Se adesso te ne vai. // Il meglio di me (IN REVISIONE)

CAPITOLO 31

-Avete visto Draco?-
L'ennesimo no. L'ennesimo sconforto.
Da quando il padre ci ha scoperti nella Stanza delle Necessità, non l'ho più visto. Dove si sarà cacciato?
Ma ecco che improvvisamente il biondino sbuca da un'aula.
-Evelyn!- avanza verso di me.
-Ma dove diamine sei stato?- lo rimprovero tra un misto di preoccupazione e arrabbiatura, ma saltandogli comunque al collo abbracciandolo.
-Sono due giorni che ti cerco!-
-Scusa, ma ho dovuto risolvere.. con mio padre-
-...quindi?-
-Vieni con me-
Mi prende la mano e mi porta sulla Torre di Astronomia.
Il sole sta calando e il cielo si tinge di tutti i colori del tramonto.
-Allora? Draco? Ti ha fatto qualcosa?- dico ansiosa.
Non mi guarda negli occhi e non dice una parola.
E qui capisco tutto.
Il padre ha vinto.
Ha vinto su noi.
Ha vinto sul nostro amore.
Delusa e amareggiata faccio per andarmene.
Non voglio rimanere qua un attimo in più.
-No- mi ferma con la sua voce. -Se adesso te ne vai, fai crollare il mondo intorno a me-
Rimango immobile mentre lui si avvicina e mi si posiziona davanti.
Prende dolcemente le mie mani.
-Evelyn, io.. Ti amo-
È la prima volta che mi dice queste due piccole paroline che hanno il potere di scombussolarmi internamente.
-Voglio stare con te, piccola. Solo con te. Ne ho parlato con mio padre e nonostante tutte le valide motivazioni non ha voluto ascoltarmi. Non capisce quanto tu per me sia importante..quanto tu sia diversa dalle altre. Anche solo nei più piccoli gesti. Non capisce quanto io ci tenga a te, quanto tutto questo sia così vero e puro.
Non capisce che per quanto io cerca di trattenermi, se si tratta di te, io sono felice. Basti pensare che io odio letteralmente essere toccato o che qualcuno invada i miei spazi.. mentre con te tutto questo non esiste. Tu se vuoi puoi prendermi la mano, puoi appoggiare le tue gambe sulle mie, puoi abbracciarmi o sederti in braccio. Puoi farmi una carezza o toccarmi i capelli. Puoi fare ciò che vuoi, e questa è la massima espressione del voler amare ed essere amati. Tu.. tiri fuori il meglio di me-
Rimango letteralmente sbalordita dalle sue parole. Non credevo che proprio lui, potesse innamorarsi così, di me.
Si, proprio io.. Io che non ho nulla di speciale. Anche se l'essere speciale risiede nel rimanere sempre se stessi.
Io che sono talmente testarda e il più delle volte così tremendamente contorta e complicata che è difficile starmi dietro.
Io che sono così maledettamente disordinata dentro, nemmeno fosse passato un uragano.
Io che sono così, con i miei difetti cuciti addosso, assolutamente imperfetta.
-Draco, ti amo anche io.. ho paura di perderti..- mi abbraccia mentre una lacrima scivola silenziosa sul mio viso.
-Lo so che sono inaffidabile, imprevedibile e.... e che magari Cedric è il ragazzo giusto per te-
-Questo lascialo decidere a me-
-Voglio solo il tuo bene-
-Ed io voglio solo te. Tu sei il mio bene-
Mi guarda.
Cerca di baciarmi, ma mi ritraggo istintivamente.. forse perché sto ancora cercando di riordinare le idee.
Allora mette una mano in tasca ed estrae un cofanetto.
Lo apre e al suo interno compare un anello.
Mi prende la mano con delicatezza e lo infila all'anulare.
-Ma.. questo è l'anello della tua famiglia- osservo stupefatta.
-Si, e voglio che lo abbia anche tu.
Non posso giurare che ogni giorno sarò 
bello, eccezionale, allegro, fantastico.. perché ci saranno sempre dei giorni grigi.
Ma sappi che io starò sempre al tuo fianco.. ci sarò sempre. Ci sarò nelle difficoltà, nei momenti belli e in quelli più brutti.
Ci sarò quando sarai arrabbiata e non vorrai nessuno al tuo fianco, quando avrai bisogno dei tuoi spazi.. ed allora io starò lì, dietro le quinte, in silenzio, a proteggerti.
Non ti lascerò mai. È una promessa-
Così mi abbandono, in un bacio dolcissimo che da speranze, in un bacio che mette fine alle preoccupazioni e simboleggia qualcosa di nuovo:
L'inizio di noi.
-Quanto durerà questa volta?- dico guardandolo poi negli occhi.
-Diciamo.. per sempre-
E il cielo non si è mai tinto di tonalità così incantevoli.

(Ma loro sono troppo giovani e la vita troppo bastarda)