Era tutta la notte che mi rigiravo nel letto per cercare di riposare almeno un'ora , ma non ci riuscì . Troppo agitata per la mattina che mi sarebbe aspettata, il primo giorno da liceale. Avevo mille preoccupazioni e una frase che ripetevo dal giorno prima " Ciao sono Matilde, è un piacere conoscerti. E tu come ti chiami? ". Sembravo una psicopatica , ma era normale, non volevo passare cinque anni come quelli trascorsi alle medie e per questo volevo fare una buona impressione sia con i professori che con quelli che sarebbero stati i miei futuri compagni di classe. Non conoscevo nessuno, che da una parte era un vantaggio , persone nuove quindi vita nuova , dall'altra c'era il problema del posto . Vicino a chi mi sarei seduta? C'erano troppe domande a cui non sapevo rispondere , ma dovevo affrontare le mie paure.
Ce l'avevo fatta. Ero arrivata a scuola forse quaranta minuti prima del suono della campanella, ma poco importava. Dopo aver passato altro tempo a tormentarmi con infiniti dubbi, ero finalmente davanti ai cancelli della mia scuola , dove il preside chiamava ogni singolo alunno per tutte le classi. Ormai non potevo più tornare indietro. Dopo nemmeno cinque minuti fui chiamata e mi unì agli altri ragazzi che erano già stati nominati. Quando finì il nostro elenco venne una professoressa che ci accompagnò nella nostra classe, la prima dell'edificio . Non avevo mai visto una corsa più cruenta di così per i posti migliori. Alla fine capitai vicino ad una ragazza con un viso familiare, ma che non ricordavo. Così , appena ci sedemmo, utilizzai la frase che avevo ripetuto infinite volte la sera prima. Appena gli chiesi il suo nome , lei mi guardò co i suoi grandi occhi e disse " Ciao Matilde, sono Rebecca non ti ricordi di me ? Andavamo insieme all'elementari... " . A quelle parole mi vennero in mente i cinque anni passati in quella scuola. Fu proprio allora che la mia memoria si fece sentire e riconobbe la ragazza davanti ai miei occhi . Per non sembrare strana o scortese mi scusai subito con lei e gli dissi ciò che rammentavo. Da quella piacevole e corta chiacchierata uscì fuori che avevamo un' amica in comune all'estero e fu proprio questo che ci unì di più . Per fortuna avevamo solo tre ore di lezione , giusto il tempo per fare un po' di familiarizzai ione sia con i professori che con la classe. Alla ricreazione Rebecca ed io ci avvicinammo agli altri per cercare di socializzare con qualcuno e infatti conoscemmo una parte dei compagni. In particolare una ragazza magrolina con i capelli lunghi e quasi biondi, che ci chiese il nostro nome e il numero di telefono per aggiungerci al gruppo di classe su whatsapp. Il resto della giornata passò velocemente e senza nemmeno accorgermene ero già a casa. Tutto sommato, come primo giorno, non era andato poi così male. Passai tutto il pomeriggio al cellulare cercando di sapere un po' di più sui miei compagni . Fino a quel momento avevo conosciuto Melissa , la ragazza che ci aveva chiesto il numero, Debora, una ragazza che frequentava la mia stessa scuola delle medie, Rachele, che sembrava molto dolce, Santana, l'unica ragazza fidanzata, e poi Marco , un ragazzo simpatico , e Filippo , che mi aveva colpito sia per il suo atteggiamento che per la bellezza. Andai a letto felice con la voglia di tornare a scuola il giorno dopo, cosa che non succedeva da anni ormai. Mi addormentai mentre immaginavo cosa mi sarebbe aspettato il giorno dopo...

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negative love
Romantikpuò nascere un amore e morire da un giorno all'altro cambiando completamente una persona...