CAPITOLO 4

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A me la nebbia piace molto, quando non si vede prorpio niente, è come essere una nuvola. Non sai dove vai, ma dove l'istinto ti porta. Non sai se andrai a scontrare contro un'aereo, o una macchina. Oppure se stai andando a scuola invece che a casa. Ma sai che da qualche parte arriverai, forse in un posto nuovo o forse ti ritroverai nello stesso posto da dove sei partito. Ma sai che hai vissuto un'avventura, perchè io penso che ogni volta che fai qualcosa di nuovo è un'avvenutra. La gente quando deve compiere un viaggio si organizza, io quano devo compiere un viaggio lo vengo a sapere un giorno prima oppure il giorno stesso. Mi piacciono molto i viaggi impovvisati, come quando sei in macchina e pensi a quanto sia bello andare in Thailandia e compri subito dei biglietti aereo per il giorno stesso, senza alloggiare una macchina oppure prenotare una stanza in un hotel. E quando arrivi lì non sai più come arrivare in un hotel o dove andare a dormire. Ci rendiamo conto dell'importanza di questi momenti solo quando sappiamo che non possiamo più riviverli.

Le nuovle sono i più grandi viaggiatori, partono e la maggior parte delle volte non tornano più, forse perchè si sono innamorate di un posto nuovo o forse perchè hanno capito che stare sempre allo stesso posto è noioso. Ma se invece tornano, sono molto diverse da come erano quando sono partite. I viaggi ti insegnano piu di quanto tu possa immaginare: tu parti ma non sai a cosa vai incontro. Forse ti troverai in un posto pieno di povertà e vorrai aiutare tutti o forse ti troverai in un posto molto ricco dove tutti sono ricchi e nessuno aiuta i poveri che ci sono negli altri paesi e penserai a quanto crudele può essere certa gente. Forse sarai preso ingiro per la tua diversità o forse ti accetteranno per quello che sei. E con tutto questo imparerai molto. Io l'ho fatto. Fino all'anno scorso che ero in terza media venivo molto presa ingiro per il colore della mia pelle, che d'altronde non ho nemmeno la pelle tanto scura, ma lostesso non ha senso prendere ingiro qualcuno per la sua diversità. Lo chiamano razzismo ma a me questa parola non piace molto. Io le persone razziste preferisco chiamarle "ignoranti". Perchè è quello che sono.

Ma infondo vorrei anche ringraziare queste persone ignoranti senza cultura perchè sono quelle che mi hanno insegnato di più. Grazie a loro ho imparato ad essere forte. Ho imparato ad essere come una nuvola. Alle nuvole non importano i giudizi degli altri, loro volano nella libertà, libertà di essere ciò che vogliono. A loro non interessa quello che pensiamo noi sul loro aspetto, non interessa che c'è gente che odia la piogga, o gente che preferisce il cielo vuoto. Vengono e piangono quando vogliono.


SIAMO COME LE NUVOLEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora