Hikaru P.O.V.

Camminavo sotto la pioggia con le soavi note della sinfonia 40 di Mozart che si mischiavano al ticchettio delle gocce d'acqua,e il rumore delle ruote del mio trolley sul marciapiede,fino ad arrivare di fronte al cancello della villa che poco dopo,come il portone,si aprì da solo.
Appena varcato il cancello un flebile aroma roseale mi arrivò al naso,il mio fiore preferito,tornai a concentrarmi sulle note della musica mentre varcavo la soglia del portone di legno scuro dell'enorme villa.
Sapevo bene che il mio arrivo era atteso per il giorno successivo,ma Karlaiz,loro padre,mi aveva intimato di raggiungere la villa il prima possibile.
Poco dopo mi si presentò un ragazzo alto,occhi color malva incorniciati da una sottile montatura rettangolare metallica,capelli tra il grigio scuro ed il nero,un abbigliamento elegante e lo stesso si poteva dire per il suo portamento.
?:Credo che tu sia Hikaru  Yagami,erro?
Io:Affatto,so di non essere attesa per oggi ma vostro padre mi ha fatto pressione a finché venissi qui al più presto,mi ha spedito una lettera menzionando una certa famiglia Mukami.
Re:Io sono Reiji,ora conoscerai gli altri cinque e la ragazza.
Io annuisco spegnendo l' Mp3 mentre un maggiordomo porta via il mio trolley,questa casa è esattamente nel mio stile, l'illuminazione scelta le conferisce un'atmosfera cupa, richiamata dai colori spenti del mobilio e dei quadri appesi alle pareti,persino il lungo tappeto rosso che dalle enormi scalinate,fino all'ingresso è di un rosso bordeaux piuttosto cupo,nei vasi vi sono fiori secchi.
Reiji si presenta nuovamente di fronte a me,questa volta seguito da cinque ragazzi e una ragazza.
Mi presenta a loro.
Re:Lei è Hikaru,nostro padre era impaziente nel farla arrivare.
La:Piacere puttanella, io sono Raito.
Fu così che si presentò il ragazzo alto,capelli rossi fino alle spalle,occhi verdi smeraldo,un neo vicino alla bocca e un abbigliamento alla moda.
Io:Sai,io ho un nome ed è Hikaru,dovresti fare più attenzione ai vocaboli che usi,potresti ritrovarti con la lingua tagliata.
Affermai con un sorriso sadico e con una leggera punta d'ironia,soddisfatta dalla reazione di tutti.
La:Era una minaccia?
Io: Più un consiglio...
A: Già ed io sono Ayato preparati ad essere domata tavoletta.
Disse quello che deduco essere il gemello di Laito,Ayato però ha un aspetto più trasandato rispetto al gemello.
Io sorrisi pensando a come sarebbe stata la reazione alla mia quinta quasi sesta,muahaha,ma aspetterò.
Re:Quello che se ne sta a dormire sul divano è Sho.
Disse riferendosi al ragazzo biondo che mi guardava con un occhio per poi richiuderlo subito,azzurro come il cielo senza nuvole.
S:Io sono Subaru,vedi di non scocciarmi.
Così si presentò il ragazzo con i capelli candidi e gli occhi color sangue vivo che ricordavano i miei,il suo stile era tra il pop ed il rock.
Poi si presentò per ultima la ragazza dai capelli platino e gli occhi Magenta.
Yu:I-io sono Y-yui,per tutto chiedi pure a me.
Disse con un sorriso che io ignorai con freddezza,avevo già capito che si trattava della solita ragazza senza carattere che cercava di non fare arrabbiare le persone per paura delle loro reazioni,lo stereotipo di ragazza che più mi urta il sistema nervoso.
Re:Lei è ospitata qui,come te.
Io annuì ancora disinteressata.
Un ragazzo dall'aspetto infantile,occhi viola e capelli del medesimo colore con un peluche di orsacchiotto mi si presentò.
K:Io sono Kanato e lui è Teddy.
Io:Capisco, è da tanto che non vedo qualcuno come te Teddy.
Sapevo bene che gli altri apparte Kanato non potevano sentire lo spirito che alloggiava nel peluche.
Te:Puoi sentirmi?
Io: Certo che posso,posso anche vedere lei.
Dissi riferendomi alla donna raffigurata nel quadro,capelli viola molto lunghi e occhi verdi.
Te:Kanato,fa attenzione a come tratti questa ragazza.
K: D'accordo Teddy,ma perché?
Te:Kanato!
K:Ok.
La:Posso accompagnarla io nella sua stanza?
Disse guardandomi in modo perverso.
Reiji mi guardò ed io annuì .

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