Però tutte le cose troppo belle finiscono sempre troppo presto poiché quando la Volskaya mise piede sulla luna, per sequestrare le merci, Mike venne ucciso e successivamente Winston decise di prendere il suo cognome, per onorarlo e rivendicarlo.
Successivamente Winston giunse sulla terra con la Volskaya che porto tutti i campioni di scimmia in alcuni stabilimenti scientifici, ovviamente russi. Da qui in poi Winston cercò sempre di scappare e di inventare un dispositivo in grado di portarlo via da li. Un giorno, arrivò il secondo carico dalla colonia lunare con al suo interno tutte le macchine e le sperimentazioni di Winston e di Mike. Winston grazie al suo occhio molto sviluppato riuscì a capire il contenuto e, quando le guardie non erano così attente, sgattagliolò all'interno del cargo. Trovo una tuta che Mike stava sviluppando fatta su misura per Winston. Questa tuta gli permetteva di amplificare la sua già sviluppata forza, per portarlo ad un livello decisamente alto. Winston così scappò e crebbe, all'interno della tuta così da essere notato dall'Overwatch.
Notò che la base era operativa, la corrente non mancava e tutto funzionava appieno. Inoltre attuò contatti con l'esercito per arruolare nuove persone nell'Overwatch, così da poter aumentare i ranghi.
Winston sentì una voce già sentita...
<Da quanto tempo... mi sei proprio mancata, ah e c'è anche il sonnifero? Ah caro Winston hai lasciato tutto così!> Disse la voce.
Si trovo dinnanzi una donna abbastanza vecchia, con una benda sull'occhio che ammirava un fucile da cecchino e una pistola a sonnifero esposti nell'Armeria.
<Capitano Amari! Ana! Da quanto tempo, non sei cambiata per nulla. Hai ricevuto la mia chiamata? Pensavo nessuno sarebbe tornato, dopo la Volskaya che prendeva piede..> disse Winston
<Non potrei mai dire no all'Overwatch, non bisogna mai smettere di fare una cosa per cui si è bravi, ma soprattutto per la quale piace farlo> replicò Ana.
Era Ana, l'ex comandante dell'Overwatch che aveva ricevuto il messaggio di Winston.
<Ah Winston, Reinhardt mi ha avvisata che anche lui ha ricevuto il tuo messaggio e a giorni sarà qui; inoltre ho una nuova recluta da poter far venire, si chiama Pharyah>
<No Ana, non Pharyah, non puoi far rischiare così tanto tua figlia, è ancora giovanissima! La Volskaya ha mech e robot di ultima generazione, non voglio metterla in pericolo!>
<Vedrai che non ti deluderà, è brava ed ha una tuta spara missili, è stata arruolata in Egitto per ben sette anni, ora che ha venticinque anni nulla può spaventarla> concluse Ana.
La chiamata di Winston aveva avuto un discreto successo, molti altri eroi avevano risposto al messaggio e si stavamo recando sul posto per ricominciare a combattere.
Passarono diversi giorni prima che il duo di Ana e Winston diventasse un trio o più. Arrivo l'ormai anziano Reinhart, vecchia fiamma di Ana. Reinhart era un uomo molto grosso, alto e muscoloso, con un viso abbastanza invecchiato e i capelli tutti bianchi. Proveniva dalla Scozia, viveva in una costruzione nascosta dietro una cascata, poco lontana dalla base. La sua peculiarità era la sua armatura. Forgiata da mastro Tørbjorn, anch'esso ex agente Overwatch, proprio per lui. Era un armatura fatta in komiun, un materiale molto resistente che riusciva ad imbrigliare l'energia e quindi caricarsi. Questa energia veniva poi intrappolata in un confine creando cosi uno scudo deflettore. All'armatura era inclusa una lancia-martello, che Reinhart muoveva senza problemi; era imbattibile.
<Salute, Winston. Scusa se sono arrivato solo ora ma ero in spedizione per l'Himalaya e non sono riuscito a tornare in tempo, ho intravisto il cecchino di Ana, è qui?>
<Beh si, è arrivata qui tre giorni fa, è stata la prima. Ho anche creato un appello per gli eserciti del mondo in modo da trovare nuovi eroi, ma... non ho avuto ancora nessuna risposta>
Così Reinhart andò a salutare Ana ed a prepararsi il suo nuovo ufficio
L'Overwatch era tornata...

Overwatch: Il Ritorno Della VolskayaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora