N/A: prologo nella prima parte!
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«Sei insopportabile!»
«E tu sei una bambina»
«Beh, però continui ad andare dietro a questa bambina!»
«Ti vengo dietro soltanto perché hai un bel fondoschiena e da dietro si vede meglio»
Era più che provato, quei d...
Ehi bellezze! Ho deciso che prima di pubblicare il primo capitolo della FanFiction è meglio presentarvi tutti i personaggi. Spero che possiamo trovarci d'accordo sulla scelta delle interpretazioni. Io ci ho ragionato tanto, e per quel che mi riguarda, penso che ne sia uscito un bel quadretto, ma lascio decidere a voi! Mi farebbe piacere se leggeste la nota finale e giuro che adesso non vi annoio più!
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P R O L O G O
" Vorrei raccontarvi una storia e non una di quelle belle. Almeno non inizialmente.
Provate soltanto ad immedesimarvi in una ragazzina di dodici anni che è costretta a sopportare torture, insulti e maltrattamenti. Pensava sempre: "Questo non è lo stesso uomo che amavo ieri. Questo non è il mio uomo, questo non è il mio eroe". Ed aveva ragione. Aveva ragione, eppure doveva sopportare tutto. I calci, i pugni, i graffi... e poi, il giorno dopo, doveva sopportare quelle guance violacee, quelle labbra spaccate, quel collo totalmente ricoperto dei suoi schifosissimi baci... ogni qualvolta che provava a guardarsi allo specchio. Provate ad immedesimarvi in un fratello maggiore capace soltanto di curare le ferite della sorellina. Immedesimatevi in un ventunenne che nonostante la sua maturità, non poteva permettersi di andare contro chi faceva del male alla persona che amava di più, nonostante ci provasse ogni giorno. Ed immedesimatevi in una mamma, costretta a volare via dalla città. Immedesimatevi in una mamma che non poteva aiutare i suoi figli, che non poteva fermare le violenze su di loro, e su di lei.
E quella ragazzina? Quella ragazzina, che tanto sembrava forte nel sopportare tutto il dolore che le si infliggeva, è diventata fragile come una rosa appassita: se sfiori un solo petalo, cade via come cenere.
Ed adesso immedesimatevi in un diciassettenne con una famiglia sulle spalle. Immedesimatevi in un ragazzino diciassettenne che di mattina va a scuola e che di sera permette a uomini più grandi di lui di spaccargli la faccia, e questo soltanto per portare un po' di soldi alla sua famiglia. Immedesimatevi in un ragazzo che vede scivolare via una delle poche certezze che aveva tra le mani. La certezza che ci sarebbe stata sempre. Anche lei gli era scivolata via. Immedesimatevi soltanto in lui, perché il ragazzo, era convinto di non meritarsi un fratello che curasse le sue ferite, né una madre che fosse disposta ad aiutarlo. Era solo. Anche con tanta gente intorno.
Immedesimatevi in una ragazzina di dodici anni ed in un ragazzo di diciassette, che dopo cinque anni, si incontrano come fossero due uragani di dolore in cerca di un po' di quiete, di un po' di amore. Riusciranno a trovare l'amore? Nonostante il loro passato, nonostante i lividi che entrambi si ritrovano segnati sul corpo, nonostante la fragilità –che manifestano in modi diversi-, nonostante i litigi, nonostante tutto ciò che l'amore procura? Perché si sa, l'amore non è soltanto un sentimento bello. L'amore non porta soltanto cose buone.
