Lettera ad Amore...

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Caro Amore,
Ti scrivo perché in questi giorni il mio cuore è stato strappato.
Mi hanno rapito.
Perché parlo di più persone?
Perché io le amo.
Entrambe, ma in modo diverso.
Molto diverso...
Mi sono sempre nascosto dietro Odio, lo vedevo ovunque.
Anche in me.
Lo vedo ancora, ma adesso riesco a vederti.
Ti vedo, eh sì!

Adesso riesco a vedere il parassita del cuore!
Adesso riesco a vedere il parassita che rompe il cuore, quel parassita senz'anima!
Tu sei proprio senz'anima.
Tu non fai innamorare, Tu uccidi.
Tu mi hai frantumato.
Non so come hai potuto fare questo, non sarò il primo... ma io non sono come gli altri.
Non lo sono mai stato.
Non lo sarò mai...
Tu mi hai messo in una gabbia fatte di persone...
Persone a cui tengo molto, troppo.

Non ho mai pensato di dirlo, ma io amo delle persone...
Strano, eh?
Io, l'incarnazione dell'odio, che "ama" qualcuno!
Ma per favore!

Sono diverse, troppo...

Cerco in tutti i modi a trattenerti fuori da me, ma Tu sei in Lei.
Nella persona più bella che conosca...
In entrambe, ma diverso.
In lei sei Amore, puro, irrazionale e dolce.
In Lei sei tutt'altro. Sei Amore che uccide. Amore che mi odia. Amore che non vorrà mai, mai me.

Sì, tu mi odi.
Mi hai colpito, dalla parte sbagliata.

Ma forse non ti ricordi di me, d'altronde ci vediamo poco.
Ci vediamo quando La guardo negli occhi, scuri, penetranti... il mare di catrame che mi fa affogare. Che mi fa battere il cuore veloce, troppo veloce.
Che mi fa pensare a Te.
Non la conosco da molto, è stata una novità... la novità che stringe il mio cuore pulsante. Il mio cuore.
Il mio cuore che si divide, lo strappano.
Lo strappano in due, le due ragazze che "amo" di più.
Una è la mia amica, mia sorella.
L'altra è un'altra.
Sono gli opposti, ma uguali.
Perché le amo così tanto?
Perché a lei non voglio spezzarle il cuore.
Invece, Lei è già stata rapita.
Vorrei sconfiggere quel ragazzo dai capelli cannela. Quel ragazzo che le stringe il cuore sempre più forte, la fa soffrire. Troppo.
Io non la farei soffrire, voglio liberarla.
E nella libertà trovare Te.

Oh, Tu che sei il tutto.
Tu che sei la condanna, la condanna triste e dolorosa che ci hai inflitto, a tutti e tre.
Tu che ci stai uccidendo, stai uccidendo il nostro amore.
Tu che mi stai tagliando la gola, tu che non mi fai parlare.
Tu che ci ordini.
Io no, non posso.
Non posso dille quelle cose.
Non posso dille che non amo lei.
Perché lei, è tutto per me.
Perché lei, è troppo.

Adesso con le copiose lacrime che cadono su questo schermo, con la gola che brucia. Brucia perché non può urlare, non può urlare il suo strano Amore. E la mia testa che esplode, esplode perché non può accettare una cosa del genere.

Sai, ho travato una soluzione.
Non posso cambiare.
Farò il solito, impugnare il suo cuore e stringerlo finché non diventa poltiglia.
Poltiglia sanguigna che pulsa.
Io, Odio fatto persona, che le faccio del male. Ma lei è sempre lì.
Le riduco il cuore in poltiglia?
Lei mi aspetta.
La scaccio dalla mia vita?
Lei è nella mia mente.
Perché, in fondo, ho bisogno di lei.
Non è affatto come gli altri.

Dall'altra parte c'è la Lei di ieri.
La Lei che non mi ama.
La Lei che appartiene al suo padrone.
Al ragazzo dai capelli cannella.

Sono diversi, ma speciali. Entrambi.

Lei è fantastica, è piena di qualità e difetti. I suoi difetti sono al posto giusto, tanto per renderla perfetta. Così com'è.

lei è speciale. È Te in persona. È la dolcezza. È il mio tutto. È colei che mi fa stare bene. Ma non la amo...
Non posso amarla, è mia sorella.
Tu ti innamoreresti di tua sorella?
Anche se lei ama te?
No...
Esatto...

Siamo come fumo, insieme, ma distanti...

Caro Amore, spiegami Tu che sei il tessitore di inganni. Tu che maneggi con facilità il cuore della gente. Di tutti.
Perché?
Perché hai dovuto far innamorare lei di me?
Perché mi fai amare una persona che ama un altro?
Perché cazzo sei sempre così stronzo?!

Caro Amore.
Oh Tu, essere immaginario ed astratto.
Dimmi che fare.
Dimmi perché vuoi vedere le tue più grandi fedeli soffrire?
Io non sarò mai un Tuo fedele. Non ho mai creduto a Te. Non crederò mai, all'essere che mi ha ucciso. Che mi ha distrutto.

Quindi?
Mi dai un consiglio?
Tu, che hai rovinato le nostre vite, mi puoi aiutare?
Puoi aiutare il tuo peggior nemico?
Quello che odia il mondo, che odia Te?

Hai fatto tu il danno... perché noi mortali dobbiamo pagarne le conseguenze?!

Dovrei fare lo stronzo?
Dovrei fare come sempre?
Distruggerla finché l'odio prevale su di lei?
O dirle che amo Lei?
Non so. Aiutami.
Te lo chiedo con le lacrime agli occhi.
Te lo chiedo con la testa che implode.
Te lo chiedo con il cuore fermo, freddo.
Te lo chiedo non come il Io presuntuoso, ma con il io che può combattere. Quello che non rimarrà seduto su questo letto a piangere. Quello che non cambierà per niente al mondo, tranne per lei...
Quello che tiene ad entrambe...
Te lo chiedo come amico...

Amore, dopo di dirti ancora una volta che sei il stronzo che uccide tutti, ti chiedo una mano...

Ci vedremo, la prossima volta che la guarderò... che le guarderò... entrambe...

Mai tuo, Gaetano...

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