"Un nuovo inizio"

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Tre ore e quaranta minuti per arrivare in una città soprannaturale dove le persone ululano,urlano spaccando il cranio della gente,morsicano e uccidono persone innocenti per puro divertimento o per diventare più potenti.
Sono sopra questo maledetto aereo privato per partire in una città dove sono in pericolo di vita.
L'unica cosa bella di questo trasferimento è che rivedrò Derek e Peter.
Per me e Thomas sono come dei fratelli maggiori.
Hanno aiutato mio fratello a controllarsi e hanno aiutato me a sopravvivere e vivere in una famiglia soprannaturale.
So che Peter è uno sicopatico,ma anche lui ha un lato umano.
Adesso che è risorto come se non fosse niente sono un po' preoccupata,ma sono sicura che non ci farà mai del male.
In quando a Derek con noi è molto dolce.
-Hey, stai bene?-mi chiede il mio gemello seduto  vicino a me.
-se per te stare bene è trasferirsi in una città dove sono in pericolo di vita perché sono una semplice umana,allora sì sto benissimo-rispondo sarcasticamente.
Io e mio fratelloabbiamo un legame molto forte,forse perchè siamo gemelli.
-non sei una semplice umana-disse accarezzandomi i capelli dolcemente.
-non mi sembra di avere zanne o urli mortali-rispodo
-gli avrai-mi sorrise e caddi in un profondo sonno.
*Sogno*
Una casa.
Una casa in fiamme.
Le persone al suo interno andavano in fiamme con essa.
Era una casa famigliare.
Era la casa di Derek.
La sua famiglia stava bruciando .
Vidi una ragazza uscire dalla casa che correva verso il bosco.
Volevo fare qualcosa ma ero immobilizzata .
Mi accasciai a terra per poi coprirmi le orecchie con le mani per non sentire le urla di quella povera famiglia.
Ma quelle urla,ormai,erano dentro la mia testa,che rimbonbavano come l'eco in una caverna.
-basta-urlai.
Ma loro chiedevano aiuto,urlavano del dolore e dicevano cose incomprensibili.
*realtà*
Mio fratello,per fortuna,mi fa uscire da quel orribile sogno.
Per lo più lo chiamerei incubo.
-ancora l'incendio?-mi chiede il mio gemello preoccupato.
Io annui.
È sempre lo stesso sogno che faccio ogni notte da quando i miei genitori mi hanno detto che devo trasferirmi a Beacon Hills.
Mi alzo dal sedile cercando di non cadere,per andare in bagno.
Mi sciaquai la faccia per poi alzare il viso per guardarmi allo specchio.
Per un momento mi è parso di vedere i miei occhi rossi e viola.
Ma mi sarò sbagliata perché adesso sono del mio solito color nocciola.
Esco dal bagno e mi siedo accanto a mio fratello,che sta parlando con i miei genitori.
-ancora quel sogno?-chiede mio padre ansioso.
È la prima volta che si preoccupa per me.
-non preoccupatevi,sto bene-cerco di regolare il battito cardiaco,ma niente da fare.
-non sei brava a mentire-mi fa la linguaccia sorridendo.
È la prima volta che mi sorride da anni.
-io sono bravissima a mentire,sei tu che sei un uomo con sensi sviluppati che può sentire il battito cardiaco delle persone- rispondo ricambiando la linguaccia.
-vedrai che andrà tutto bene, a Beacon Hills ti troverai benissimo-mia madre mi lascia un dolce bacio sulla fronte per poi sistemarsi nel loro rispettivi posti
Anche no mamma
-siamo arrivati a Beacon Hills-una voce metallica interrompe i miei pensieri.
-siamo arrivati nanetta-
Essendo un metro e settanta e lui un metro e ottanta mi chiama nanetta.
Il mio gemello prende le nostre valige e con i nostri genitori  usciamo dall'aereo.

Spero che vi piaccia questa storia.

P.s i sogni di Jinny saranno al passato.
Scusate se come primo capitolo è un po' corto.
Mi raccomando lasciate un commento e lasciate un like se volete che continui.

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