Capitolo 4

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28 aprile 1853,Thomas

In questo libro c'è forse la soluzione al mio problema? Devo leggerlo! Apro velocemente il libro e inizio a leggere nell'accogliente silenzio della biblioteca immersa nel profumo della carta nuova e bianchissima e di quella più vecchia e giallastra.
Questo libro è molto vecchio: lo sento dall'odore di antico che emanano le sue fragili pagine, lo vedo quando sfoglio queste ultime che sono gialle e lo posso percepire quando tocco la carta sgualcita...questo libro avrà 50 anni! Nonostante tutto, però, è ancora in ottime condizioni.
Parla di mostri che un tempo abitavano in Corsica. Erano appunto chiamato Macrimis. Il nome significa letteralmente "mangia-lacrime" e deriva dall'antico latino. Inoltre narra che questa è una specie esistente gin dai tempi in cui nacque l'uomo è così anche per il vampiro e per il lupo mannaro. La frase più terribile che leggo nel libro è una nota d'autore finale(che si trova all'ultime pagina del libro): "questa nota può essere letta solo da un lupo mannaro, da un vampiro o da un macrimis(le specie che da secoli lottano da nemici): ucciderai chiunque tu voglia uccidere, tu sentiarai il Supremo, ma non potrai mai sopprimere con questo titolo l'angoscia e il dolore che si prova quando si sottrae a qualche gentile persona l'anima. Ma bisogna rassegnarsi a questo terribile destino se si vuole sopravvivere. L'unica altra possibilità(che su ben pochi prevale) è il suicidio. Quello che ho deciso di affrontare dopo aver pubblicato questo libro. Spero di essere stato d'aiuto a un giovane Macrimis. Volevo inoltre aggiungere che Noi abbiamo inoltre dei poteri magici, ma questi non possono far tornare in vita i nostri cari, i vecchi noi o chiunque altro. Mi dispiace per la tua nuova vita. Spero che non sarà una tortura come per me. Inoltre voglio dire un'ultima cosa. In queste parole voglio lasciare il mio testamento a te: che sei arrivato fino all'ultima pagina e l'hai letta fino in fondo: ti auguro tutto la fortuna possibile e ti dono il mio potere: l'autocontrollo. Potrai controllarti quando ti cibi da ora in poi." È così questo libro, la mia unica fonte di informazione sui Macrimis, è finito. Ora so tutto sull'argomento e porterò fino alla mia morte(che non dovrebbe mai avvenire, data l'immortalità) questo libro con me. Il libro che mi ha risparmiato dal diventare un assassino.

3 marzo 2017,Caroline

-mi prendi in giro?- chiedo arrabbiata, ma so già che non è così.
-senti...vampiri e macrimis non devono frequentarsi...sono le leggi della natura...siamo come cani e gatti- mi risponde lui senza nemmeno far finta di aver sentito la mia domanda...certo che è un tipo che vive sulle nuvole...ma anche molto affascinante...sarà perché è un vampiro?
-perché? Cani e gatti possono anche non odiarsi se crescono insieme...- contrabbatto.
-io...senti...- comincia lasciando la frase in sospeso quasi come se fosse una nuvola dispettosa che non vuole lasciar cadere la pioggia.
-ascoltami. Tu mi piaci. Dal momento in cui ti ho visto stamattina- gli dico per fargli cambiare idea...anche se dico solo la verità.
-è il solito fascino vampiresco...lo usiamo per nutrirci più facilmente. Io piaccio a tutte.- mi risponde.
-ma io sento di amarti...inoltre ho tante domande da farti...tipo se io sono immortale, se posso aver figli, se posso morire, se devo uccidere ogni giorno per cibarmi, chi mi ha trasformato...ho tante cose da chiederti e non si trovano facilmente vampiri in giro...- continuo come se non avessi ascoltato nemmeno io quello che aveva detto. Battuto con la sua stessa tattica!
-oggi pomeriggio alle 5:30 al parco qui accanto: quello sempre isolato. Sii puntuale. Ti aspetto.- cede.
Arrivano le 5:30 e io sono al parco.
Lui entra dal cancello arrugginito con un solo minuti di ritardo. Prosegue verso di me e ci sediamo su una panchina molto vecchia.
-puoi farmi quante domande vuoi- mi dice.
-ok...- rispondo.
-oggi quando sono tornata a casa ho rivissuto l'episodio di oggi con la mente. Ricordo anche di aver bevuto un po' di sangue assieme alle lacrime...e non mi è dispiaciuto. Come si fa a essere vampiri.-
-si diventa vampiri attraverso il classico morso, ma si può anche discendere da una famiglia di vampiri. Cognome?-
-Kite-
-allora...no...non è possibile...coooosa???- si alza di scatto dalla panchina e mi scruta a occhi spalancati.
-cosa c'è?- chiedo spaventata.

Macrimis: la condannaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora