HIKARU POV

Reiji mi aiutò a salire le scale,in poco tempo le mie condizioni erano peggiorate e il dolore era quasi insopportabile, feci in modo di rendere la spiegazione del perché mi trovavo lì il più breve possibile.
R: Farò in modo che nessuno entri qui,la porta si aprirà solo quando tu uscirai.
Io annuii ed entrai nella stanza,mi posizionati sul letto,mi alzai il vestito presi il coltello e riaprì la mia cicatrice, provai un dolore lancinante,il sangue veniva giù a fiumi perciò se non volevo morire mi sarei dovuta sbrigare, estrassi la zanna,disinfettai la ferita,scaldai la punta dell'ago e poi ricucii la mia pelle,provavo un dolore indescrivibile ma non lasciai uscire un urlo dalla mia bocca.
Mi sdraiai e abbassai il vestito candido che ora aveva una macchia rossa, rossa del mio sangue.
Mi stesi sul letto e chiusi gli occhi,quando mi svegliai mi sentivo cambiata,mi feci un piccolo taglio sul braccio che si rimarginó immediatamente,mi ero finalmente risvegliata.
Chiusi di nuovo gli occhi e,solo con la mia anima andai nel mondo della morte, Gheena.
Girai in lungo ed in largo indagai e ricercai ma di Cordelia non c'era neanche l'ombra,incontrai la madre di Shu,mi disse che Cordelia aveva stretto un patto con un demone,avrebbe dato le anime di coloro sui quali si era vendicata a lui in quanto non poteva riportarla in vita ella non poteva essere definita una strega.
Mentre vagavo in cerca di informazioni su un demone abbastanza potente da poter anche solo indebolire la barriera incontrai la donna che mi aveva dato alla luce.

*:Hikaru,sei proprio tu-

Io la scansai con disprezzo.
*:Ma se sie qui vuol dire che sei morta...
Io : No,mi dispiace per te ma sono ancora viva.
Dissi fredda andondemene ignorando le sue suppliche e le sue lacrime che ormai non mi facevano più alcun effetto.
Quando stavo per tornare nel mondo nel quale vivevo mi accorsi di una piccola spaccatura nella barriera, la analizzai,era stata fatta da una creatura che potevo facilmente identificare in quanto lo conoscevo,in fondo si trattava davvero di un demone.
Tornai nel mio corpo e tolsi i punti che mi ero fatta dato che la ferita era quasi del tutto guarita,presi dei fogli e iniziai a scrivere quello che avevo scoperto,non avevo voglia di parlare avevo solo bisogno di farmi una doccia e di pensare ad un modo per contattarlo.
Uscii dalla stanza e mi ritrovai di fronte Reiji.
Io: Quanto tempo è passato?
R: Due mesi.
Io gli consegnai i fogli e tornai nella mia stanza con la zanna di lupo ricoperta dal mio sangue.
Presi un vestito nero in stile gotico con corpetto a cuore,gonna a campana lunga abbastanza da far intravedere le scarpe ,nero con i merletti e alcune balze rosse,pressi delle decoleltè rosse,una collana fatta da pietre rosse come il sangue e orecchini coordinati.
Per l'intimo optatai per un classico di pizzo nero con qualche nastrino rosso.
Portai tutto in bagno,buttai tutto quello che indossavo a terra e poi entrai in doccia,le gocce di acqua bollente mi sfioravano la pelle rilassando i miei muscoli,uscii,mi asciugai i capelli e mi vestii.
Uscii sul balcone mentre la brezza serale accarezzava dolcemente la mia pelle regalandomi una calma disarmante quasi.
Improvvisamente ricordai come poter chiamare quel demone che conoscevo cosí bene.

Diabolick Lover:The strange girlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora