Parte 2

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Era sicuramente un posto affollatissimo, la gente era ovunque come in un formicaio, si muovevano in tutta la spiaggia verso le docce o verso gli scogli che dealineavano tutta la parte nord-ovest della spiaggia.
Moltissimi ragazzi andavano a tuffarsi da lí, c'erano dei punti fantastici per buttarsi, i piú temerari invece si buttavano da un piccolo avvallamento, che peró era pericolo per gli scogli immersi , se non avevi abbastanza slancio potevi farti male seriamente, ma quelli si lanciavano e quando raggiungevano l'apice dell'altezza gridavano a sguarcia gola, era una forma catartica di lanciarsi, molto adrenalinica.
Molti altri giocavano a "schiaccia" o a "pallavolo" sia in acqua che sulla spiaggia.
Un po' emozionati cominciammo a scendere e avvicinandoci verso la spiaggia subito ci arrivò un pallone da beach volley tra le gambe

- hey puoi passare ?

La voce proveniva da un ragazzo poco piú alto di me e con i capelli castani corti,
dimostrava circa 15/16 anni e ci stava guardando con un lieve sorriso Amichevole, con il riflesso del sole fra gli occhiali scuri aspettava il tiro con la mano destra alzata, come se si offrisse volontario ad un'interrogazione.

-certo !

Con un forte gancio destro gli lanciai la palla;
- volete mica giocare con noi quattro ? Stiamo giocando a "schiaccia 5"
-mhh va bene dai !
Andammo tutti noi verso di loro, mi sembravano ragazzi simpatici ed cosí era, mi diedero tutti la mano per presentarsi, il ragazzo che mi chiamó lo fece per primo.

-Piacere Erik
-piacere io sono Amos

Fu il turno di Alessandro, Gioacchino,Rebecca e Simone detto chiodo, perché lui era un "pilota" di cross e tutti lo chiamavo cosí per istigarlo ad avere un piede "piú pesante"

-Erik: ma quanti anni ?
-Io: 14
-Erik: ah Bene io 15

Io Avevo realmente 14 anni, li compivo il 28 di giugno, e anche i suoi altri amici avevano la stessa etá , dopo che gli altri si presentarono ci disponemmo per il gioco, mentre si giocava capii quanto erano veramente simpatici, inoltre scopri che Erik ed Rebecca fumavano, questo inizialmente mi faceva uno strano effetto, e notavo come erano guardinghi, si guardavano intorno come se dovessero essere attaccati da un momento all'altro

-Chiodo: voi fumate ?

Tutti all'unisono dissimo di "no" in modo un po' annoiato

-Chiodo: ecco, non diventate dei cazzoni come loro ahahah

Sia Rebecca che Erik gli mostrarono il loro dito medio accompagnato con un sorriso in modo simpatico.
Il tempo peró quando ti diverti passa veloce, e per me,Francesca e diana era il momento di andare a prendere la nostra roba e poi tornare a casa.

-Francesca:vabbè noi adesso dobbiamo andare
disse in tono sottomesso.
-Erik: e perché ? Sono a malapena le 6 ed é questa l'ora che la gente porta via il culo
-Rebecca: sí, infatti é piú bello quando non c'é piú gente
-Io: lo so, ma mi portano loro a casa, e quindi devo andare
-Erik: ragazzi siete giovani cazzo, se non vi divertite ora quando potrete farlo ? Non dovete sempre ubbidire.

Le loro facce erano un misto di delusione e irritazione, loro avevano piú mano ferma con i genitori, sapevano farsi rispettare sicuramente con atteggiamenti dispotici, ma non potevamo proprio restare, peró ci invitarono ad un prossimo incontro il giorno dopo.
Come promesso ci ritrovammo nella nuova spiaggia e questa volta avevamo portato anche Silvia e Andrea,invece jack era partito per qualche crociera esotica.
Questa volta i nuovi ragazzi avevano preso dei posti sugli scogli, questi erano molto grandi, potevano starci anche due persone.

-Erik: hey Amos !

E come sempre aveva la mano alzata come fosse un'altra interrogazione.
Con qualche veloce presentazione ci proposero di fare "due tuffi"
Cominciammo da qualche punto carino fino a passare da qualcosa di ancora piú alto, il rito era quello di tuffarsi e poi nuotare fino al punto giusto per risalire, stava diventando un pó noioso e flemmatico, anche dopo everci spinto a vicenda o dopo everci buttato di peso Rebecca.
Pensai che ci serviva qualcosa per dar vigore al momento un po' spendo, come risposta ai miei desideri Erik propose di tuffarsi dalla "valle" era il fatidico punto piú temuto e amato dai piú temerari.
La mia compagnia si rifutó all'istante, era forte la paura di tagliarsi le cosce o spaccarsi la testa.
Chiodo ed Erik mi guardarono pieni di speranza, cercavano di farmi assecondare la paura, nella mia testa pensai che sarebbe stata la mossa giusta per diventare uno di loro, forse era una prova , forse chi era abbastanza temerario proprio come loro sarebbe entrato nella compagnia.
Un po' premeditato gli dissi che andava bene.

Con la pelle d'oca guardai giú dalla vallata, era molto alta, mi tremavano le gambe un po' per paura ma anche per adrenalina, ci dovevamo buttare mano a mano tutti insieme, e cosí inizió la conta di chiodo...
5...4...3...2........1 vai !

Quando mi lanciai tutto intorno a me si fermó, potevo vedere alla mia sinistra le facce emozionate di tutti loro, vedevo le loro bocche digrignate pronte a fa fuoco con possenti urla, eravamo un sola cosa, uniti dalle mani, ma tutti provavamo la stessa emozione, la stessa sensazione di libertá, come uno stormo di uccelli, uniti nel loro viaggio, la stessa anima in piú corpi.
Mi svegliai dal mio inconscio quando Rebecca mi lasció la mano, lí capii che dovevo atterrare oltre la cerchia di scogli e nessuno mi avrebbe potuto aiutare
fu allora che mi salii la paura ma assistito dalla fortuna li evitai tutti e con un tonfo profondo arrivammo tutti sani e salvi.

-Chiodo: cazzo raga é stato fenomenale !

Mentre eravamo tutti uniti a galleggiare scoppiammo a ridere per quell'affermazione
detta con il fiatone.
Ritornati dopo una breve nuotata di prassi, dovemmo subirci la frustrazione di diana e Francesca, e come salimmo sugli scogli...

-Diana: ma sei impazzito ?! Se ti fossi male cosa avrei detto a mia madre ?! Disse con rancore.
-Io: ma é stato solo un tuffo
-Francesca: sí,e poteva essere il tuo ultimo per tutta l'estate !
-Io: che stress, non mi devo certo scusare, sono giovane se non lo faccio ora quando lo faccio ?!

Con un sorrisino di intesa fra i ragazzi capii che avevo parlato proprio come loro...

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