quel giorno ero arrabbiata con mia madre,mi aveva mentito dicendomi che andavamo in un parco giochi per poi portarmi all'ospedale per fare un vaccino,sapeva che io avevo una specie di fobia per gli aghi quindi mi portò li con l'inganno.
ero arrabbiatissima e dopo aver fatto il vaccino decisi di perdonarla solo se dopo mi avrebbe portato al parco,ovviamente lei mi disse che lo aveva fatto per il mio bene e che non avevo una motivazione valida per essere arrabbiata con lei,ma io da bambina quale ero non la ascoltai facevo tutto il contrario di quello che lei mi diceva.
ma visto che lei non riusciva mai a resistere al mio broncio quando ha visto quella gelateria ha deciso di farsi perdonare solo che poi non la visti più.
scomparve tra la gente non riuscì più a vederla per una mezz'oretta,la vidi sbucare da dietro un muretto con il viso pallido e dentro gli occhi sembrava quasi sconvolta,in mano aveva il mio gelato che era intento a sgocciolarle sulle mani che tremavano.
Presi il gelato con una mano mentre con l'altra iniziavo ad accarezzare il suo viso che sembrava bianco come il latte.
<che hai mamma?>domando piano,mia madre prima si sorprende che io abbia parlato ma poi si tranquilizza.
"niente piccola mia lascia stare"disse cercando di riprendersi ma si vedeva che era sotto shock.
Iniziammo a camminare verso casa,mano nella mano e io che mangiavo il mio gelato e che ogni tanto gliene offrivo un po'.
Di quel giorno no ne parlò con nessuno,ne con me e neanche con papà e le mie sorelle.
Pensa che io mi sia scordata tutto perché ero piccola,ma non è così,ricordo quel giorno come se fosse stato proprio ieri.
S:hey??Greta ci seii??
Ecco cosa avevo dimenticato,siamo davanti alla gelateria con Sara e io mi sono immersa nei ricordi.
Io:scusami mi ero sono immersa nei ricordi.dico facendo un lieve sorriso,ricambia il sorriso e ci mettiamo all'interno della fila.
Arriva il nostro turno e decidiamo.
S:io un cono cioccolato e fragola.
Io:mentre io un cono con stracciatella e Kinder.
il tizio mette il gelato nei due coni dopo di chè c'è li porge,iniziamo a camminare mentre mangiamo questo coso che non può essere definito gelato ma acqua ghiacciata,sembrano due cubetti colorati che non sanno di nulla.
S:allora cosa mi racconti?
Io:cosa dovrei dirti?
S:boh non so raccontami un po' di te.
Io:allora emh...sono nata a Manhattan e poi bohh non so cosa dirti,dimmi tu qualcosa.
S:allora,sono nata anch'io a Manhattan,qualche anno fa ho perso mio padre e il mio fratellino Federico di 5 anni,hanno fatto un incidente mentre stavano tornando a casa dalla scuola calcio di Federico.
appena capisco quello che è successo l'abbraccio e lei ricambia.
Io:mi dispiace Sere.dico continuandola ad abbracciare.
S:ormai ci sono passata ma ogni giorno mi mancano sempre di più.
ci stacchiamo e decidiamo di non prendere più quel discorso.
STAI LEGGENDO
Resta con me.[alberico de giglio]
FanfictionGreta hilson una semplice ragazza di Manhattan dai capelli castano scuro e occhi marroni si ritroverà con il suo migliore amico di infanzia dopo tanto tempo. Tutti i diritti riservati