Capitolo 3~ Un'aiuto inaspettato

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Come ogni sera aiutai Sarah a salire sul letto e le rimboccai le coperte.
Presi i due libri, mi sedetti in parte a lei e cominciai a sfogliargli.

Sarah: "Jane dammi un libro anche a me, voglio vedere."

Io: "OK, tieni... Ma fai attenzione, le pagine sono molto fragili e consumate dal tempo."

Sentimmo i passi di nostro padre e la porta della sua camera chiudersi tutta d'un tratto seguita da un forte cigolio.
Zia Mary era ancora in cucina che sistemava le ultime cose.

Ormai si erano fatte quasi le 22.

Osservai con grande stupore una delle pagine del libro che Sarah aveva tra le mani... Oltre le solite parole in una lingua a me sconosciuta, vi era una specie di mappa.
Il disegno, anche se molto sbiadito,rappresentava una zona che conosco molto bene.
Per fortuna questo è in inglese- pensai.
Si trattava del deserto Ghib, o chiamato anche il Deserto Bianco; che fa parte del Sahara.
Ne sono sicura, perciò con molta euforia cerco disperatamente nello scaffale l'Atlante che mi regalò papà tanti anni fa.
Trovo subito riscontro con la mappa del libro...
Nella raffigurazione vi erano presenti tre oggetti molto particolari: uno scettro d'oro con delle incisioni, una bussola e una specie di ... Collana!!!!

Io: " Oh mio Dio, Sarah!!!! Guarda!! Questa è la collana di Anubi, la collana che cercava papà!!!"

Feci i salti di gioia e Sarah con me.
Sarah:" Beh, siamo proprio brave... Chissà che direbbe papà!"

Io:"Già". Abbracciati Sarah e le sussurrai all'orecchio: "Tu sai che la mamma ora è un angelo, sarà sicuramente fiera di noi. Ora andiamo a dormire, che se papà ci trova sveglie... "
Mi coricai anche io tra le soffici coperte e nascosi i libri sotto il letto.

Sarah:"Jane, cosa facciamo con i libri ora?"

Io:" Ho già un'idea per lunedì. Pensavo di portarla dal signor Wydcliff a Time Square sulla 56° esima strada. Lui mi saprà aiutare."

Sarah :"È vero, portiamoli a lui. Così,già che ci siamo, posso anche salutare la mia amica Sophie che abita a pochi passi dal negozio."

Ebbene sì, il signor Wydcliff è proprietario di un noto negozio di antiquariato conosciuto in tutta Londra, con la compagnia e il sostegno delle sue due figlie: Carol e Destiny.
È molto amico di papà, e per questo trovare una scusa per farci rimanere là sarà alquanto semplice.
Molto spesso, quando mamma era viva, e Sarah non era ancora venuta al mondo, passavamo con papà a ritirare o acquistare libri rari,manufatti, mappe ecc. per il suo lavoro.

La stanchezza contribuì a farci addormentare quasi subito, senza nemmeno darci la buonanotte l'un l'altra.

Zia Mary:"Sveglia ragazze,su, oggi è domenica!!"
Odio quando mia zia entra e spalanca le tende alle sette del mattino facendomi quasi diventare cieca per la luce penetrante del sole.
Giusto qualche secondo per capire dove mi trovo e acquisire abbastanza facoltà mentali per arrivare alla conclusione che mi trovo nel mondo reale.

Sarah si sveglia e sbadigliando si dirige in bagno...

Io:"Non ci mettere assai"-gridai.

È una gran bella giornata, il sole splende e con i suoi raggi accarezza le verdi foglie degli alberi. Gli uccelli con il loro cinguettio allietano i miei orecchi.

Presi il mio diario e cominciai come al solito a scrivere...

La domenica è un giorno speciale. Sapete perché? Perché Zia Mary ci pettina e ci acconcia come due vere gentildonne, con tanto di fiocchetto tra i capelli e abito in tinta; e insieme a papà andiamo in chiesa per la messa.

A volte vorrei potermi punire io stessa, non presto molta attenzione alla funzione. Forse perché non faccio altre che pensare al dopo.
È il mio momento preferito... Anzi è il nostro momento preferito.

Andiamo a trovare mamma, al cimitero; e papà le porta sempre un mazzo di rose rosse e un mazzo di gigli, i suoi preferiti.


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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 22, 2017 ⏰

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