"Violet dobbiamo partire" le disse il padre.
La ragazza, come suo solito, era in ritardo. Stava finendo di preparare la valigia. Doveva trasferirsi a Los Angeles con i suoi genitori, ma l'idea non la allettava minimamente. Non che fosse affezzionata alla sua abitazione o alla sua città, ma non le piaceva l'idea di doversi integrare in una nuova scuola. Non è mai stata una persona socievole, anzi, tutto il contrario.
"Eccomi" disse la ragazza con il suo solito fare teatrale
"Violet, fingi almeno um po' di entusiasmo" le disse la madre
"Wow, genitori adorati, non vedevo l'ora di trasferirmi in una nuova città, in una nuova casa, in una nuova scuola! Grazie di questa meravigliosa opportunità che mi offrite"
Si misero a ridere sonoramente e dopodiche partirono verso la loro nuova vita. Durante il viaggio non ci furono grandi discorsi e Violet passò la maggior parte del suo tempo a leggere un romanzo horror e a mangiare le sue liquirizie preferite.
Una volta arrivati, c'era l'agente immobiliare ad attenderli.
"Benvenuti signori Harmon, vi mostro la casa. Prego, seguitemi"
Una volta entrati fecero il giro dell'enorme casa vedendo gli alti soffitti, i numerosi lampadari e le vetrate colorate. Visitarono le numerose stanze tra cui una che fungeva da studio e che rese molto felice il signor Harmon.
"Questa stanza è perfetta come studio. Potrei ricevere qui i miei pazienti. Sa io sono uno psichiatra" disse riferendosi all'agente immobiliare.
Una volta finito il giro della casa, gli Harmon ritornarono all'ingresso e iniziarono a discorrere del prezzo e sul perchè fosse così basso. E venì fuori che i precedenti proprietari erano morti lì dentro .
Vivien e Ben Harmon sembrarono leggermente inquietati dalla notizia, mentre Violet era piuttosto interessata alla cosa.
Ben parlò con la moglie e alla fine accettarono. La casa era loro. Dopo aver firmato il contratto, gli Harmon iniziarono a sistemare le loro cose e poco dopo arrivò il camion dei traslochi.
Trascorsero la giornata a riordinare e infine la sera andarono a dormire esausti.
Il giorno dopo, durante la mattinata, i famigliari, dopo il risveglio, ricevettero la visita della vicina Costance, con il figlio Tate. erano lì per dare il benvenuto ai nuovi residenti del quartiere.
Parlarono per qualche minuto e poi Constance, rivolgendosi a Ben, gli chiese di poter ricevere suo figlio Tate in cura a partire da quello stesso giorno. Il dottor Harmon fu felice di accettare e portò Tate nel suo studio.
"Raccontami Tate. Quale problema ti affligge?"
"Io faccio dei sogni. E in questi sogni io sono uno spietato killer, me ne vado in giro tranquillamente ad uccidere le persone"
"E sono ricorrenti?"
"Ogni notte da anni ormai. Ho perso il conto del tempo che è trascorso da quando sono iniziati questi incubi"
Continuarono a parlare per un po' di tempo, circa un ora, ma il dottor Harmon decise di interrompere la prima seduta. Gli fissò un secondo incontro e si salutarono.
Ma Tate non uscì dalla loro villa. Salì al piano superiore e vide Violet in bagno che si tagliava con una piccola e sottile lama, ma lei non si accorse della sua presenza perchè sembrava quasi ipnotizzata dal movimento della lama sulla sua delicata pelle e dal sangue rosso che ne fuoriusciva.
"Se non vuoi che guariscano devi farli in verticale"
"Chi sei tu? E che ci fai in casa mia?"
"Sono Tate, il tuo vicino di casa e nuovo paziente di tuo padre. Ah e, un consiglio, la prossima volta che vuoi tentare il suicidio, chiudi la porta del bagno"
Detto questo Tate se ne andò e lasciò sola Violet.
Quel ragazzo aveva qualcosa di misterioso e interessante che incuriosì Violet. Voleva conoscere meglio Tate. e poi lo trovava così carino. Pensava che quell'aria tenebrosa e inquietante gli donasse e lo rendesse molto attraentre.
Decise di ripulire il bagno e di andare a darsi una sistemata. Doveva andare a scuola e magari lì avrebbe incontrato Tate.
STAI LEGGENDO
Lo sbaglio migliore della mia vita
ParanormalViolet : autolesionista, suicida Tate : omicida, psicopatico Un amore malato. Un amore unico. Un amore assurdo. Un amore impossibile..o quasi. Fan Fiction sulla Violate ispirata da American Horror Story- Murder House con qualche piccolo cambiamento...