Sono appena uscita e sto aspettando che arrivi Stephan mi sporgo per vedere se magari é in mezzo alla folla quando lo vedo appoggiato ad un palo della luce dall'altra parte della strada e indossi un paio di occhiali da sole e si é tirato su il cappuccio della felpa. Scendo le scale della scuola e mi faccio spazio tra la folla e vado sull'altra parte della strada e saluto il moro.
"Ciao" dico sorridendo
"Ciao piccolè" mi sorride "e cavolo ragazzi che sorriso" penso e abbasso lo sguardo rossa in viso
"Sai sei ancora più carina tutta rossa" mi dice il moro
"Ma la smetti?" dico alzando lo sguardo e puntando i miei occhi nei suoi
"Di fare cosa piccolè?"mi sorride sfacciato
" Di di fare quello che fai e che dici..ti piace mettermi in imbarazzo?"
"Molto piccolè..sai mo piacciono le ragazze come te.."
"Ma non prendermi in giro va va" dico avviandomi verso la sua macchina ma lui mi raggiunge e mi tira piano da un polso e mi fa girare verso di lui
"Non sto scherzando per niente" e detto questo mi da un bacio all'angolo della bocca che mi lascia spiazzata li poi mi riprendo e scuotendo la testa mi rigiro ed entro in macchina sul lato del passeggero e lui poco dopo parte. Il viaggio passa in silenzio solo con la musica a farci compagnia passa la mia canzone preferita "Vivere a colori" di Alessandra Amoroso e inizio a cantare dimenticandomi che Stephan fosse li quando finisco sento i suoi occhi addosso abbasso lo sguardo rossa in viso..quando a distorgliermi dai miei pensieri ci pensa lui
"Eccoci arrivati" é una semplice trattoria e a me va bene così preferisco le cose semplici e non tutti quei lussi
"Wow"
"Ti piace?" mi dice sorridendomi
"Tantissimo" dico come una bambina
"Ahahahah bene,entriamo dai"
"Si" entriamo e il proprietario conoscendo Stephan subito lo saluta e scambiano due chiacchiere poi ci porta ad un tavolo dove ci accomodiamo e scegliamo cosa prendere e arriva una cameriera a prendere le nostre ordinazioni
"Ragazzi siete pronti?" ci domanda cortese
"Si si" risponde Stephan
"Prendo una pasta alla carbonara grazie" lui le sorride
"Perfetto" lo annota sul blocchetto
"E lei signorina?"
"Prendo anche io una carbonara grazie mille" sorrido
"Bene tra poco avrete le vostre ordinazioni" ci sorride cordiale e se ne va in cucina . Io e Stephan parliamo del piú e del meno e intanto arriva la nostra pasta alla carbonara,ridiamo e scherziamo durante il pranzo e sono felice come non lo sono mai stata prima d'ora sapevo che Stephan era un ragazzo speciale, umile e dolcissimo e oggi ne ho avuto la riconferma. Dopo aver finito di mangiare ci alziamo e ci dirigiamo al bancone dove Stephan paga per entrambi e promettendo al proprietario di ritornare ce ne andiamo. Sono appena le tre allora propongo al moro accanto a me di andare a prendere un gelato con la promessa che stavolta lasci pagare me..andiamo nella mia gelateria preferita e dopo aver ordinato i gelati ci mettiamo su una panchina
"Sai quando ero piccola qui ci venivo con mio papá..poi lui si é ammalato e ci venivamo sempre meno fino a quando non è morto..da allora non ci sono più venuta perché questo luogo mi ricordava lui e tutti i nostri momenti felici e mi veniva la tristezza ma oggi é tutto diverso.." dico girandomi e guardando Stephan nei suoi meravigliosi occhioni verdi
"Dio mio..mi dispiace tantissimo Eli.."
"Non preoccuparti é tutto finito quel momento è passato" gli sorrido e lui ricambia il sorriso. Restiamo ancora un altro pò ed il tempo é veramente volato visto che sono le 17 così Stephan mi riaccompagna a casa..nella macchina non ce piú l'imbarazzo di poche ore prima anzi adesso sembra che non vogliamo più smettere di parlare..do le indicazioni al moro per arrivare a casa mia e dopo un paio di minuti arriviamo davanti casa mia,Stephan spegne il motore cosi scendo e prendo la mia cartella dei sedili posteriori il moro anche lui scende dalla sua auto e mi accompagna davanti alla porta di casa mi sto girando per salutarlo quando...