Capitolo 3

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Ne fui felice.

Di questo non ci fu nessun dubbio.

Finalmente la Legione Esplorativa mi aveva catalogata!

Ma fui tremendamente spaventata dalla loro velocità ed agilità.

Quasi mi eguagliavano.

Il fatto è che loro, per diventare ciò che sono divenuti ora, hanno affrontato mille sfide ed anni di allenamento e mi sento quasi in colpa per aver imparato tutto ciò da autodidatta ed in pochi giorni.

Vidi solo tre figure raggiungermi agilmente tra gli edifici. Al lato destro, mi affiancava un uomo di grossa stazza. Lo vidi avvicinarsi con una velocità non troppo elevata ed un’agilità ridotta, il che non lo considerai come una grande minaccia anche quando vidi, con la coda dell’occhio, la sua enorme forza trapelare dalle sue possenti braccia.
Al lato sinistro era presente una ragazza molto bassa ma molto agile, che quasi riuscì a raggiungermi, ma data la sua notevole incapacità nel più ottimale utilizzo del dispositivo tridimensionale e la sua forza assente, la considerai ancora meno temibile del primo.
Colui che mi affascinò fu il personaggio che riusciva ad avvicinarsi sempre di più da dietro di me. Era presumibilmente un uomo di bassa statura ma incredibilmente agile e con una forza sovraumana, che riuscì quasi ad afferrarmi e che lasciai in una coltre di fumo senza niente tra le mani. Così, utilizzando il fumo del dispositivo 3D come coltre di fumo, mi infiltrai nei palazzi più stretti tra loro; così che potessi, almeno cercare, di seminarli e così passando in varie stanze lugubri di una casa abbandonata poco distante dalla mia.
Pensando di averli seminati, mi diressi verso l’uscita della casa senza dare troppo nell’occhio ma fui rintracciata dal piccolo uomo della Legione. Fortunatamente lo schivai ed azionando immediatamente il dispositivo tridimensionale, riuscii a sguainare le lame per il combattimento e contemporaneamente dirigermi verso la parte più oscura della cittadina.

Ora i tre si erano ricongiunti e riuscirono ad accerchiarmi e, successivamente, a tagliare i fili ch’erano incastrati nel tetto di un palazzo lontano dal centro abitato.

Sembravano conoscere il posto. O almeno, uno dei tre, lo conosceva molto bene.

Oltre a cadere rovinosamente a terra, da circa sette metri, sganciarono dal mio mantello, sia le lame e sia il gas che poteva ancora salvarmi la vita.

Mi feci male al braccio sinistro ed alla testa che piena di graffi, grondava sangue da ognuno di essi.
Non riuscii a capacitarmi con quanta bravura riuscirono a catturarmi e non curante della mia orrenda situazione, l’uomo di statura maggiore, mi afferrò nel tentativo di immobilizzarmi ma con scarsi risultati. Presi il mio coltello di riserva, posizionato al interno del mantello e gli ferii superficialmente il braccio che aveva avvinghiato al mio collo. Per controbattere, cercò di riacquistare la presa su di me ma gli sfuggii con molta agilità nel fianco scoperto dall’uomo e furtivamente gli provocai un' altro graffio nel viso.

Volevo dimostrare di che pasta ero fatta. Di essere anche io forte.
Più forte di loro.
E lo ero.
Ad eccezione di uno.

Quel piccolo uomo, dopo aver osservato la scena con uno sguardo monotono e pieno di cattiveria, riuscii ad immobilizzarmi.
Con la sua forza disumana, avvinghiò le sue braccia tra le mie e con un solo movimento, prima mi scaraventò il mio busto contro il suolo, ed infine mi tolse il coltello, annullando tutte le mie risorse per sfuggirgli. Il mio viso stava, per metà incollato nel suolo umido e sporco e l’altra metà osservava i volti dei due uomini e della ragazza. Notai in primo luogo, il mio sangue per terra che usciva dalla mia bocca e da vari tagli dolorosi; poi, in secondo luogo, il ragazzo che con un piede sulla mia testa, riuscii ad immobilizzarmi, e con mano sola ad agguantare le mie braccia.

Vidi, in lui, una certa somiglianza con un volto già conosciuto.

Ora ricordo…

Colui che mi ha salvata e che venne catturato ed integrato nella Legione e che ora mi stava mettendo il suo sudicio stivale nella guancia, martoriata da innumerevoli fratture.

Con la poca forza rimasta dentro di me, riuscii solo a sussurrare un:

-Tu.-

Le Ali Della Libertà // Attack On Titan (COMPLETATA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora