capitolo 2

5 1 1
                                    

-ciao- gli risposi come se non lo avessi mai visto con tono interrogativo.
lui mi sorrise e chiese
-che ascolti?-
-cosa vuoi?- risposi io. oh ma che vuole? cioè di certo io non giro a parlare con sconosciuti..
-scontrosa! Mi piace!- rispose
sbuffai e ricominciai a correre;
lui era lì che continuava dietro di me.
io alzai gli occhi al cielo con "rockbye" di sottofondo nelle mie orecchie.
vidi lui che voleva superarmi, ci riuscì  con volto di sfida e prepotenza.
Sta sfidando la tipa sbagliata. Strinsi i denti e lo sorpassai di almeno 12 metri, in poco tempo.
Mi giro è non lo vedo più. Mi fermo. E rivolgo lo sguardo per la direzione in cui stavo andando, mi ritrovo una maglia nera con una scritta bianca coprirmi la vista. alzo gli occhi e me lo ritrovo davanti..
che figura di merda.
Lui mi guarda affannato e dice
-pari?-
-va bene- gli rispondo.

ci fermiamo e andiamo al chioschetto, ci prendiamo due bottiglie d'acqua piccole e mi chiede
-come ti chiami, piccola?-
no aspe che è sto piccola? ora lo castro (sempre se ha le palle)
-Sara- rispondo sorridente.
-Marco!- lui si gira verso di me.
-ci siamo già visti, eri al bar ieri- continuò ed io approvai facendo si con la testa.

-da quanto lavori lì?- gli dissi io
-da 2 mesi- rispose.
-wow- dissi io senza sapere cosa dire
-beh, quello è solo temporaneo ma quando finirò gli esami farò cio che amo fare.- continuò lui.
-cosa vuoi fare?- gli chiesi
-ho sempre avuto una passione per l'arte e la fotografia, e dopo questi ultimi esami sperando di laurearmi-sorrise- arriverò al mio sogno.-
disse lui guardandomi fisso, come se quello fosse ciò che vuole davvero.
-quindi quanti anni hai?- chiesi io non sapendo manco il motivo.
-23-
-wowwowo- dissi io strana haahahha
ok basta.

arrivammo all'uscita dei giardinetti e ci salutiamo.

------------------------

è lunedì; sono le 6:21 e decido di alzarmi. vado in bagno. oggi indosso un jeans chiaro, celeste con strappi sulle ginocchia, una camicia bianca con strisce verdi e rosse ed un maglione sopra che mostra solo la parte inferiore della camicia e il colletto. degli anfibi rossi/ bordeaux.
scendo di sotto prendo una fetta biscottata e ci spalmo la nutella sopra. Ok si sono ghiotta di nutella.

Esco di casa e vedo Luca uscire contemporaneamente. Nota la mia presenza e decide di atteaversare, per non darmi fastidio o almeno imbarazzo. Arrivo sul marciapiede della scuola e Vittoria arriva subito correndo verso di me, e da come sono arrivata capisce subito cosa sia successo.
Nell'ora di francese lei mi scuote il braccio e decide di parlare di ciò che è accaduto. le spiego e lei non esita a consolarmi dicendo
"piccola, non starci male, in fondo se non state insieme è perchè non siete fatti l'uno oer l'altro. perchè forse lui non è ancora capace di amare. O almeno perchè, un amore, inizia con nuove cose da scoprire dell'altro; inizia con esperienze e siccome voi eravate già amici forse era diventata una seccatura per lui.. ma tu sei una ragazza bellissima, da invidiare fisicamente e caratterialmente quindi ne troverai altri 2638264826374927 di ragazzi che ti sapranno amare come si deve; per quello che sei e per quello che diventerai.. eh ma io sono comunque la tua fidanzata!! ricordalo..

io la abbraccio, è incredibile come possa tirarmi sempre su di morale.

ritorno a casa e appena entro saluto mia mamma senza alcuna risposta. Vedo un cartone di pizza e un foglio accanto, in cui c'è scritto
"un imprevisto in ospedale, tornerò questa sera
buon pranzo."

sorrido ed inizio a mangiare.
prendo il cellulare, e trovo una richiesta d'amicizia su facebook
è un certo Marco...

ooooooi rega,
io continuo a scrivere, spero vi stia piacendo.. al prossimo capitolo!!!!♡

•GOALS•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora