Prologo

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L'adolescenza è senza dubbio uno dei periodi più incasinati e difficili della vita, ma per me lo è stata particolarmente. No, non sono uno di quei ragazzi da riformatorio o un "bambino prodigio": mi chiamo Kane Lightman, e questa è la storia di come io e i miei amici abbiamo salvato il mondo (dopo averlo quasi distrutto).

Tre mesi fa vivevo ancora una vita normale, come un cittadino inglese qualunque. Poi però delle cose sono andate storte e sono stato costretto a scappare da Manchester: avevo intenzione di prendere un treno fino a Londra e da lì chissà, fare l'artista di strada o roba simile... Ovviamente non è andata così. Non ho neanche avuto il tempo di timbrare il biglietto che due mostri -incroci fra uno scorpione e vostra madre arrabbiata, tanto per dare l'idea- mi sono saltati addosso. Vorrei dire di aver avuto i riflessi pronti e di averli costretti a scappare strisciando, ma nella dura realtà non sono stato ucciso solo perché ho preso in ostaggio le loro due spade. Idiozie? Probabile, ma è andata così: i due mostri sono stati costretti a lasciarmi andare, ma non prima di avermi voluto dare un avvertimento sogghignando: presto, quando il mondo brucerà, il mio tremendo destino si sarebbe compiuto.
Dei saluti cordiali, insomma.
Ho preso con me le due spade e sono uscito di corsa dalla stazione, ma, davanti a me, invece della campagna inglese si stagliavano gli imponenti profili delle Montagne Rocciose americane. Inutile dire che ho fatto un po' l'isterico per un paio di minuti prima di decidermi a guardarmi un po' intorno. Speravo di trovare una città, un villaggio, anche solo un eremita che mi assicurasse che non ero completamente impazzito... E invece ho trovato di meglio: il Campo Zanna. Un insieme di ecosistemi con una piazza grande come tre campi da calcio al centro, piena di ragazzi pesantemente armati che mi fissavano come se fossi io quello strano. Poi sono arrivati i due demoni, ai ragazzi sono spuntate appendici animali come se fossero funghi e io ho battuto una bella testata mentre svenivo.

Solo in seguito ho capito che ero capitato nella casa dei Mezz'essenza, i figli per metà umani degli spiriti animali. Qui vivevano negli ecosistemi d'origine dei loro genitori, si allenavano, si divertivano e alcuni perfino ci andavano a scuola, consapevoli che solo quelli come loro potevano entrare: finita la fase di paranoia iniziale, trovai tutto questo straordinario. L'unica pecca: i Mezz'essenza mi consideravano un mortale difettoso, e non uno di loro. In effetti non ero capace di farmi spuntare ali, artigli e code a mio piacimento come gli altri, che avevano cominciato a meno di 13 anni. In pochi si erano messi a parlare con me: senza contare il tipo con le ali che mi aveva buttato la pittura addosso, c'erano una Camaleonte che sapeva diventare invisibile, un'Aquila irascibile, un Ghepardo ancora più irascibile e un Fennec assolutamente fuori di testa. Ero con loro quando, preso dal panico, ho avvolto un mostro/foca assassina in delle spire di piante velenose: come se alla mia stranezza servisse un input. Il problema? Una cosa del genere era teoricamente impossibile. O forse no...

Fu così che insieme ai miei compagni sono partito per la Louisiana, alla ricerca delle persone che potevano essere la risposta anche a delle serie domande sulla mia famiglia: la comunità dei Mezz'essenza vegetali. Non è stato semplice: Camaleonte ha rischiato di morire, Ghepardo e Piuma (non ditele che la chiamo così) si sono messi insieme e... Oh già, un enorme bestia di fuoco mi ha rapito.

Mi sono risvegliato al centro della città dei nostri colleghi vegetali insieme ai tre ragazzi che mi hanno soccorso. Li ho dovuti convincere che esistevano altri Mezz'essenza oltre a loro, e i tre nel tentativo di spiegarlo ai capi anziani sono quasi rimasti giustiziati.

Quando gli anziani l'hanno finalmente accettato era troppo tardi: la città è stata attaccata dai figli del fuoco, capeggiati da quello che mi aveva rapito giorni prima. A quel punto mi si aprirono gli occhi (letteralmente, avrò avuto 10 visioni in un secondo): Fuoco, il nemico originario, si stava dirigendo in Grecia con la sua alleata, Gea. Insieme programmavano di ridurre il mondo a un ammasso di fango e fiamme, e io ero quello che doveva fermarli. Come? La risposta mi arrivò con un lancinante mal di testa: avevo bisogno sia dei Mezz'essenza animali e vegetali, sia... Dei semidei greci e romani, oppressori e nemici degli spiriti dalla notte dei tempi. Quando apparirono i miei amici dal Campo Zanna su una gigantesca nave volante per salvare me e i tre vegetali, avevo in testa un solo pensiero: dovevo fare rotta verso le Antiche Terre e trovare il modo di fermare Fuoco, altrimenti... Non avremmo più visto l'alba del domani.

Non ma le come inizio, vero? Adesso mettetevi comodi, rimboccatevi le maniche e preparatevi, perché la storia è appena iniziata.

-Kane Lightman, se solo sapessi il destino che ti aspetta...-
-Lasciatemi in pace, o giuro che vi infilzo con queste maledette spade!-
-Stolto! Sarà un piacere finirti dopo la vittoria del Fuoco, e stavolta neanche la tua protettrice potrà salvarti!-
-La mia... Cosa?-

...

-Non sono come voi: sotto la Foschia non c'è nulla di vagamente animale-
-Io invece sono convinta che ci sia qualcosa di speciale in te, anche più speciale di quello che siamo noi. Non pensarci troppo, adesso questa è anche casa tua.-
-Forse. Grazie, Freya-

...

-KANE!-
Lanciai la spada in gola al mostro, ma non servì a nulla: i suoi artigli mi avvolsero, e mi strinsero così forte che la ferita sul fianco destro si riaprì. Posai un'ultima volta gli occhi sui miei amici che combattevano e urlavano il mio nome, poi... Il buio.

...

-Quindi... Voi siete sempre vissuti qui?-
-Circa. Sinceramente è una noia mortale-
-Elia, questa "noia mortale" è l'unica cosa che ci tiene in vita!-
-Tutti i Mezz'essenza vegetali devono venire in Louisiana? Per forza?-
-Beh, Kane, se hanno voglia di morire possono stare dove vogliono. Ora sei uno di noi, anche tu sei incastrato qui-
"Sempre che i figli del Fuoco non mi trovino..."

...

-Salite!-
La nave volante si stagliava sulla città in fiamme, gettando ancora più nel panico i Mezz'essenza vegetali.
-Non possiamo abbandonare la nostra casa... Abbandonare te...-
-Se non vi muovete morirete, e con voi i Mezz'essenza animali!-
La discussione finì e io e i miei due compagni cominciammo a salire la scaletta. Jas salutò Thorn un'ultima volta, poi mi prese per mano e mi tirò su. Appena misi piede sul ponte, però, mi cedettero le gambe, e la ragazza dovette sorreggermi. La testa mi pulsava ininterrottamente, il cuore pareva stesse per esplodere ed ero ancora accecato da quella luce bianca che sembrava partirmi direttamente dal cranio. -GRECIA!- Urlai, spaventando gli altri. Quando dissi quella parola tutto il dolore sparì, rimasero solo i fremiti e la luce nella testa. Feci un respiro profondo e continuai flebilmente. -Dobbiamo fare rotta verso la Grecia.-

FIGLI DEGLI SPIRITI- Il Viaggio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora