Gaia era appoggiata al muro del suo palazzo con il corpo che oscillava impercettibilmente avanti e indietro.
Abbassò lo sguardo mentre un'auto si affiancava al marciapiede.
La giovane donna nell'auto abbassò il finestrino.
- Ehi, ciao! - disse.
Gaia alzò il viso, fredda e distratta.
- Oh, ciao Valentina! - disse con un sorrisetto gentile, staccandosi dal muro.
I loro sguardi si incrociarono, distanti e impersonali.
- Mettila qui - disse.
Seguì distratta la donna parcheggiare. La guardò uscire dall'auto: la gonna scese svolazzando appena sotto le ginocchia, aveva occhi scuri e seri e un'espressione attenta.
- Ciao Vale - disse la ragazza con un tono acuto e leggero, quasi ironico.
- Allora, come stai? Ti senti libera, eh, adesso? - rispose Valentina.
- Oh, non sai quanto! Ma ti rendi conto? - gridò con eccitazione. - Ho finito il liceo!
- Bella sensazione, vero?
- Stupenda! Mi sento libera - esplose Gaia. - Vive la liberté!
E si mise a saltellare in punta di piedi camminando all'indietro.
- Vive la liberté! Vive la liberté! - gridò.
Girò su se stessa, lanciando le braccia in aria con un gesto improvviso.
- Lo sai - continuò eccitata - io in casa non ci metto piede in questi giorni, non mi importa niente, in casa non ci posso stare!
Valentina le diede una breve occhiata. Poi distolse lo sguardo.
- Non mi hai ancora detto come sono andati gli esami?
- Ma, guarda... gli scritti di merda! Ho preso 4 nel tema e 3 nella versione di latino. E pensa che ero convinta di averli fatti bene! - s'interruppe, alzando le spalle. - Ma ti dico solo questo. Su tutta la classe ci sono state solo undici sufficienze. Uno schifo. A questa maturità è successo di tutto!
- Ma come mai un voto così basso nel tema, l'hai cannato?
- No, no! - disse Gaia - è la prof di italiano che è andata fuori di testa!
- Una zitella? - chiese Valentina.
- E certo! E in più sfigata. Ha ventotto anni, stava da dieci con uno, che l'ha lasciata un mese fa.
- E allora si rivendica su di voi?
- Esatto. Brutta troia. Il suo fidanzato era stato trasferito a Roma per lavoro e lei ha lasciato tutto per seguirlo. Ma quando è andata là, lui è stato ritrasferito a Milano. Sono tornati e sono andati a vivere insieme, e dopo neanche un anno lui l'ha lasciata!
- Una vera sfigata!
- Sì, comunque è assurdo che una faccia così la stronza alla maturità solo perché le gira male... Ma questo è niente. Non puoi neanche immaginare quello che è successo... No, guarda, non hai idea. Un vero scandalo... Potrebbe saltare tutta la maturità per questo.
- Veramente? Ma cos'è successo?
- Sì, sì, adesso ti racconto, entriamo solo nel bar e sediamoci perché sono a pezzi.
Le due ragazze attraversarono una strada percorsa dalle rotaie del tram, camminando sulle punte, con lo sguardo rivolto in basso verso i tacchi per non inciampare.
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Viola d'Amore racconta...
Short Story"Viola d'Amore Racconta..." è la storia di tre figure femminili, Viola, Valentina e Benedetta. La bambina, la ragazza adolescente ribelle e la giovane donna, inserita nel mondo del lavoro. Le tre figure, che si scoprirà solo alla fine del libro appa...