Gerita

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Germania non lo sopportava più. Quel ragazzino chiassoso e piagnucolone ormai aveva superato ogni limite. Avrebbe interrotto la loro alleanza non appena fatto ritorno dalla campagna in Africa. All'ombra di un altissima palma pensava alle parole da dire al suo capo,doveva formulare un rapporto serio e concreto per convincerlo a interrompere l' alleanza. Silenzio. Il caldo gli offuscava la mente. Decisamente troppo silenzio. Dov'era Italia? Dopo averlo spedito ad urla nella tenda intimandogli di non farsi vedere per un bel pó non l'aveva più visto. Si avvicinò silenzioso alla tenda e scostò lentamente un lembo per dare un occhiata all'interno. La temperatura dentro la tenda era molto più sopportabile. Fece vagare lo sguardo: una branda,una barile a mo di comodino con su la lampada ad olio e nell'angolo in fondo una cassa dei viveri. Di Italia non c'era traccia. Il suo cuore ebbe un sussulto. Era scappato? L'avevano catturato? Mille domande gli si affollavano in testa e ognuna di loro accellerava i suoi battiti mandandolo in confusione. No! Non era da lui...doveva calmarsi ed essere razionale come al solito. Chiuse gli occhi e si passo una mano sul viso. Un rumore attirò la sua attenzione. Prese ad ascoltare concentrato, sembravano degli ansiti leggeri. Prese a muoversi silenziosamente verso la fonte del rumore, doveva essere cauto, in fondo poteva essere chiunque... I rumori si fecero più distinti nel mentre che si avvicinava alla cassa. Un altro passo e avrebbe visto oltre il bordo. La scena lo lasciò interdetto e imbarazzato. Italia, seduto per terra con i pantaloni abbassati fino alle ginocchia si stava toccando. Osservò la scena senza sapere che fare: Italia con la testa reclinata di lato la bocca semi aperta e rosso in viso ansimava sommessamente.            -Mh...Germania...-  Cosa?! aveva appena detto il suo nome? No,doveva aver sentito male....ascoltò più attentamente.  -Ah...Germania stringimi più forte....- Germania si portò una mano sulla bocca sconcertato. Mai avrebbe pensato che Italia avesse quel tipo di attrazione per lui, certo lo abbracciava e baciava di continuo,ma pensava derivasse dal fatto che fosse un debole mammone. Che doveva fare? Uscire silenziosamente o riportarlo all'ordine? Decise di indietreggiare silenziosamente ma proprio mentre guadagnava l'uscita urtó un secchio lasciato li da quello stupido di Italia. Accidenti al suo disordine!
Italia sobbalzò -Germania...io ecco...faceva caldo...e così mi stavo togliendo i vestiti...-. Il tedesco lo fissava senza sapere cosa dire,sapeva solo che sentita un senso di costrizione all'altezza del cavallo,non ne capiva il motivo ma per la prima volta guardare Italia senza pantaloni e mutande lo stava eccitando.          -Germania...?-. Quella voce incerta gli fece perdere la testa,come se non fosse lui a guidare il suo corpo si ritrovò a spingere Italia verso quella cassa dei viveri. -Germania che fai? Mi fai male...-. Ma il biondo non lo ascoltava,piegò Italia sulla cassa e prese ad accarezzargli i fianchi con una mano e il viso con l'altra,sentiva Italia tremare appena. Fece scendere lentamente la mano verso il sedere e prese ad accarezzarlo. Sentì Italia ansimare più forte. Iniziò a penetrarlo piano con un dito dando il tempo al ragazzo di abituarsi. Spostò lo sguardo da ciò che stava facendo per vedere l'espressione di Feliciano,non sembrava dolorante nonostante avesse delle piccole lacrime agli angoli degli occhi. Lasciò andare il ragazzo e prese a sbottonarsi i pantaloni,non riusciva più a resistere. -Italia...io voglio entrare...-. Il ragazzo voltandosi leggermente annuì. Germania ormai non ragionava più, prese Italia per i fianchi e iniziò a strusciarsi succesivamente penetrò Italia con un ansito di piacere. Vide Feliciano stringere i lati della cassa. Era così tenero che iniziò a spingere. Ad ogni spinta Feliciano ansimava più forte. Germani si protese sulla schiena del moro per baciarli il collo e poi sussurrarli all'orecchio -Italia...-.Feliciano si volse poco all'indietro                     -Capitano,più forte...-. A quelle parole Germania afferrò i capelli di Italia e tirò. Italia colto di sorpresa emise un ansito di piacere,involontariamente Germania li aveva afferrato il ciuffo. Ci vollero poche spinte che Feliciano venne dicendo il nome di Germania,dopo poco finí anche Ludwig.Come se avesse preso una secchiata d'acqua gelida Germania si riscosse e si allontanò imbarazzato da Italia rimettendosi in ordine e mormorando parole di scuse. Italia gli fu vicino in un attimo e gli accarezzò piano il viso -Perché ti scusi capitano?Lo volevo da tanto...- E si baciarono teneramente e Germania decise che forse non era il caso di rompere l'alleanza con quel ragazzo così stupido e dolce al tempo stesso.

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