Epilogo

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Erano passati circa sei anni dall'ultima volta in cui avevo parlato con Juliet. Dopo la chiusura dell'account su quel social di cui non ricordo il nome. Pochi mesi dopo mio padre aveva ricevuto una promozione davvero importante e la mia famiglia aveva preso armi e bagagli e si era trasferita di colpo in Florida e non avevo avuto più contatti con il Regno Unito.

Juliet mi era mancata ogni singolo giorno, avevo avuto parecchie storielle nel corso del mio periodo in America ma nulla di serio. Juliet era rimasta tatuata nel mio cuore con una specie di inchiostro indelebile che sembrava non intenzionato ad andarsene.

Avevo composto centinaia di canzoni per lei ed ero diventato anche parecchio famoso. 

Giurai di averla vista tra il pubblico di uno dei miei concerti a Wembley e pregai i bodyguard di trovarla ma non ottenni nulla. Stavo iniziando a pensare che non l'avrei vista mai più.

Dopotutto erano passati parecchi anni. Probabilmente mi aveva dimenticato. Poteva addirittura essere sposata e con figli. Il pensiero di lei con un vestito bianco con accanto qualcuno che non ero io a ballare su una delle mie canzoni mi faceva chiudere dolorosamente lo stomaco e maledissi il giorno in cui smisi di parlare con lei talmente tante volte da perdere il conto. Ero un fottuto cretino. Come potevo lontanamente pensare che l'avrei dimenticata?

***

Era estate inoltrata e mi ero ritrovato a passeggiare per le stradine delle montagne italiane immerse nel verde.  Avevo bisogno di una pausa e avevo saggiamente deciso di lasciare il paese e trasferirmi in italia per un paio di mesi, lontano dalla fama e dai problemi.

Camminavo immerso nei miei pensieri ascoltando musica e guardando le fredde acque di uno dei laghi più belli del Trentino quando improvvisamente qualcuno mi abbracciò da dietro. Fortissimo.

"Sicuro è una fan" pensai

Non troppo stupito mi voltai e guardai la ragazza che mi stava abbracciando. Era Juliet. Era davvero Juliet. Non ci potevo credere. Era davvero lei. Juliet era davanti a me. Sei anni frantumati in una frazione di secondo. Avevo mille pensieri per la testa.

La strinsi a me e appoggiai il mento sulla sua testolina castana cercando di non piangere. Senza pensarci minimamente, senza chiedere nulla la baciai. Dio solo può sapere quante volte avevo aspettato quel momento. La baciai come se non ci fossero altre persone sulla faccia della terra. Solo io e lei.

Lei mi strinse di nuovo e mi sussurrò un "Mi sei mancato" che mi fece scogliere il cuore.

Senza parlare la presi per mano e continuai a camminare tranquillamente. Il paesino in cui avevo affittato la casa non era lontano e le chiesi che avesse voglia di fare un giro con me. Tutto era fin troppo naturale, come se non avessimo mai smesso di parlare, come se fossimo amici da sempre, come se fosse stata una cosa programmata.

Lei annuì senza parlare. Camminando mano nella mano iniziò lentamente ad aprirsi con me.

Mi raccontò che si trovava in Italia per l'università. Relazioni internazionali a Trento. MI disse inoltre di essere italiana. Parlava perfettamente entrambe le langue e non si sarebbe mai aspettata di vedermi qui.

Non sapevo nemmeno fosse italiana, avevo dato per scontato che fosse britannica come me.

Aveva tentato di insegnarmi qualche parola e anche se si era rivelata una brava insegnante finii per imparare la lingua solo parecchi anni dopo.

Non potevo credere di essere davvero lì con lei.

***

La sera stava lentamente calando sulle montagne italiane e le chiesi se le andasse di cenare con me. Lei annuì ma ad una condizione: avrebbe dovuto andare a casa a cambiarsi. Accettai le sue condizioni e le diedi appuntamento quasi due ore dopo in riva al lago. 

Saggiamente decisi  andare che io a cambiarmi optai per un paio di pantaloni neri, le vans nere e una maglietta bianca. Semplice. Come lei.
Presi anche la mia fidata chitarra e poco dopo uscii ad aspettarla.

Non attesi a lungo perché Juliet era sempre stata una ragazza estremamente puntuale.
Rimasi incantato. Era bellissima. Perfetta.

Aveva messo un vestitino bianco per nulla elegante ma che sembrava stato fatto appositamente per lei e le vans nere, come le mie ma parecchi numeri più piccole. Aveva un trucco leggerissimo, impercettibile quasi e mi corse incontro abbracciandomi. Ancora oggi mi chiedo cosa mai io possa aver fatto per meritarmi una ragazza come lei. 

Dopo cena la portai nuovamente in riva al lago. Le acque gelide si infrangevano nella spiaggetta rocciosa.

 Si sentiva una canzone leggera proveniente da lontano.

The sound of silence.

La nostra canzone preferita. Ringrazio chiunque avesse messo quella canzone quella sera perché finimmo per ballare lì al buio nel prato poco distante dal lago, cullati da quella melodia e con i piedi scalzi nell'erba fresca. L'abbracciai troppe volte ed infine presi la mia chitarra e le cantai la canzone che parecchi anni dopo sarebbe diventata la colonna sonora del ballo al nostro matrimonio. Una canzone che stavo componendo al momento. Per lei. Perché lei era la mia arte, era sempre stata la mia musa. Era mia.



  I found a love for me
Darling just dive right in, and follow my lead
Well I found a girl, beautiful and sweet
I never knew you were the someone waiting for me

Cause we were just kids when we fell in love
Not knowing what it was, I will not give you up this time
But darling just kiss me slow, your heart is all I own
And in your eyes you're holding mine

Baby I'm dancing in the dark, with you between my arms
Barefoot on the grass, listening to our favourite song
When you said you looked a mess, I whispered underneath my breath
But you heard it, darling you look perfect tonight

Well I found a woman, stronger than anyone I know
She shares my dreams, I hope that someday I'll share her home
I found a love, to carry more than just my secrets
To carry love, to carry children of our own
We are still kids, but we're so in love, fighting against all odds
I know we'll be alright this time
Darling just hold my hand, be my girl, I'll be your man
I see my future in your eyes


Baby I'm dancing in the dark, with you between my arms
Barefoot on the grass, listening to our favourite song
When I saw you in that dress, looking so beautiful
I don't deserve this, darling you look perfect tonight



Baby I'm dancing in the dark, with you between my arms
Barefoot on the grass, listening to our favourite song
I have faith in what I see
Now I know I have met an angel in person
And she looks perfect, no I don't deserve this
You look perfect tonight


  

https://www.youtube.com/watch?v=1UQzJfsT2eo




Ciao a tutti, mi sembra impossibile essere qui a scrivere la fine di questa storia. 
Non posso fare a meno di ringraziarvi per avermi sostenuta e per leggere la mia storia che onestamente non pensavo avrebbe superato le dieci visualizzazioni.
Vi ringrazio per esserci state, per essere sempre così gentili e per tutti i complimenti che mi avete fatto.

Non potrei essere più felice di così. Davvero.

Ho iniziato questa storia per noia ma ho finito con tenerci un sacco e con l'essermi affezionata a Juliet e ad Ed ma soprattutto a voi.

Vi voglio bene.
xsheeranslegos Michela

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