Chapter 4

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Arriviamo a casa che è tardi pomeriggio.
Inutile dire che sono esausta. Vi prego, attaccatemi a una flebo.

Dopo essermi letteralmente buttata di peso sull'enorme divano di pelle nera nel salone e aver lanciato da qualche parte le mie scarpe da ginnastica, mi rilasso e aspetto che Chris mi prepari qualcosa da mangiare, dato che è lui il cuoco di "famiglia".

"Chris, ma dove sono finiti i ragazzi?" Sospiro, la casa sembra così fredda e vuota.

La risposta non tarda ad arrivare "sono via"

Ma va? Ma per chi mi prende?
Alzo gli occhi al cielo.

Ogni volta che il ragazzo in questione mi da una risposta del genere, significa che mi sta nascondendo qualcosa di grosso. Qualcosa di molto grosso.
L'ultima volta che è successo, uno psicopatico di nome Quinn ha quasi ucciso David, nonché migliore amico di Chris e membro storico del nostro piccolo clan.
Anche in quel caso tutti 'erano via' e la sottoscritta non era stata resa partecipe di nulla perché 'troppo impaziente, incapace di contrattare e (ultimo, ma non meno importante) incline ad armeggiare troppo con la pistola'.
Sul serio, Christian aveva proprio detto 'incline ad armeggiare troppo con la pistola'. Non sapevo se ridere o dargli un pugno sullo stomaco, quindi mi ero limitata a farli entrambi.
Esilarante.

"Okay Chris, grazie per la fiducia, non ti chiederò più nulla" faccio finta di niente e mi alzo dal divano per prendere il mio nuovo telefono dalla carica.
L'altro non aveva più funzionato dopo il mio tentativo di contattare Chris quando ero in ospedale; ho provato più e più volte a spegnerlo e riaccenderlo per vedere se la rete funzionasse, ma niente.
Chris pensava che qualcuno l'avesse hackerato e avesse bloccato la rete, quindi prima di tornare a casa siamo passati da un white store e abbiamo preso un nuovo IPhone per me.

Dato che a casa avevamo già delle nuove schede SIM di emergenza provvedute dei numeri di telefono dei ragazzi e soprattutto provvedute di una maschera per non farci rintracciare dalla polizia, ne ho presa una e l'ho messa nel telefono, quindi per il momento ero a posto e avevo anche la connessione internet, top.

Apro l'app del GPS e rintraccio Miranda: lei è l'unica tra tutti che lascia sempre internet e GPS acceso sul telefono. Un gioco da ragazzi.

Bingo! Dopo alcuni secondi, sullo schermo lampeggia un puntino blu: upper east side.

Un momento, questo è strano..da quando i ragazzi svolgono lavori all'upper east side? È un posto riservato esclusivamente ai ricconi.
Non che noi non godessimo di un certo agio -i soldi non mancano mai-, ma quella non è proprio la nostra zona.

Rifletto sul da farsi: qui la situazione è strana, mi conviene pedinare i miei babies.

Mi dirigo verso l'isola dove Chris sta preparando un'insalata mista e gli rubo un po' di cibo.

Simulo uno sbadiglio "Bae, io mi sa che vado a nanna, non azzardarti ad aprire la mia porta e a infilarti nel letto vicino a me" pausa e finta faccia stanca "sono uno zombie e devo riprendermi"

"Ma sono solo le 7pm! É troppo presto, aspetta almeno di mangiare qualcosa"
Faccio di no con la testa " non ho più così tanta fame, e so già che domani sarà una giornata molto lunga, buonanotte"

Lo bacio sulla guancia e mi dirigo verso la mia camera da letto al primo piano.

Sono un'attrice nata, merito un oscar per questo. Rido silenziosamente dell'ingenuità di Chris: non impara mai.
Salgo le scale con passo lento e pesante.

Entro in camera mia e mi chiudo la porta dietro. Vado verso la porta-finestra scorrevole alla mia destra che da su un piccolo terrazzo ed esco, non prima di essermi presa dietro un accendino e un pacchetto di sigarette, il telefono e la mia revolver dorata. L'essenziale, no?

Infilo la pistola nella tasca dietro dei pantaloni e il resto nelle tasche interne di una felpa enorme nera che ho indossato non appena essere arrivata a casa.

Giro a destra e scendo cautamente le scale di ferro battuto che danno sul giardino.

Faccio il giro lungo della villetta e arrivo alla porta posteriore del garage.
Entro senza accendere le luci: conosco questo posto meglio delle mie tasche.

Life after the break (DA REVISIONARE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora