Capitolo 5

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Riuscirono ad arrivare in anticipo all'aeroporto, sapendo di avere una lunga giornata davanti, ma la loro tabella di marcia si rivelò praticamente inutile: il volo che avrebbero dovuto prendere era stato ritardato a causa di un problema tecnico, costringendoli a restare al terminal dell'aeroporto mentre aspettavano per un aggiornamento riguardo a quando sarebbero riusciti ad imbarcare.

Passarono il tempo semplicemente restando insieme seduti sul pavimento vicino ad una presa elettrica dove misero in carica i loro cellulari. Accoccolati l'uno vicino all'altro, sotto il caldo protettivo di un solo cappotto; guardarono un film sul cellulare di Victor mentre le loro mani erano intrecciate insieme dove nessuno poteva vederle.

Erano nel loro piccolo mondo. C'era un sacco di gente lì intorno, alcune che correvano per prendere un aereo oppure chi cercava il proprio compagno nella folla. Della musica old pop classic suonava negli altoparlanti sopra le loro teste. Yuuri li aveva notati a stento. La sua visione si fermava solo a qualche centimetro dalla sua faccia.

"A che stai pensando?" Le dita di Victor si strinsero un po' di più intorno a quelle dell'altro. "Stai guardando a malapena!"

Yuuri batté le palpebre e ritornò con i piedi per terra. Victor aveva ragione. Non stava prestando alcuna attenzione al film e si era incantato su tutt'altro, distratto dai suoi stessi pensieri.

O meglio, dai ricordi di tutto quello che era successo nella sua camera da letto la sera prima.

Il letto che cigolava sotto di lui; il peso caldo di un altro corpo; Victor che gli sussurrava cose contro l'angolo bagnato della sua bocca; il continuo strofinarsi dei jeans che lo aveva eccitato.

Era quello a cui stava pensando Yuuri.

Si fece un po' più indietro con il corpo, mentre con la mente faceva fatica a trovare le parole. Victor a volte gli poneva le domande più scomode.

"Se sei preoccupato di non arrivare a Mosca in tempo, non ti preoccupare, stai tranquillo," disse Victor. "Lasciamo un giorno di viaggio proprio per inconvenienti come questo. Perché non provi a riposarti un po'?"

La bocca di Victor che era scesa ad accarezzargli il collo, poggiandosi con le labbra sulla sua carotide pulsante; la spinta dei suoi fianchi; il piacere pulsante tra le gambe di Yuuri mentre si aprivano; il respiro di Victor che cominciava a farsi pesante mentre perdeva il controllo su di sé.

Yuuri ingoiò sonoramente. Stava cominciando a fare davvero caldo sotto il cappotto di Victor, così con una mano se lo sfilò di dosso. "Io, uhm... non penso di riuscire a dormire."

"Che ne dici di fare una camminata, allora?" Victor fece un gesto indicando una fila di negozi che percorrevano tutto il corridoio del terminal. "Ti libererà la mente dalla performance di domani."

Victor ansimante, tremolante, pieno di piacere, mentre gemeva il nome di Yuuri durante l'orgasmo.

"S-sì."

I primi negozi avevano una fascia di prezzo troppo alta, con vestiti che Yuuri non stava nemmeno guardando veramente mentre passava oltre. Victor, dall'altro lato, ci si fiondò a capofitto. Non ci volle molto perché le sue braccia furono piene di potenziali acquisti. Come se non avessero già abbastanza bagagli poi...

"Vuoi venire nel camerino con me?" Chiese Victor indossando un grandissimo sorriso, invadendo maliziosamente lo spazio personale di Yuuri.

Yuuri lo fissò con l'incredulità dipinta in ogni centimetro nel suo viso. Era così eccitato dai suoi pensieri precedenti che era un miracolo se il bottone dei suoi pantaloni non aveva ancora fatto fuori l'occhio di qualcuno saltando via. L'ultima cosa di cui aveva bisogno era un camerino dal quale Victor entrava e usciva davanti a lui con vestiti di marca.

Winter Song || Yuri On IceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora