1. Wake up the dawn and ask her why a dreamer dreams she never dies

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Le prime luci dell'alba picchiavano delicate contro i vetri della camera dei genitori di Josh.
Le serrande non erano completamente abbassate e, per tal motivo, alcuni raggi di quella fioca e calda luce riuscirono ad arrivare ad accarezzare i busti nudi dei ragazzi sdraiati l'uno al fianco dell'altro sull'enorme materasso dei Signori Dun, assenti per motivi lavorativi dalla mattina del giorno precedente.

Nessuno dei due aveva ancora casa indipendente dai genitori, perciò l'unico modo per fare nottata assieme era che l'uno andasse a casa dell'altro in modo alternato.
Era molto più semplice, però, trovare Tyler da Josh, poiché quest'ultimo aveva spesso casa libera dai suoi mentre da Tyler erano molto limitati nelle scelte di divertimento.
Erano davvero terribili insieme e spesso la Signora Joseph era costretta a richiamarli a fare più piano per lasciar studiare i fratelli minori di Tyler: Zack, Jay e Madison.
Anche Josh aveva un fratello minore, Jordan, e due sorelle, Abigail e Ashley.
Ma a differenza della famiglia Joseph, quella di Josh era molto più paziente e solare; Non c'era da stupirsi del fatto che Tyler si trovasse sempre così bene con loro.

Erano probabilmente le 5.3Oam, non più tardi.
Solo dalla luce calda e rosea che penetrava dalle fessure della serranda si poteva contare su una bella giornata da cielo sereno.

Avevano provato a dormire abbracciati, come provavano a fare spesso, ma come la maggior parte delle volte si ritrovarono di nuovo l'uno diviso dall'altro, schiena contro schiena.
Il primo ad accorgersene fu Tyler, dopo essersi pigramente stropicciato un occhio per poter cercare la sveglia sul comodino del padre di Josh.
Gli capitava spesso di svegliarsi prestissimo a casa del suo migliore amico ma indubbiamente non perché quest'ultima gli creasse disagio; Semplicemente non era il letto di casa sua, con la sua coperta blu notte ed il cuscino azzurrino che tanto piaceva anche a Josh, tanto da promettere a Tyler che un giorno avrebbe tinto i propri capelli della medesima sfumatura.

Da una posizione supina, fece pressione su i gomiti e con gli occhi appena schiusi cadde immediatamente sulla figura di Josh al proprio fianco.
Josh era il ragazzo più bello che Tyler avesse mai visto, glielo ripeteva di continuo, come Josh ripeteva lo stesso di lui.
Dormiva supino con un braccio sotto il cuscino e l'altro sopra, affiancato al capo.
La rosea luce dell'alba si posava delicata sul suo dorso nudo come un lenzuolo di chiffon, aderendo perfettamente alla sua muscolatura e creando dei piacevoli giochi di luci ed ombre su quella candida pelle.

Bellissimo.
Josh era bellissimo.

«Josh..» Mormorò con un filo di voce scendendo poi lentamente con il capo per pressare le proprie piccole labbra sulla nivea spalla dell'amico e posare su questa un piccolo bacio.
«..Josh..» Nessuna risposta dall'interpellato se non qualche pigro movimento con le spalle, come se disturbato da quel tocco, seppure delicatissimo.
Tyler provò allora con un nuovo bacio, cercando di arrivare stavolta al centro delle scapole scavalcando praticamente il busto di Josh con il braccio a lui più vicino.
La reazione che riuscì ad ottenere a seguito di ciò fu solo una replica della precedente, ma stavolta Josh riuscì anche ad emettere un debole mugolio di protesta; Non lo facevano impazzire i baci sulla schiena perché Tyler aveva quella leggera barbetta che tendeva sempre a pungere ed irritare la sua candida e delicatissima pelle, lasciandovi spesso piccoli sfoghi.

«Mhm.. A cuccia..»
Furono le prime parole di Josh quella mattina.

Sulle piccole labbra di Tyler fece capolino un timidissimo sorriso. Cercò immediatamente di nascondersi dal più grande tornando a dare lui le spalle ma Josh fu svelto e con un rapido movimento arrivò immediatamente alle spalle di Tyler, con un braccio avvolto attorno alla sua esile vita e le labbra posate contro la pelle dorata della tempia in un lungo bacio.
«Da quanto mi guardavi?» sussurrò dopo quell'innocente contatto.

Tyler rimase davvero sorpreso da quella domanda; Come faceva a sapere che lo stesse guardando?
Si scoprì il viso dalle mani ma non per mostrarsi all'amico, bensì per nascondersi ulteriormente da lui schiacciando il viso rosso di vergogna contro il cuscino.

«Dai. Scommetto da almeno una decina di minuti.» Josh puntò il gomito destro contro il materasso e con un minimo sforzo riuscì a sollevare di poco il proprio busto per potersi affacciare con il capo oltre il corpicino di Tyler. «Sono sexy mentre sbavo sul cuscino?»
Nessuna risposta da parte di Tyler: solo qualche capriccio e più di un paio di tentativi di fuggire dall'abbraccio del migliore amico.

Josh lo sapeva: Tyler dormiva poco e ogni volta, quando si svegliava prima di lui, piuttosto che tentare nuovamente di trovare sonno, rimaneva anche per ore a guardarlo dormire.
Non che gli dispiacesse il fatto di essere guardato da lui, ovvio. In un certo senso lo faceva sentire come se costantemente protetto da una cupola di tenerezza e amore.
Ma Tyler non lo ammetteva.
Piuttosto preferiva tirar fuori le scuse più assurde, che Josh gli perdonava sempre per il divertimento che queste gli stimolavano ogni volta.

«Non.. sbavi.. Sorridi sempre quando dormi..» Mormorò Tyler che oramai vinto decise di approfittare della situazione per potersi fare più piccolo e tirarsi quel poco più indietro sufficiente con il busto per arrivare a posare la schiena contro petto di Josh, intento ora a stringerlo ancor di più a se.
«Mi chiedo a cosa pensi prima di dormire per poter riposare così indisturbatamente..»
Era una confessione riguardo la propria insonnia?
Non era il momento di parlarne, comunque, perché quella era l'ora di dormire e basta; In particolar modo per Tyler che la sera stessa avrebbe dovuto affrontare un'importante partita di Basket.

«È solo perché con te vicino sono tranquillo..» E mentre Josh sussurrava questo, si occupava di sistemare nuovamente la coperta sul corpo di Tyler, ora posto frontalmente a lui a seguito di un cambio di posizione.
Allora il più grande lo accolse nuovamente tra le forti braccia ed una volta fronte contro fronte aggiunse con un sussurro «..e dormirei anche meglio se lo facessi anche tu, adesso. Hai una partita stasera, devi essere carico.»

A quelle parole, gli occhi di Tyler si chiusero con un pesante sospiro e la sua fronte scivolò via da quella del migliore amico.
«G-già.. La partita..» Mormorò debolmente andando con il viso a nascondersi contro il collo di Josh, il quale iniziava a domandarsi se fosse il punto "partita" a turbare la mente insonne di Tyler.
«Ne hai fatte tante di partite.. Sei sempre andato alla grande, Tyler. Cosa ti prende ora?»
E mentre parlava, le sue dita si intrecciavano alle ciocche castane di Tyler, così leggere ed indebolite dallo stress da rimanere dritte con una sola delicatissima passata di mano.
Il ciuffetto gli donava particolarmente; Era infatti un peccato, secondo Josh, che Tyler insistesse sempre per tagliare i propri capelli.

Silenzio.

«Tyler..?» Josh cominciava a preoccuparsi seriamente per il più piccolo ma quest'ultimo non sembrava per niente intenzionato ad esternare ciò che tanto lo spaventava al punto di tremare tra le sue braccia.
«..Ne parliamo dopo?»
Tyler si limitò ad annuire leggermente con il capo, andando a pressare il viso contro l'incavo del collo del più grande che delicatamente aveva iniziato a posare dei leggerissimi baci tra le sue ciocche arruffate.
«Dormi adesso. Ci sono io qui con te.»


Adesso sei con me, si,
ma stasera sarò solo.

Whims ||JOSHLER||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora