CAPITOLO 3

12 0 0
                                    

Una delle cose che odio di più è quando le persone ti giudicano senza conoscerti. La gente ti vede per la prima volta e ti etichetta subito per come sei vestito. Se saluti una persona di cui sai solo il nome e la scuola che fa, non vuol dire che la conosci. E' come se io dicessi di conoscere la matematica, ma so fare solo due più due.

Quante volte ci è capitato di vedere una cosa e scoprire poi che non era come l'avevamo pensata noi? Per esempio vedere farfalle in cielo, mentre sono solo nuvole. Ma poi quelle innocenti farfalle cambiano forma e sembrano coccodrilli affamati. Noi vediamo il loro cambiamento senza renderci conto che in realtà sono solo nuvole. Anche le persone sono come nuvole, fanno vedere ciò che loro vogliono che la gente veda. Ma alla fine rimarranno loro stessi, e solo chi vuole vedere la realtà capirà chi sono. Chissà, forse anche le nuvole ci guardano e si chiedono a cosa assomigliamo di più.

Noi a volte pensiamo di essere uguali con tutti, in realtà non è così. C'è gente che ci vede da un lato e altra gente che ci vede da un altro lato; c'è gente che non ti guarda nemmeno ma è sicuro che tu sia come lui pensa oppure c'è quella persona che pensa di conoscerti da una vita, ma sa a malapena il tuo nome. Ci sono persone, tuttavia, che non conoscono nemmeno se stesse, oppure (quelle persone che) sanno chi sono, ma fanno finta di essere qualcun'altro.

Secondo me le nuvole ci assomigliano molto: a volte sono così poche e leggere che ci puoi guardare attraverso e vedere quello che hanno dietro, a volte, invece, sono così scure da nascondere perfino il sole. Continuano a cambiare, a volte sembrano animali, a volte soltanto oggetti. A volte vediamo la stessa nuvola con la stessa forma per due giorni, a volte invece vediamo una nube a forma di cuore e l'attimo dopo sembra un unicorno.

SIAMO COME LE NUVOLEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora